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Bando 2018 per il Servizio Civile

È stato pubblicato lunedì 20 agosto il BANDO 2018 del SERVIZIO CIVILE che scade il 28 settembre 2018 alle ore 23:59

Sul sito della Pastorale Giovanile trovate una scheda sintetica per ogni progetto di Servizio civile di Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta.

La scheda sintetica indica:

  • sedi
  • numero posti disponibili
  • obiettivi del progetto e area di intervento
  • orario settimanale/monte ore annuale
  • attività richieste all’operatore volontario
  • competenze acquisibili

Ufficio Servizio Civile Salesiani

L’Ufficio competente della Pastorale Giovanile riprenderà l’attività dal giorno 27 agosto.
Per ulteriori informazioni sui progetti e sulle modalità di presentazione della candidatura scrivere a: serviziocivile@salesianipiemonte.it.
È a disposizione, da mercoledì 29 agosto, uno spazio di orientamento informativo a chi consegna la domanda a mano: referente Rosanna Todisco.

Open Day – Sala don Cocco a Valdocco

  • giovedì 6 settembre ore 16:30 -18:30
  • sabato 15 settembre ore 9:30 – 12:00

Info utili e Materiale per la compilazione della domanda

Di seguito la possibilità di scaricare il materiale necessario per la compilazione della domanda, con una particolare che la documentazione da presentare risulta essere differente rispetto a quella degli anni passati.

Il principale requisito previsto è quello dell’età: è necessario avere tra i 18 e 29 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda.

La domanda, firmata dal richiedente, deve essere:
– redatta secondo il modello riportato nell’Allegato 3 attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate sul modello stesso e avendo cura di indicare la sede per la quale si intende concorrere;
– accompagnata da fotocopia di valido documento di identità personale e copia del Codice Fiscale;
– corredata dall’Allegato 4 relativo all’autocertificazione dei titoli posseduti;
– corredata dall’Allegato 5 debitamente firmato relativo all’informativa “Privacy”

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile. La presentazione di più domande comporta l’esclusione.
Si raccomanda ovviamente di leggere con attenzione il bando prima di inviare la candidatura.

Modalità di invio della candidatura

Di seguito sono riportate le uniche modalità accettate di presentazione della domanda. Le domande inviate tramite altre forme saranno escluse.

  • Nella candidatura vanno indicati sia il titolo del progetto sia la sede prescelta.
  • Il recapito della candidatura oltre la data e l’orario di chiusura del bando è causa di esclusione della domanda:
  • > Il termine per l’invio delle domande è fissato al 28/09/2018.
    > Il termine “l’invio” significa che è considerato valido il timbro dell’Ufficio Postale di invio della domanda o l’orario di spedizione della PEC e non la data di ricezione presso l’Ente.
    > Scadenza 28/09/2018 – Ore 23:59 per invio via pec o via posta raccomandata.
    > Scadenza 28/09/2018 – Ore 18:00 per recapito a mano

1) Via posta, solamente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Inviare a:
SALESIANI PER IL SOCIALE Piemonte e Valle d‘Aosta
UFFICIO SERVIZIO CIVILE
Via Maria Ausiliatrice 32
10152 Torino

Va indicato sulla busta – Oggetto: Candidatura per progetto Servizio Civile

2) Tramite PEC, al seguente indirizzo: serviziocivile@pec.federazionescs.org.
La PEC con cui viene inviata la candidatura deve essere intestata al candidato/a (la denominazione dell’indirizzo PEC deve essere riconducibile all’anagrafica dell’interessato).
La documentazione allegata deve essere esclusivamente in formato PDF.

3) Consegna a mano presso
UFFICIO SERVIZIO CIVILE
SALESIANI PER IL SOCIALE PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
via Maria Ausiliatrice 32, 10152 – TORINO

Orari ufficio per consegna a mano (riapertura dell’Ufficio dal 27 agosto)
Lunedì al Venerdì: orario 9 – 13
Martedì e Giovedì: orario 9 – 13; 14 – 16
L’Ente appone sulla domanda un timbro recante data e orario di acquisizione affinché sia valida la ricezione.

