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Investire nell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4.7 – don Miguel Angel García Morcuende

Si è svolge oggi l’evento dal titolo “Investire nell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4.7: Potenziare il potere trasformativo dell’educazione” a latere del Forum Politico di Alto Livello delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile attualmente in corso a New York (5-12 luglio 2022). Come relatore introduttivo, don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana. Di seguito l’articolo pubblicato da ANS.

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ONU – Investire nell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4.7: “Potenziare il potere trasformativo dell’educazione”. Intervento del Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile

Si svolge oggi, a partire dalle ore 13:30 (UTC+2), un evento a latere del Forum Politico di Alto Livello delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile attualmente in corso a New York (5-12 luglio 2022), sotto gli auspici dell’ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Tale evento a latere, patrocinato da “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti d’America, ha per tema: “Investire nell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4.7: Potenziare il potere trasformativo dell’educazione” e vede come relatore introduttivo don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana.

L’evento patrocinato da “Salesian Missions”, grazie alla collaborazione di don Thomas Pallithanam, rappresentante salesiano presso l’ECOSOC, intende affrontare la necessità impellente di un’educazione integrale, con particolare attenzione alla meta n° 7 dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (OSS) n° 4 (“Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”).

Sebbene siano stati compiuti notevoli progressi in questo campo, ancora non sono stati raggiunti i vari obiettivi prefissati. E, nonostante l’educazione sia sempre stata vista come un fattore di sviluppo, le disuguaglianze nel mondo continuano a crescere.

Gli obiettivi di cui al punto 4.7 possono rendere l’educazione veramente trasformativa.

E mentre la comunità internazionale si prepara al Summit sull’Educazione Trasformativa del settembre 2022, la sfida da vincere è quella di rendere l’educazione un vero e proprio motore di sviluppo.

Nel suo discorso introduttivo, don García Morcuende richiama innanzitutto la figura di Don Bosco, “una persona che fu fortemente impegnata nell’educazione, un grande costruttore di opere educative per le nuove generazioni, alle quali trasmise molti valori attraverso la scuola, la cultura e la formazione professionale: i suoi ragazzi venivano formati per essere lavoratori onesti e competenti, attori sociali dotati di grande senso civico, di cittadinanza attiva. Il suo è un messaggio moderno per i tempi di allora e di oggi”.

Sul modello del fondatore, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile fa derivare la concezione dell’educazione salesiana: “Nella nostra istituzione, la Congregazione Salesiana, l’educatore è sempre attento ai bisogni quotidiani dei giovani, è consapevole del suo impatto trasformativo in campo educativo, sociale e anche politico”.

E ricorda anche che per i Salesiani, presenti in 134 Paesi del mondo, con oltre 3.000 scuole, più di 700 Centri di Formazione Professionale e 90 Centri di istruzione superiore, oltre 1.000 centri dedicati alla popolazione giovanile più bisognosa, “è necessario mettere a punto un’intuizione intellettuale ed emotiva del mondo giovanile, soprattutto di quello più ‘abbandonato’: l’educazione, se non è integrale, oggi non è più efficace”.

Sviluppando il suo pensiero don García Morcuende argomenta ancora che “la società deve fare in modo che tutte le persone ricevano un’educazione integrale basata sul dialogo, sull’uso responsabile della libertà, sulla scoperta e sullo sviluppo delle competenze che abbiamo, sull’autonomia come capacità di autoregolazione di ognuno di noi, sull’empatia verso gli altri, e in breve, il suo interesse è quello di trasformarci in cittadini con sentimenti equilibrati e con la possibilità di sviluppare le nostre competenze”.

Si tratta, in poche parole, di coltivare “i valori degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, senza i quali l’educazione non può essere trasformativa”.

