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CFP San Benigno: musical “Alla ricerca di Afrodite”

Al CFP di San Benigno è andato in scena il tradizionale appuntamento del musical d’inizio estate, questanno nella forma di “Alla ricerca della fonte di Afrodite“, spettacolo che riprende il famoso musical “Mamma Mia“. Di seguito l’articolo a cura del CFP.

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Il musical del Centro di Formazione Professionale di San Benigno, è oramai diventato un “appuntamento fisso” d’inizio estate. Lo spettacolo “Alla ricerca della fonte di Afrodite” riprende la storia del famosissimo musical ”Mamma Mia”.

Gioioso e vestito di allegria, ripropone le musiche storiche degli Abba nei mitici anni ’70 e vuole sottolineare e portare in evidenza come il tema dellaFamigliasia sempre attuale e di grande rilevanza.

La bella Sofy, nata 20 anni prima a seguito della relazione tra sua mamma Donna Sheridan e… boh, vedremo alla fine se riusciremo a capirlo, alla soglia del matrimonio con il suo amato Sky, cresciuta esclusivamente con la sola mamma che le ha
dedicato l’intera vita, “sente che le manca una parte di sé” e vorrebbe conoscere il suo papà. Ora non vi racconto più niente per non toglievi la sorpresa!

La bravura e la personale “ironia” dei protagonisti, le voci soliste, i cori eseguiti con l’aiuto e la collaborazione della “Cantoria Giovani” meglio conosciuta come la Cantoria del Sabato, riusciranno certamente a strapparvi sorrisi ed applausi il tutto accompagnato da
colpi di scena, coreografie vivaci e costumi scintillanti!

Quindi:

“Tanti, tantissimi auguri affinché anche questo spettacolo, frutto degli sforzi e dell’immutata e costante passione di questo bellissimo gruppo, possa essere come quelli passati: un vero successo!”

Solito successo per il recital  – CNOS-FAP San Benigno Canavese

Il 3 e il 4 luglio si è svolto il recital dal sapore di amarcord che il Cnos-Fap di San Benigno Canavese. Quest’anno sono state riproposte le sequenze migliori delle edizioni precedenti. Di seguito l’articolo pubblicato su “Il Risveglio popolare“.

È ben riuscito il recital dal sapore di amarcord proposto nel chiostro abbaziale nelle serate del 3 e 4 luglio. È una tradizione e un omaggio che il Cnos-Fap dei Salesiani da anni faceva alla cittadinanza, e che ostinatamente gli organizzatori hanno voluto riprendere dopo il Covid. Diciamo “sapore di amarcord” perché molto intelligentemente quest’anno la novità è consistita nel riproporre in sequenza il meglio di tutte le edizioni dal 2016 al 2019.
Così il pubblico ha potuto rivivere, in “In viaggio nel tempo“, l’emozione di canti e balli dei vari recital:
  • Forza venite gente” (2016),
  • Aggiungi un posto a tavola” (2017),
  • “Grease” (2018)
  • Fotloose” (2019).

Sono state due serate di musica, danze e soprattutto bellissime coreografie, con 25 artisti (dai bimbi ai veterani, dai docenti ai collaboratori, e pure da una dama un po’ vanesia e uno scienziato mezzo pazzo a un rompiscatole piuttosto ” fatto “), un validissimo staff tecnico e una organizzazione di misure antiCovid perfetta.

Al prossimo anno, già promesso. m.l.

Musical “In viaggio nel tempo” – CNOS-FAP San Benigno Canavese

Anche quest’anno i formatori del Centro Professionale Cnos-Fap di San Benigno Canavese, con lo scopo di regalare risate e spensieratezza, hanno messo in scena il nuovo Musical «In viaggio nel tempo». Di seguito l’articolo pubblicato su “Il canavese” riguardo ai due appuntamenti.

Un messaggio di speranza e graduale ritorno ad una vita normale, questo l’intento dei formatori del Centro Professionale Cnos-Fap che con la messa in scena del nuovo Musical «In viaggio nel tempo» vogliono regalare di nuovo due serate di risate, allegria e spensieratezza, che da più di un anno a questa parte, sono mancate.

L’ultimo decreto Draghi ha infatti fissato la data per poter riprendere gli spettacoli all’ aperto e la Compagnia del Cnos-Fap, che ormai dal 2016 calca le scene, riportando alla ribalta famosi Musical, si è subito attivata, preparando in tempi davvero record, due mesi scarsi, un divertente spettacolo.

Perché «in viaggio nel tempo»?
Due improbabili personaggi, interpretati dai bravi Luigina Grandinetti e Mario Cena, ormai storici protagonisti di questi appuntamenti estivi, per un errore di sistema di una fantomatica macchina del tempo, vengono catapultati in varie epoche storiche, facendo rivivere Musical passati.