Termine di invio della candidatura

Il termine per l’invio delle domande via PEC o a mezzo raccomandata A/R è fissato al 28 settembre 2018 entro le ore 23:59
Il termine di consegna della domanda a mano è fissato alle ore 18.00 del 28 settembre 2018. Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle sopra indicate e pervenute oltre i termini innanzi stabiliti non saranno prese in considerazione.

Ulteriori aggiornamenti sulla pagina Facebook di Salesiani Servizio Civile ICP.

La testimonianza: Renato e il Servizio Civile al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Renato, 26 anni, dalla Sardegna, studente al quinto anno della magistrale in ingegneria civile al Politecnico, che all’Oratorio San Luigi ha svolto il Servizio Civile:

Ciao mi chiamo Renato, ho 26 anni e vengo dalla Sardegna; sono uno studente di ingegneria civile al Politecnico e sto frequentando il 5° anno. Le mie esperienze passate di scout mi hanno dato tanto e ricercavo il modo di poterle vivere anche adesso. Così ho pensato di svolgere il Servizio Civile e viverlo in un oratorio.

La testimonianza: Denise, Julia, Luca, tirocinanti di scienze dell’Educazione al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Denise, Julia e Luca, giovani studenti di scienze della Educazione all’Università di Torino che al San Luigi hanno avuto la possibilità di svolgere il tirocinio curriculare previsto nel proprio piano di studi universitario:

Ciao! Sono Denise e studio all’Università degli Studi di Torino alla facoltà di Scienze dell’Educazione, indirizzo Socio-culturale. Ho appena cominciato il tirocinio all’Oratorio San Luigi di Torino. Perché ho scelto questa sede? Ebbene, quale posto migliore per sperimentare il ruolo di educatore! Qui, infatti, sono richieste diverse competenze in campo umanitario per rapportarsi con minori, stranieri, persone in difficoltà. Spero che questa esperienza possa approfondire e ampliare le qualità che deve avere un educatore. Perché Educare è una continua riflessione su se stessi, e qui lo imparerò!

Ciao! Sono Julia, arrivo dalla Spagna e studio Scienze dell’ Educazione Socioculturale. Sto facendo il tirocinio presso l’Oratorio San Luigi. Mi aspetto di imparare dai ragazzi e conoscere tanta gente differente che mi faccia crescere come persona e a livello professionale.

Sono Luca Velotta, sono al terzo anno di scienze dell’educazione. Sono un tipo sportivo ho sempre praticato sport nella mia vita con particolare interesse per le palestre e il calcio, mi piace il teatro e trovo appassionante la politica e le differenze tra classi sociali. Ho cominciato lunedì il mio percorso di tirocinio. Le motivazioni? La curiosità di provare in prima persona a vivere una realtà altamente formativa come quella oratoriana e di vedere come un’organizzazione cristiana si muove nel campo del sociale, inoltre mi era stata suggerita da diverse persone come realtà positiva.
P.s. sono dislessico!

La testimonianza: Saranki e il Servizio Civile al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Saranki, 22 anni, originaria dello Sri Lanka e residente a Torino da molti anni, che ha conosciuto l’Oratorio come semplice volontaria, dove poi ha svolto il Servizio Civile come animatrice socio-educativa:

Ciao mi chiamo Saranki, ho 22 anni e sono originaria dello Sri Lanka, ma vivo a Torino ormai da molti anni. Ho iniziato a frequentare l’oratorio San Luigi nel 2008, soprattutto per fare i compiti, e mi sono molto affezionata all’ambiente e alle persone che ci lavoravano. Dopo le superiori, ho frequentato un corso professionale di due anni per prendere la qualifica di Animatrice Socio-Educativa. Sono qui per fare un’esperienza che sia per me al tempo stesso significativa e professionalizzante, dal momento che questo è il lavoro che vorrei fare nella mia vita.