Per questo il Consigliere Generale richiama anche gli appelli di Papa Francesco per un Patto Globale sull’Educazione, così come il convergente Summit sull’Educazione Trasformativa di settembre 2022 convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, entrambi mossi dalla consapevolezza che “Più i giovani sono educati ai valori, meglio possono lavorare per rendere questo mondo un posto migliore, dove regnino la pace e la giustizia e dove nessuno sia lasciato indietro”.

L’evento è moderato da Barbara Terenzi, Responsabile dell’Ufficio per i Diritti Umani e l’Advocacy dell’ONG salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo”, e vede gli interventi anche di altre personalità e rappresentanti di agenzie internazionali, ONG e realtà impegnate a favore dei Diritti Umani.

L’esperienza dei Campi Animatori 2022

Come partire al meglio con l’estate ragazzi nel proprio centro? I giovani delle superiori hanno accolto l’invito a partecipare ai campi a loro dedicati, occasione di crescita per il percorso di animatori ed educatori. Guidati dai ragazzi più grandi e dagli accompagnatori, si sono alternati momenti di formazione, gioco e preghiera condivisa, per allargare le amicizie e sperimentare nuove attività.

Confrontandosi tra coetanei, i ragazzi hanno provato cosa significa essere un animatore, non di nome, bensì nello spirito, come voleva Don Bosco. Approfondendo le relazioni con gli altri, si sono messi in gioco fin da subito, imparando che il servizio è prima di tutto uno stile, un donarsi agli altri, aprendo il proprio cuore al mondo.

I giovani si sono interrogati su come diventare santi attraverso il divertimento, perchè un animatore si riconosce dal suo sorriso ed entusiasmo e in fondo divertirsi è una cosa seria! Come dice San Domenico Savio:

Bisogna far consistere la santità nello stare sempre allegri.

Campo della Parola 2022 – Medie e Biennio

Per i ragazzi e le ragazze che hanno terminato la 2° e 3° media e la 1° e 2° superiore arriva il Campo della Parola a Pracharbon!

Un’opportunità arricchente con momenti di condivisione, riflessione e gioco. Di seguito tutte le informazioni inerenti e  i contatti di riferimento.

CAMPO DELLA PAROLA

Campo Medie – Pracharbon

Giovani che hanno terminato la 2° e 3° media

Da domenica 24 luglio a mercoledì 27 luglio.

Campo Biennio – Pracharbon

Giovani che hanno terminato la 1° e 2° superiore

Da mercoledì 27 luglio a sabato 30 luglio.

Informazioni e riferimenti:

  • Arrivo nel pomeriggio, partenza alle ore 14.00 dell’ultimo giorno.
  • Prezzo: 80€
  • Iscrizioni entro il 14 luglio (fino ad esaurimento posti) versando la caparra di 40€ presso il responsabile del proprio centro.

Don Fabiano Gheller
fabiano.gheller@31gennaio.net

Suor Paola Casalis
pg-vocazioni@fma-ipi.it

Risultati e prospettive della III Scuola per Delegati ispettoriali per la PG Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Sono terminate mercoledì 18 maggio le attività della III Scuola di Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana. Le sessioni formative, che hanno coinvolto circa 50 Delegati ispettoriali di Pastorale Giovanile provenienti da tutto il mondo, sono state organizzate in moduli teorico-applicativi i cui insegnamenti si sono concentrati intorno ad una pluralità di temi di assoluta rilevanza.

Tali temi sono stati:

1. Visione antropologica e chiavi interpretative del modello educativo pastorale salesiano.

2. Fonte carismatica del modello educativo pastorale salesiano: Il Sistema Preventivo ed il “cuore oratoriano”.

3. La leadership pastorale, lo sviluppo di relazioni interpersonali significative e il fronteggiamento dei conflitti.

4.  Organicità e continuità nella Pastorale Giovanile: dinamiche all’interno di un’Ispettoria, gestione delle commissioni e gruppi in ambito pastorale ispettoriale.

