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#nessunoescluso – Video racconta dell’Icona dell’anno

Un video di presentazione del tema dell’anno pastorale 2017/2018 partendo dalla traduzione grafica dell’icona scelta.

Casa per molti, madre per tutti. L’indicazione è semplice, diretta ed evocativa. Papa Francesco ci invita a chiedere a Maria “che con la sua preghiera ci aiuti, affinché la Chiesa diventi, appunto, una Casa per molti e una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo”.
L’immagine prodotta vuol descrivere alcuni aspetti della dinamica intrinseca della casa del Padre: possiamo figurarlo come un piccolo promemoria visivo per l’anima. In primo piano ecco Maria, una compagna e una guida, in questo cammino. Ha lo sguardo fisso su suo Figlio, ed incita i fedeli ad entrare nel raggio d’amore di Gesù. Quello che si apprestano a percorrere è un percorso di andata e ritorno, e i fedeli sono scortati e protetti dal Suo manto, quello della Madre Ausiliatrice tanto cara a don Bosco, ma, innanzitutto, sono esortati a lasciarsi abbracciare dal Cristo ed è proprio verso questo incontro che sono diretti. La meta è l’abbraccio di Cristo e di lì, testimoni dell’incontro salvifico, tornare nel mondo come apostoli di una Chiesa che è Madre di tutti e non può essere una casa di pochi. La sua missione iniziata con il portare Cristo agli uomini continua nel guidare gli uomini verso lo stesso Cristo. La scena rimanda alla Madre sul Golgota: nel coinvolgimento all’interno dell’evento salvifico Maria ci viene riconsegnata come Madre della Chiesa.
Al centro è posta la figura del Cristo Risorto, che si espande per le due dimensioni dell’immagine. Qui inizio e fine, origine e compimento sono tenute insieme. L’abbraccio di Cristo esprime la maternità della Chiesa, è Lui che ci porta alla vita ed è Lui che dà un senso alla nostra esistenza. Il Cristo raffigurato è il Cristo Redentore Risorto, la statua lignea salesiana che domina e sovrasta il presbiterio della Basilica del Colle don Bosco. Le braccia del Signore della Pasqua sono aperte, allargate per poter abbracciare qualsiasi uomo si presenti davanti a Lui: l’uomo di ogni regione della terra e di ogni tempo della storia.
Sono le stesse braccia del Crocifisso che nel loro distendersi sulla croce portano la salvezza a tutta l’umanità: nessuno escluso, in eterna alleanza tra il Cielo e la terra, come la stessa Eucarestia ricorda.
Il Cristo Risorto ha gambe esili, che con capo e braccia spezzano la rotondità dell’immagine, la circolarità del tempo.
L’illusione della perfezione ideale ma esclusivamente umana di una comunità chiusa e totalmente armonica in se stessa, promessa dal serpente nella tentazione ad Adamo ed Eva, viene rotta e spezzata dall’evento cristologico che fonda la Chiesa.
Aprono quel varco che permette che nessuno sia escluso dall’amore del Padre in attesa del ritorno del figlio e che conferisce al Chronos una meta, il Kairos. Sono quelle che a noi appaiono come le esili gambe della Incarnazione, accadere ineludibile che si pianta nella nostra storia e nel nostro mondo per un coinvolgimento pieno e totale.
L’ultimo elemento è quello dei figli di questa Chiesa. I fedeli sono scortati e protetti dal manto di Maria, esortati ad abbracciare e lasciarsi stringere dal calore di Cristo ed è verso di Lui che questo viaggio è diretto. Il cammino che li attende sarà però duplice, sistole e diastole di una sola esistenza vissuta in pienezza: andare incontro all’abbraccio di Cristo e di lì, testimoni dell’incontro salvifico, tornare nel mondo come apostoli di una Chiesa che è Madre di tutti e non può essere una casa di pochi.
Sorretti da una buona fantasia potremmo infine immaginare questa icona come un tratteggio del Corpo di Cristo eucaristicamente e misticamente rivolto verso i fedeli all’atto dell’elevazione, ritrovando così la centralità dell’Eucaristia che edifica la Chiesa e l’unicità per il cristiano di “vivere” la comunione ecclesiale nel celebrare insieme il Mistero di Cristo. L’Eucaristia fa la Chiesa. La Chiesa fa l’Eucaristia.
Un piccolo tratteggio di una semplice icona. Un percorso lungo un anno. O forse più, una vita intera. Una immagine che non vuole rimanere chiusa in se stessa ma rimandare a quell’unica icona che davvero vale la pena di disegnare: una bella persona ad immagine di Gesù.