La testimonianza: Sofia e il Servizio Civile al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Sofia, 24 anni, di Mondovì, studentessa di scienze della Educazione all’università di Torino, che all’Oratorio San Luigi ha svolto dapprima il tirocinio universitario, ce successivamente il Servizio Civile:

Mi chiamo Sofia, ho 24 anni e sono di Mondovì. Ho conosciuto il San Luigi all’inizio di
quest’anno, svolgendo qui il tirocinio universitario, tramite la facoltà di Scienze
dell’Educazione. Ho deciso di iniziare l’anno di Servizio Civile perché mi sarebbe piaciuto
continuare il percorso iniziato in oratorio non soltanto come volontaria in maniera
occasionale, ma in maniera strutturata e continuativa, per svolgere un’esperienza
significativa per me sia dal punto di vista personale che professionale.

La testimonianza: Filippo e il Servizio Civile al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Filippo, 24 anni, di Torino, studente che ha provato i corsi di cinema e scienze motorie all’Università di Torino, e che ha preso un anno sabbatico di riflessione per dedicarsi al Servizio Civile all’Oratorio San Luigi:

Ciao, mi chiamo Filippo, ho 24 anni e sono di Torino. Ho studiato cinema e ho frequentato l’università di scienze motorie per un anno, ma ho capito che non era la strada giusta per me. Ora sto facendo servizio civile per capire davvero quale percorso intraprendere e per scoprire qualcosa più su me stesso: i miei limiti, i miei difetti e i miei punti di forza. Sono qui per mettermi in gioco.

La testimonianza: Sara e il Servizio Civile al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Sara, 26 anni, di Torino, studentessa di Scienze dell’Educazione che ha conosciuto l’Oratorio tramite un’amica. Amore a prima vista, tanto che proprio al San Luigi ha deciso di svolgere il Servizio Civile:

Sono Sara, ho 26 anni e sono di Torino. Sto studiando Scienze dell’Educazione per diventare educatrice. Tramite un’amica ho conosciuto il San Luigi l’anno scorso e ho cominciato a svolgere volontariato tenendo un corso di italiano per stranieri. Ho scelto di fare qui il Servizio Civile perché mi piace molto questo ambiente multi-culturale e i diversi servizi che l’oratorio offre, che danno la possibilità di sperimentarsi su più fronti.

La testimonianza: gli studenti dell’Istituto Giulio di Torino e lo stage al San Luigi

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Elena Federigo, Noemi Zuffa, Ana Maria Schipor, Sebastian Turcu, Arazely Zuniga, Serena Franco e Andreea Stolnicu, studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore C.I. Giulio di Torino che hanno svolto lo stage all’Oratorio San Luigi:

La nostra permanenza all’oratorio San Luigi ci ha permesso di svolgere lo stage in un ambiente sereno, tranquillo, accogliente e non ci si annoia mai! E’ un ambiente ben organizzato in cui l’obiettivo principale è il benessere e l’educazione da trasmettere a tutti i ragazzi che ne fanno parte. Oltre ad un luogo di lavoro può diventare anche un ambiente familiare, tutti i responsabili sono disponibili per qualsiasi cosa e ti guidano sempre nel tuo percorso di stage. Noi siamo riusciti a raccogliere tutto ciò che di buono ci hanno insegnato e trasmesso e abbiamo potuto vivere una possibile realtà lavorativa. Abbiamo imparato molto anche dai bambini, per esempio come vedere il mondo dai loro occhi.