5. Intervento pastorale nelle Comunità Educativo-Pastorali e nei diversi settori della Pastorale Giovanile: criteri di verifica, elementi di significatività e cammino verso una maggiore significatività.

6. Integrazione di competenze personali, relazionali e accompagnamento spirituale nella vita del Delegato.

7. Comprensione della Pastorale del “contagio”, del “vieni e vedrai”, l’animazione vocazionale che narra con il proprio volto raggiante e la propria gioia di vivere ciò che capita ad una persona che offre il suo “sì” al Signore.

8. Implicanze della progettazione nei diversi aspetti dell’esperienza educativa e pastorale (cultura della riflessione, “fermarsi, pensare e agire” per il Progetto Organico Ispettoriale, il Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale): la decisione pastorale esige che si giunga al concreto della programmazione.

9.  Visita guidata ai luoghi salesiani che hanno visto lo svolgersi della splendida avventura umana e cristiana di Don Bosco: le sue scelte, i valori ispiratori e le sue realizzazioni acquistano così una singolare forza evocativa e pastorale.

10. Promozione dell’ecologia integrale, il valore della musica e della preghiera con i giovani.

“Da queste giornate nascono alcune sfide che siamo chiamati ad affrontare come animatori ispettoriali di Pastorale Giovanile – ha commentato don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile –: quella della fiducia, che non ha paura di offrire una proposta coraggiosa, evangelicamente esigente e al tempo stesso profondamente umana; quella della lucidità, che ci aiuta a non perdere il modello salesiano di fare pastorale e tenere fisso lo sguardo su ciò che conta nei diversi momenti storici; quella della convinzione, che la sequela di Cristo vale la pena, e che il dono totale di sé alla causa del Vangelo è qualcosa di stupendo e bello che può dare un senso a tutta una vita”.

È stata un’esperienza salesiana che ha riacceso il senso di appartenenza alla Congregazione, ha risvegliato il desiderio di ravvivare nei confratelli la carità pastorale e una attenzione verso le nuove periferie.

Valdocco: iniziata la III Scuola di Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana

 Il 4 maggio è iniziata una delle proposte fatte nella programmazione del sessennio 2020-2026 del Settore per la Pastorale Giovanile: l’accompagnamento e la qualificazione dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile, alla quale partecipano 46 delegati di tutte le Regioni. Di seguito la notizia riportata dal sito di ANS.

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(ANS – Torino) – Il 4 maggio è iniziata una delle proposte fatte nella programmazione del sessennio 2020-2026 del Settore per la Pastorale Giovanile: l’accompagnamento e la qualificazione dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile. Tre sono gli scopi di questa iniziativa alla quale partecipano 46 delegati di tutte le Regioni. In primo luogo, offrire una visione approfondita del modello educativo-pastorale salesiano, in linea con il “Quadro di Riferimento” per la Pastorale Giovanile Salesiana. Vengono ripresi anche le esperienze o servizi di animazione ed orientamento vocazionale, le strategie e gli interventi educativi riguardanti i giovani e la preghiera, il tema del rapporto giovani, musica e media e, per ultimo, l’ecologia integrale.

In secondo luogo, fornire delle competenze adeguate e abilità chiavi per animare, gestire e coordinare le dinamiche del servizio di animazione pastorale ispettoriale, vale a dire, il rapporto con: l’Ispettore e il suo Consiglio, le comunità e le opere, l’Equipe Ispettoriale di Pastorale Giovanile e le commissioni e gruppi di animazione ispettoriale, la Famiglia Salesiana, la propria “Job description” ed il Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Per ultimo, favorire la crescita personale attraverso la riflessione sui vissuti, l’interiorizzazione e la rielaborazione personale delle motivazioni, nel contesto della identità carismatica salesiana a Valdocco. Si lavora dunque sulle attitudini personali, le abitudini personali di lavoro, le buone abitudini per la vita emozionale, la cura della vita spirituale e la cultura della riflessione e della valutazione.