Purtroppo quest’anno per rispettare tutte le misure per il contrasto al Covid-19, il Chiostro Abbaziale potrà ospitare numeri nettamente più contenuti di pubblico, con l’obbligo di prenotazione alla mail contatti.musicalsdb@gmail.com fino ad esaurimento posti.

Costumi, luci, musiche e coreografie ma soprattutto l’entusiasmo di tutta la compagnia saprà far vivere ai partecipanti 2 ore di sano divertimento!

Al Michele Rua torna il Musical su Don Bosco

Si riporta l’articolo proveniente da “La Voce e il Tempo” disponibile da domenica 24 novembre, riguardo al Musical che, l’oratorio salesiano del Michele Rua di Torino, metterà in scena il 23, 24 e 25 novembre dal titolo: “C’è da non crederci”.

L’Oratorio salesiano Michele Rua di Torino sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 novembre mette in scena il Musical dedicato alla vita di Don Bosco «C’è da non crederci». Lo spettacolo in due atti, diretto e interpretato dai ragazzi dell’oratorio, è andato in scena per la prima volta lo scorso febbraio e, a grande richiesta, viene replicato sabato 23 alle 21 e domenica 24 alle 15.30 presso il teatro Monterosa (via Brandizzo 65). Lunedì 25 novembre, inoltre, il musical sarà offerto agli studenti di alcune scuole torinesi.

Lo spettacolo musicale è stato realizzato da ottanta fra giovani e adulti del centro oratoriano che hanno raccontato e ripercorso la storia del santo dei giovani e degli oratori: «una storia», scrivono gli attori, «fatta di passione, fede, intraprendenza, coraggio; una storia concreta e ancora attualissima nonostante siano passati quasi centocinquant’anni».

La trama prende le mosse nella Torino di metà Ottocento dove migliaia di ragazzi sono in cerca di lavoro, soli, abbandonati sfruttati, preda di delinquenza. Don Bosco vede «occhi tristi» dietro quei volti che visita in carcere e sceglie, dunque, di scommettere su di loro.

È possibile acquistare i biglietti presso il teatro Monterosa: da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e negli orari di programmazione teatrale e cinematografi ca.

Per ulteriori informazioni: tel. 011.2304111, sito www.michelerua.it

Oratorio Michele Rua: “C’è da non crederci”

L’Oratorio Salesiano Michele Rua, per il 23-24-25 novembre prossimi, invita a partecipare all’iniziativa del Musical dedicato alla vita di Don Bosco. “C’è da non crederci… is back!

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

23 e 24 novembre (e 25 novembre per le scuole)….. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci hanno aiutato, gli ottanta giovani (anagrafici e nel cuore) tornano a calcare le scene del musical che racconta in modo speciale la storia di don Bosco… storia fatta di passione, fede, intraprendenza, coraggio, giovani e ragazzi…. una storia concreta e ancora nuova nonostante siano passati quasi centocinquant’anni…

Vi aspettiamo!!!

Torino… 1800… migliaia di ragazzi in cerca di lavoro, soli, abbandonati (GUARDA CHE BUIO), sfruttati, preda di delinquenza. Don Bosco vede OCCHI TRISTI dietro quei volti che visita in carcere (C’È UN PRETE) e vuole scommettere su di loro (SE TROVASSERO).

…Li aveva già visti in sogno a 9 anni (LUPI) quando intravede la sua missione: da lupi trasformarli in agnelli “con la mansuetudine e la bontà” (GIOCOLIERE DI DIO).

L’8 dicembre 1841, novello sacerdote, incontra BARTOLOMEO Garelli, nella sacrestia di San Francesco d’Assisi e, da un’Ave Maria recitata insieme, inizia la sua opera a favore dei giovani.

Nel giro di pochi mesi (C’È DA NON CREDERCI) i ragazzi diventano migliaia e le difficoltà per accoglierli aumentano (PRATO DI DOLORE).
Ma la Provvidenza, tramite un semplice commerciante di soda, PANCRAZIO Soave, non lo abbandona e casa Pinardi è per loro.

Estate 1846: don Bosco è sfinito, “ogni suo respiro è per i giovani”, e si ammala gravemente. I suoi ragazzi levano al cielo preghiere e si turnano per vegliarlo (SIGNORE NON FATELO MORIRE).

Il Signore li ascolta, Don Bosco guarisce e si consacra al bene dei giovani. Più volte si “intrufola” tra quelli che giocano a soldi, glieli prende e scappa verso Valdocco (PRETE LADRO)… li fa sentire amati e molti di loro lo seguono.

Anche Mamma Margherita, la sua mamma, non gli nega il suo aiuto e si dedica a quei “ragazzi scalmanati” che giocano alla guerra (CHILDREN’S MARCH) e che, tra una corsa e l’altra, le devastano l’orto. È stanca, ma per amore di suo figlio e di Gesù gli rimane accanto (NON ANDARE).