La testimonianza: Elussin al Servizio civile a Spazio Anch’io

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Ecco la testimonianza di Elussin, giovane studente del Politecnico, di origine marocchine ma nato a Torino, che ha aderito al Servizio civile a Spazio Anch’io:

Mi chiamo Elhoussine, sono originario del Marocco, sono nato a Torino e studio al Politecnico. Quest’anno ho cominciato anche il servizio civile nazionale allo Spazio anchio, un’area dell’Oratorio Salesiano San Luigi situata nel Parco del Valentino di Torino: il servizio prevede 12 mesi di volontariato con un rimborso spese erogato dal servizio di Educativa di strada della Cooperativa Sociale ET.

Ho scelto di fare il servizio civile per vari motivi, da quelli logistici, monetari. La sede del servizio è stata una scelta molto semplice perché conosco molto la realtà dell’Oratorio San Luigi dall’età di 7 anni, da quando ero un semplice utente dei vari servizi fino ad oggi: la realtà all’Oratorio collaboro è cambiata in meglio, ho potuto osservare molte migliorie che hanno portato benefici alla comunità del quartiere che sovente frequenta l’Oratorio.

All’oratorio svolgo diverse attività: il corso di italiano per stranieri, il doposcuola, i laboratori artigianali, i corsi di educazione alla salute – sensibilizzazione dei rischi legati all’uso dell’alcool e delle sostanze stupefacenti – attività sportive, e ricerca sul territorio di ragazzi e giovani adulti con delle difficoltà di vario tipo, per poi provare ad accompagnarli nel loro percorso di vita. Sono circa a metà della durata del mio periodo di servizio, sono felice di aver appreso nuove cose, superando alcune mie difficoltà e timori, conoscendomi più a fondo e aumentando la mia autostima.
Questa esperienza mi ha permesso di capire sempre quali sono i miei punti di forza e quali quelli di debolezza per cercare di migliorarli il più possibile lungo il mio percorso di vita, a prescindere dal percorso accademico/lavorativo che farò.

La testimonianza: la prof. Rossana Vignali e l’Alternanza Scuola Lavoro

Cosa vuol dire don Bosco a San Salvario? Parla Rossana Vignali, docente al liceo Galileo Ferraris di Torino,  coordinatrice del progetto “Minori Migranti”, nell’ambito degli stage di alternanza scuola-lavoro previsti dal Ministero dell’Istruzione, attivati all’Oratorio San Luigi di via Ormea.

Il punto di partenza del progetto “Minori migranti”, elaborato nell’ambito degli stage lavorativi dell’alternanza scuola-lavoro, è la necessità e l’urgenza di una piena integrazione dei minori migranti che raggiungono l’Italia dopo viaggi lunghi e dolorosi. Una piena integrazione non lascerà spazio al risentimento. I giovani stranieri devono poter sentire che il paese che li ospita si preoccupa di dar loro gli strumenti  per poter essere parte del futuro di questo paese o che per lo meno ci prova.

Il coraggioso piano di aiuto e sostegno messo in piedi dal Comune e, soprattutto, dall’Oratorio salesiano può trovare nella cooperazione con studenti delle superiori un ulteriore puntello. I giovani stranieri hanno fatto amicizia con i nostri aĺlievi, hanno percepito l’apprendimento della lingua italiana come fondamentale per stringere relazioni amicali. Hanno imparato cose nuove secondo le modalità e la sensibilità di loro coetanei. Il desiderio dei nostri giovani di potere incidere sul loro futuro attraverso l’apprendimento li ha sicuramente fatti sentire importanti, amati.

Tanto più significativo è stato il “guadagno “per i nostri allievi. Sono venuti a conoscenza di realtà durissime. Hanno capito quanto poteva essere incisiva la loro azione di tutoraggio. Hanno selezionato percorsi di supporto e modalità di intervento che potessero essere gradevoli e coinvolgenti. Hanno anche dovuto sviluppare e affinare strategie psicologiche e capacità di approccio per potersi adeguare ai giovani che erano stati loro affidati.

Come insegnante ho intravisto splendidi giovani che, con grande senso di responsabilità, ce la stavano mettendo tutta.