Un’importanza speciale in questi 15 giorni di formazione è data ai momenti di celebrazione, di lettura e di riflessione individuale, di confronto in tavoli di lavoro e di momenti di spiritualità a Valdocco e sui luoghi salesiani.

Nella festa di Domenico Savio, il 6 maggio, don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, ha ricordato:

“San Domenico Savio all’Oratorio di Valdocco si mise a camminare veloce sulla strada che Don Bosco gli tracciò ‘per farsi santo’: non solo con l’impegno nella preghiera e nello studio, facendo del bene agli altri, ma anche con l’allegria. Se la musica ha bisogno della cavità del flauto, le lettere della pagina bianca, la luce del vuoto della finestra, la santità salesiana ha bisogno dell’allegria. La vera santità salesiana consiste nel compiere la volontà di Dio con il sorriso”.

Torino: la ricerca di normalità dei bimbi ucraini tra laboratori e allenamenti sportivi – Terzo Settore Piemonte

La onlus CasaOz, che opera a Torino, ha aperto le porte ai minori ucraini accogliendo 4 famiglie provenienti dalla zona di Odessa, di cui la onlus si occupa della loro quotidianità: tra un laboratorio per imparare a creare un profumo e un altro di fumetti, i bimbi ucraini cercano di ritrovare uno sprazzo di normalità. Di seguito la notizia riportata dal sito di Terzo Settore Piemonte.

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Il reale significato del concetto di forza lo si scopre solo quando ci si trova di fronte all’estrema fragilità. Questo è vero nei confronti di se stessi, ma lo è ancora di più quando si ha a che fare con i minori con storie spesso strazianti che rendono evidente quanto importante sia la cura e l’accoglienza.

Offrire un luogo confortevole e sereno per i bambini malati e per le loro famiglie è da sempre la missione di CasaOz che opera a Torino. Negli ultimi mesi la onlus ha aperto le porte ai minori ucraini.

«Abbiamo accolto quattro famiglie, tutte provenienti dalla zona di Odessa – dice il vice presidente e direttore della struttura Marco Canta -. Mamme con bambini che stanno subendo terapie oncologiche e sono tutti ricoverati nel reparto di oncoematologia pediatrica del Regina Margherita. L’ospedale torinese accoglie ventun nuclei familiari provenienti dall’Ucraina, quattro dei quali li ospitiamo noi, alcuni sono ricoverati, mentre altri sono al Sermig e Casa Ugi, realtà con le quali abbiamo fatto rete per riuscire a dare il maggior aiuto possibile. Anche perché sono famiglie che stanno subendo una doppia “tempesta”, quella di dover affrontare la malattia del proprio bambino e quella di trovarsi in guerra. Ci occupiamo della loro quotidianità, perché secondo noi è fondamentale la “quotidianità che cura”, idea che sta al centro del nostro operare».

Una consuetudine fatta di cose semplici, poter giocare in un luogo confortevole e sereno, dove magari incontrare nuovi amici e fare esperienze. Così tra un laboratorio per imparare a creare un profumo e un altro di fumetti, i bimbi ucraini cercano di ritrovare uno sprazzo di normalità.

«Attualmente a Valdocco, a Torino, stiamo ospitando sedici ragazzi ucraini che fanno parte di una squadra di canottaggio – racconta don Alberto Goia, delegato della Pastorale Giovanile per i Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania -. Vanno dai 12 ai 17 anni e, insieme con la loro allenatrice, sono arrivati subito dopo Pasqua. Quando li abbiamo accolti erano spaesati, tuttavia hanno immediatamente mostrato voglia di normalità. Loro stessi non potevano capacitarsi del fatto di essere riusciti a rivedere i loro amici, di stare insieme e potersi nuovamente allenare. Infatti, grazie all’associazione Gli amici del fiume, hanno ripreso l’attività sportiva che per questi ragazzi significa moltissimo».