16 -17 Settembre: Ritrovo Campisti Story

Sabato 16 e Domenica 17 Settembre: al via con le attività dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano. L’appuntamento era al Colle don Bosco dove, i giovani dell’MGS del Piemonte e della Valle d’Aosta si sono incontrati, lo stesso luogo dove san Giovanni Bosco nacque e nella quale si trovano gli edifici ricchi di testimonianze della sua presenza e della sua opera di apostolato a favore della gioventù.
I giovani, all’incirca 260, hanno vissuto a pieno l’esperienza oratoriana di don Bosco: gioco, confronto e preghiera. A caratterizzare l’evento, sono state l’amicizia e la felicità, il consolidamento di una è la conseguenza dell’altra.
Il tema che ha caratterizzato il weekend era il “Sogno”. Chi sogna? Chi vorrebbe che i sogni diventassero realtà? Don Bosco fu il primo a seguire un sogno che diede senso a tutta la sua vita…

« A nove anni ho fatto un sogno. Mi pareva di essere vicino a casa, in un cortile molto vasto, dove si divertiva una gran quantità di ragazzi. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. In quel momento apparve un uomo maestoso, vestito nobilmente. Un manto bianco gli copriva tutta la persona. La sua faccia era così luminosa che non riuscivo a fissarla. Egli mi chiamò per nome e mi ordinò di mettermi a capo di quei ragazzi. Aggiunse: «Dovrai farteli amici non con le percosse, ma con la mansuetudine e la carità. Su, parla, spiegagli che il peccato è una cosa cattiva e che l’amicizia con il Signore è un bene prezioso» (Memorie, Don Bosco)

In quest’occasione, il caro confratello Paolo Francesco Pollone, ha detto sì per sempre al Signore. Un sogno che da tempo il Signore aveva innestato nel suo cuore.

Guarda la Photogallery (un ringraziamento al confratello Vytatutas autore delle foto)

 

Prime Professioni: la Photogallery

Nel pomeriggio dell’ 8 di settembre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, nella giornata della Natività della Beata Vergine Maria, i novizi salesiani del Noviziato di Pinerolo hanno concluso questo momento di formazione, iniziale alla vita religiosa, con la loro Prima Professione. Don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, ha celebrato la solenne Eucaristia.

Rivivi i momenti con la photogallery dell’evento:

Verso il Sinodo – cinque schede per leggere il Polittico

Le cinque immagini che compongono il polittico per il sinodo dei giovani 2018 sono uno strumento pastorale offerto alla comunità come segno di un cammino comune. Un cammino comune di Chiesa, un cammino che si vuole offrire comune a tutti i giovani e le giovani di buona volontà, un cammino comune a quello del discepolo amato.

Il Servizio Nazionale per la Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana ha prodotto cinque schede che possono servire da spunto per agevolarne la lettura e trasformarlo più facilmente in uno strumento pastorale.

Cinque schede, un percorso per rileggere insieme al gruppo giovani i cinque brani del vangelo di Giovanni.

Il cuore di ogni scheda è lo sguardo sull’immagine, ma l’obiettivo principale è quello di offrire un’opportunità per leggere le Scritture come sorgente viva di fede e di speranza per l’oggi dei nostri giovani. Per questo motivo ogni scheda si conclude con tre brevi suggerimenti per allargare il cerchio, per leggere il mondo odierno con le categorie universali del vangelo.

 

 

Apertura dell’Anno Pastorale – resoconto

L’1 e 2 settembre si sono tenute a Valdocco le giornate di Apertura del nuovo Anno Pastorale.

La prima giornata è stata dedicata all’incontro dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali) delle diverse opere, mentre il giorno successivo è stato l’occasione di ritrovo, nell’Assemblea Ispettoriale, per tutti i confratelli.