Non tutti sono dalla parte di Don Bosco, alcuni lo trovano un prete scomodo e rivoluzionario. Subisce diversi attentati, ma ha un difensore: un cane che don Bosco chiamerà GRIGIO.

L’opera si ingrandisce… da solo non ce la fa: nel dicembre 1859 chiede ai ragazzi più grandi di stare con lui: “Ci chiameremo Salesiani, in onore di San Francesco di Sales”. Tutti accettano (FRATE O NON FRATE): è l’inizio di una storia che abbraccerà tutto il mondo.

Anche quando a Torino scoppia il colera, i Salesiani non si tirano indietro (NEL BORGO DORA C’È LA MORTE): nessuno dei suoi ragazzi muore soccorrendo e aiutando i malati.

La famiglia Salesiana si ingrandisce sempre di più: oltre ai ragazzi Don Bosco pensa anche alle ragazze, dopo aver conosciuto DOMENICA Mazzarello a Mornese.

Torino… Italia… Mondo.
Novembre 1875 parte la prima spedizione missionaria: destinazione Patagonia, Argentina del Sud (È AMORE).

31 GENNAIO 1888
Don Bosco è “un vestito ormai logoro” e saluta i suoi ragazzi promettendo di aspettarli in Paradiso.

Lo piangono i suoi salesiani, i suoi giovani e tutta la città di Torino.
Il suo cuore però batte ancora in 134 nazioni,
e 30 famiglie religiose… migliaia di amici di Don Bosco hanno capito la sua santità: LA GIOIA NEL QUOTIDIANO.

“Basta che siate giovani perché io vi ami”… mettersi in gioco, amare i più piccoli e indifesi, trasmettere l’Amore di Dio perché si possano aprire GIOVANI ORIZZONTI.

Oratorio Michele Rua: “C’è da non crederci” – Musical su Don Bosco

L’Oratorio Salesiano Michele Rua è lieto di annunciare l’appuntamento del musical “C’è da non crederci“, lo spettacolo diretto e interpretato dai ragazzi dell’oratorio dell’opera su don Bosco, andato in scena per la prima volta lo scorso febbraio e a grande richiesta replicato in due date di novembre:a

  • Sabato 23 novembre, ore 21.00.
  • Domenica 24 novembre, ore 15.30.

Informazioni

Biglietto unico 5,00€.

Prevendita presso la biglietteria del Teatro Monterosa: dal lunedì al venerdì ore 17.00-19.00 e negli orari di programmazione teatrale e cinematografica.

Via Brandizzo 65, Torino.

C’è da non crederci: un musical sulla vita di Don Bosco all’Agnelli

Venerdì 2 marzo 2018, presso il salone delle feste dell’Istituto E. Agnelli di Torino, i ragazzi della parrocchia San Francesco di Sales di Torino presentano “C’è da non crederci” il musical sulla vita di Don Bosco.

La prenotazione è obbligatoria.

Per info e prenotazioni passare in portineria o telefonare allo 011-6198311.

I biglietti si potranno ritirare gratuitamente presso la segreteria.

Al Don Bosco di Borgomanero si festeggia a ritmo di Musical

Dopo un anno di lavoro, venerdì 19 maggio si svolgerà il tanto atteso Musical della scuola media.

Il musical di quest’anno, a differenza degli altri anni, è stato scritto dai ragazzi di 3°A, con l’aiuto della Prof.ssa di lettere Cristina Bezzon e con la revisione della prof.ssa Valentina Zanone.

Per la stesura del copione la Prof.ssa Zanone, la docente che da anni cura il laboratorio Musical per la scuola media ogni mercoledì pomeriggio, ha dato l’argomento dello spettacolo e successivamente la classe si è divisa in gruppi per lavorare; ogni gruppo ha dovuto scrivere il testo di una scena e poi insieme in classe sono stati inseriti elementi di collegamento delle scene. Il lavoro successivo è stato svolto dalla prof.ssa Zanone, adattando le parti per fare in modo che ogni ragazzo/a nel musical avesse dei ruoli adeguati.

Alcuni brani dello spettacolo saranno suonati dal vivo dai ragazzi del laboratorio di “Rock Band” guidati dal Prof. Franco Iorio; i ragazzi de “La fabbrica delle idee” hanno creato degli oggetti di scena con l’aiuto della Prof.ssa Silvia Sacco, e i ragazzi del laboratorio di “Art&fare” con la prof.ssa Emanuela Negri hanno realizzato i fondali.

Durante lo spettacolo dei ragazzi di Musical ci sarà l’esibizione dei flauti e delle claviette dei ragazzi della scuola media, alternando brani per ogni classe a musiche realizzate coralmente.

Dopo tante e lunghe prove finalmente venerdì 19 maggio alle ore 20.45 si terrà il fantastico Musical dalle trama segreta che farà riflettere, sorridendo.

Per tutte le informazioni, visita il sito del Don Bosco di Borgomanero.