Il più grande ostacolo dei minori che arrivano dall’Ucraina non è solo quello di portarsi dietro le inevitabili ferite profonde dovute al conflitto, ma pure quello della lingua.

«Abbiamo a disposizione una mediatrice culturale – spiega ancora Marco Canta -. Anche perché le mamme che ospitiamo non conoscono l’inglese. Nonostante ciò la barriera linguistica non ci ferma, quando ci sono delle difficoltà di comunicazione ci si ingegna e poi, grazie ai supporti tecnologici, riusciamo in qualche modo a cavarcela».

A venire in soccorso è il cibo.

«Fortunatamente abbiamo un confratello che è ucraino e ci aiuta a comunicare, poi abbiamo una forte rete di volontari – aggiunge don Alberto Goia -. Alcune donne ucraine che vivono a Torino si sono rese disponibili a cucinare i loro piatti tipici, cosa che per i ragazzi è importante perché non è facile adattarsi immediatamente a sapori diversi. Ritrovare un cibo familiare è un modo per sentirsi accolti, mantenendo comunque un legame con la propria terra. Occorre tenere conto che questi minori hanno lasciato non solo la casa, ma pure i genitori con i papà che sono stati chiamati a combattere».

San Francesco di Sales in prospettiva pastorale: Dolcezza Salesiana e Formazione Integrale

Il Settore per la Formazione della Congregazione Salesiana propone il secondo della serie di cinque video su San Francesco di Sales, presentato in prospettiva pastorale e focalizzato sulla “dolcezza salesiana”. Don Michele Molinar, che ha curato la serie con gli uffici di Pastorale Giovanile e Comunicazione Sociale della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), inizia chiarendo che cosa la dolcezza non è in San Francesco di Sales, per poi far percepire la ricchezza di questo dono vissuto e consegnato dal santo vescovo. Di seguito la notizia publicata dal sito dell’ANS.

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(ANS – Roma) – Al termine di questo mese di aprile vissuto nella luce della Pasqua, il Settore per la Formazione della Congregazione Salesiana propone il secondo della serie di cinque video su San Francesco di Sales, presentato in prospettiva pastorale. Mentre il primo aveva come tema l’umano spiegato da Dio (qui accessibile in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese) questo secondo si focalizza sulla “dolcezza salesiana”.

Don Michele Molinar, che ha curato la serie con gli uffici di Pastorale Giovanile e Comunicazione Sociale della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), inizia chiarendo che cosa la dolcezza non è in San Francesco di Sales, per poi far percepire la ricchezza di questo dono vissuto e consegnato dal santo vescovo, con riferimenti diretti alla sua esperienza di vita.

“La dolcezza salesiana non è essere indulgenti arrendevoli e non si sposa certamente con la debolezza di carattere. La dolcezza di San Francesco di Sales, quella che lui vive che sente e che proporrà, e su cui si convertirà quasi ogni giorno della tua vita, ha una matrice profondamente cristiana. Parte da Gesù che ha detto di sé: ‘Io sono mite e umile di cuore’.

A dire il vero la dolcezza non è una realtà sola: entra e in un binomio, dove i due termini non si equivalgono neanche: dolcezza e umiltà. San Francesco di Sales dirà che queste due realtà credenti sono la base della santità, e dice anche che sono delle virtù molto rare, la dolcezza e l’umiltà.

Dirà che bisogna essere, bisogna avere, un cuore dolce con il prossimo e un cuore umile verso Dio. La combinazione di queste due, dà la Dolcezza Salesiana”.

Il video originale in italiano è stato realizzato anche in voice over per le altre principali lingue: video ITvideo ENvideo ESvideo FRvideo PT (visibili e scaricabili dai rispettivi link).

Chi è interessato al testo può scaricarlo dai seguenti link:

testo ITtesto ENtesto EStesto FRtesto PT.