Venerdì 1 Settembre 2017

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Sabato 2 Settembre 2017

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La PhotoGallery

1 e 2 Settembre: Appuntamenti di Inizio anno Pastorale

Nella pomeriggio del 1 settembre e nella mattinata del 2 settembre, si terranno a Valdocco gli oramai tradizionali appuntamenti di Inizio Anno Pastorale.

La prima giornata sarà dedicata all’incontro dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali) delle diverse opere, mentre il giorno successivo sarà l’occasione di ritrovo per tutti i confratelli dell’Ispettoria nella Assemblea Ispettoriale.

Il programma della due giorni è il seguente:

Venerdì 1 settembre 2017 – Valdocco
CONSIGLI DELLE CEP

Ore 14.30: preghiera e inizio lavori

Ore 15.00: “I giovani: sono diversi dai giovani di una volta? Quali sfide pongono alle nostre comunità?” – don Vincenzo Salerno (Direttore del dipartimento di Pedagogia sociale dello IUSVE – Direttore della Comunità per adolescenti ‘La Viarte’ di Santa Maria La Longa)

Ore 16.00: dibattito e confronto

Ore 16.30: pausa

Ore 17.00: confronto guidato divisi per case

Ore 18,45: Conclusioni dell’Ispettore

Ore 19,10: Vespri

Ore 19,30: Cena

Sabato 2 settembre 2017 – Valdocco
ASSEMBLEA DEI CONFRATELLI

Ore 09.00: preghiera e inizio lavori

Ore 09.30: “Il Sinodo e il cammino della Chiesa Italiana” – don Michele Falabretti  (direttore dell’ufficio CEI di Pastorale giovanile)

Ore 10.30: dibattito e confronto

Ore 11.00: pausa

Ore 11.30: incontro con l’Ispettore

Ore 12.30: pranzo

Riconsegna Reliquia di Don Bosco (16/08/2017)

In una calorosa e festante cornice di fedeli  radunatasi al Colle don Bosco per festeggiare il compleanno del Santo dei Giovani, è avvenuta la cerimonia della riconsegna della Reliquia di don Bosco da parte dell’Arma dei Carabinieri nelle mani del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, decimo successore di don Bosco.

Hanno partecipato alla cerimonia i giovani di tutta Europa che concludevano la settimana del Confronto Europeo del Movimento Giovanile Salesiano proprio al Colle don Bosco.

Articolo apparso su La Stampa di Giovedì 17 Agosto (edizione di Asti)

Articolo apparso su Avvenire di Giovedì 17 Agosto

A seguire le immagini dell’evento.

“Signore, dammi di quest’acqua” – Strenna 2018

E’ uscita, in allegato pdf, la presentazione della Strenna 2018 «Signore, dammi di quest’acqua” (Gv 4,15).

«Coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare.

«Sintesi – riassunto di quella che sarà la presentazione della Strenna, che si invierà alla fine di quest’anno. Premetto che questo non è il commento alla Strenna 2018; qui mi limito solo ad offrire alcune piste. La frase sintesi della strenna corrisponde alla vibrante richiesta che la donna Samaritana rivolge a Gesù presso il pozzo di Giacobbe. Nell’incontro con Lui la donna si sente ascoltata, rispettata e apprezzata; ed ecco che il suo cuore la spinge a chiedere qualcosa di più prezioso: “Signore, dammi di quest’acqua” (l’acqua di vita piena, che mi stai offrendo).

Seguendo il filo conduttore di questo brano evangelico, mettiamo in evidenza, nella prospettiva del prossimo Sinodo dei Vescovi («I Giovani, la Fede e il Discernimento Vocazionale»), l’importanza che ha, per tutta la nostra Famiglia salesiana e per la sua missione nel mondo, coltivare l’arte preziosa dell’ascolto e dell’accompagnamento, con le condizioni che devono essere assicurate, le esigenze e il servizio che comporta in se stesso, sia l’ascoltare che l’accompagnare, nel cammino della crescita personale cristiana e vocazionale.»

don Ángel Fernández Artime (X successore di don Bosco)

 

Voi siete artigiani di futuro

In preparazione al Sinodo sui Giovani del 2018 uscirà prossimamente una novità libraria, pubblicata da Edizioni Paoline, dal titolo “Voi siete artigiani di futuro”.

La pubblicazione è curata dal salesiano don Gianfranco Venturi, a cui va il plauso per l’apporto interessante ad un evento che ci interessa così da vicino.