Si segnala, inoltre, che recentemente è stato pubblicato in versione digitale in lingua inglese un testo di don Morand Wirth, prezioso contributo in chiave educativa al centenario di San Francesco di Sales: “St Francis de Sales a program of integral formation” – pubblicato da Salesian Online Resources – Centro Studi Don Bosco.

La versione originale in italiano è edita dalla LAS: “San Francesco di Sales un progetto di formazione integrale”.

Gli appuntamenti dei Campi Animatori 2022

Con lo sguardo verso le attività estive, arrivano gli appuntamenti dei Campi Animatori 2022: un’opportunità per i giovani dalla prima alla quarta superiore di vivere momenti di condivisione, riflessione e gioco. Di seguito tutte le informazioni inerenti, i contatti di riferimento e il rimando anche al Campo della Parola.

CAMPO BASE 1

Per i giovani che hanno terminato la prima superiore

Les Combes:
Da martedì 14 giugno a sabato 18 giugno.

Pracharbon:
Da martedì 14 giugno a sabato 18 giugno.

CAMPO BASE 2

Per i giovani che hanno terminato la seconda superiore

Cesana (I Sett.):
Da giovedì 9 giugno a lunedì 13 giugno.

Cesana (II Sett.):
Da martedì 14 giugno a sabato 18 giugno.

CAMPO 1

Per i giovani che hanno terminato la terza superiore

Pracharbon:
Da giovedì 9 giugno a lunedì 13 giugno.

CAMPO 2

Per i giovani che hanno terminato la quarta superiore

Les Combes:
Da giovedì 9 giugno a lunedì 13 giugno.

Informazioni e riferimenti:

  • I campi animatori iniziano alle 16 del primo giorno.
  • Tutti i campi chiudono alle 14 dell’ultimo giorno.
  • La caparra è fissata in 50€, il costo totale è di 140€.
  • Non è previsto il servizio pullman.

Iscrizioni entro il 28 maggio, salvo esaurimento posti.

Per info chiedi al tuo responsabile o visita il sito.

don Alberto Goia
Tel 011 522 4238
alberto.goia@salesianipiemonte.it

suor Carmela Busia
Cel 338 7811 936
pastorale@fma-ipi.it

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CAMPO DELLA PAROLA

Campo Medie – Pracharbon

Giovani che hanno terminato la 2° e 3° media

Da domenica 24 luglio a mercoledì 27 luglio.

(Costo: 80 €)

Campo Biennio – Pracharbon

Giovani che hanno terminato la 1° e 2° superiore

Da mercoledì 27 luglio a sabato 30 luglio.

(Costo: 80 €)

ELLEDICI: “Vola con noi” – IL SUSSIDIO DELL’ESTATE

Si segnala il nuovo Sussidio Estivo edito da Elledici Vola con noi” per l’Estate Ragazzi, Grest e campi scuola ispirato ad una avvincente storia fantasy, a cura di Paolo De Marca e Valter Rossi.

Di seguito le informazioni principali sul libro disponibili sul sito Elledici.

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Caro Lettore,
abbiamo il piacere di informarti della pubblicazione del nuovo sussidio per l’Estate Ragazzi, Grest e campi scuola ispirato ad una avvincente storia fantasy “Vola con noi” a cura di Paolo De Marca e Valter Rossi, edito da Elledici.

Per Estate Ragazzi, Grest, Campi scuola, Oratorio

La nuova proposta per l’animazione estiva dei fanciulli e dei ragazzi. Ispirata ad una storia fantasy, è ambientata nell’immaginario regno di Perhosa dove vivono gli uomini e le donne alati, guidati da lord Akos Morrigan.

Talon, l’erede al trono, si unisce ai suoi amici Rhea, Wren e Jonah per salvare il suo popolo da una misteriosa malattia che potrebbe essere collegata al farmaco dell’eterna giovinezza, sperimentato sugli adulti.

L’avventura dei giovani li porterà ai confini del mondo conosciuto, incontrando nemici e alleati inattesi in un continuo susseguirsi di colpi di scena.

Gioco di squadra e amicizia, capacità di comunicare e solidarietà, accoglienza della diversità e gratuità, avventura e sacrificio sono i valori indispensabili del cammino di crescita personale che i ragazzi e i bambini faranno in compagnia di questi fantastici eroi, in un clima generale di rispetto della natura.

Una storia avventurosa e coinvolgente divisa in 16 puntate con un copione teatrale immediatamente utilizzabile.

I punti di forza del Sussidio

  • Tematiche attuali e ricche di spunti per l’attività di gruppo.
  • Per ogni puntata, un brano biblico per introdurre il tema del giorno attraverso la Parola di Dio e un impegno da vivere durante la giornata.
  • Un’attività formativa della durata media di 20-30 minuti realizzabile con elementari e scuola media.
  • Giochi di squadra originali ambientati nel clima della storia.
  • Un percorso di formazione per gli animatori.
  • Disegni accattivanti e coinvolgenti.
  • Il testo e gli accordi di un inno sul tema del sussidio, disponibile anche su YouTube.

Autori

PAOLO DE MARCA, nasce a Potenza nella primavera del 1998. Formatosi all’attività di animatore nell’Oratorio Salesiano di Potenza. Si diploma al Liceo e completa la Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica nel 2020, ma le sue passioni sono i fumetti, le storie e i romanzi del genere fantasy/avventura. Ha esordito con il suo primo romanzo La fonte dell’eterna giovinezza, parte di una futura trilogia Cronache degli uomini alati, da cui è tratta la riduzione teatrale e i contenuti del sussidio Vola con noi.

VALTER ROSSI, classe 1964, sacerdote salesiano, giornalista e scrittore. Già direttore delle riviste Elledici Mondo Erre e Dimensioni Nuove, e ora di Dossier catechista, si occupa della formazione dei catechisti e degli animatori da molti anni. Ha pubblicato numerosi sussidi per Elledici.

È possibile scaricare gratuitamente l’anteprima del libro (introduzione, un capitolo, l’indice): SCARICA QUI

RMG – Nuovo corso per Animatori Laudato Si’

Dal sito dell’agenzia ANS.

(ANS – Roma) – Il Settore per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco promuove, in qualità di partner, il prossimo corso di formazione per “Animatori Laudato Si’”, dal titolo “Shema’ Israel – Ascota Israele, Ascoltare con l’orecchio del cuore”, lanciato anche quest’anno dal Movimento Laudato Si’ (LSM).

Il corso è rivolto a tutti coloro che non vogliono sprecare questa crisi, a tutti coloro che sentono il desiderio di animare le proprie parrocchie e comunità nel vivere la dimensione di Chiesa in uscita attenta al grido dei poveri e della terra nei rispettivi contesti, rispondendo a questa chiamata per diventare lievito di una conversione comunitaria, provando ad aprire nei rispettivi ambiti di impegno “nuovi cammini per una ecologia integrale”.

Il “Programma di formazione per Animatori Laudato Si’” è proposto dal LSM nei diversi Paesi in cui opera seguendo una medesima metodologia ed obiettivi formativi, adeguando lo stesso ai diversi contesti.  La metodologia proposta è quella del Vedere, Giudicare, Agire e … “celebrare”.

Si compone di quattro sessioni online della durata di 1 ora, un questionario di valutazione al termine di ciascuna delle quattro sessioni, un progetto applicativo da realizzare durante la Settimana Laudato Si’, dal 22 al 29 maggio 2022, durante la quale prendono un impegno a realizzare un evento per il Tempo del Creato e iniziano a programmarlo.

Le lezioni possono essere seguite anche in differita attraverso le registrazioni ed anche in questo caso sarà richiesto di compilare i questionari di valutazione.

Tutti i dettagli e i moduli di iscrizione sono disponibili qui