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Come lievito nella Famiglia umana d’oggi: la dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco

Presentate le linee guida della Strenna 2023 da parte del Rettor Maggiore. Di seguito la notizia pubblicata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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“COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”. Presentati il titolo e le linee guida della Strenna 2023

Il Rettor Maggiore dei Salesiani e Padre e Centro d’Unità della Famiglia Salesiana, Don Ángel Fernández Artime, dopo una fase di consultazione e discernimento con i Responsabili della Famiglia Salesiana, i membri del Consiglio Generale e altri esperti, ha reso noti oggi il titolo e le linee guida del suo messaggio della Strenna per il 2023: “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

Nel documento di presentazione Don Á.F. Artime specifica subito che questa Strenna avrà due gruppi di destinatari: non solo tutti i gruppi della Famiglia Salesiana, ma anche “i bambini, gli adolescenti e i giovani di tutte le presenze della Famiglia di Don Bosco nel mondo”, perché, spiega, “alla luce di ciò che caratterizza maggiormente la nostra pedagogia e la nostra spiritualità, intendiamo aiutare i bambini e le bambine, soprattutto gli adolescenti e i giovani, a scoprire che ognuno di loro può essere come il lievito di cui parla Gesù”.

Al tempo stesso, per la Famiglia di Don Bosco essa “vuole essere un messaggio chiaro e provocatorio orientato a scoprire la sua dimensione laicale”; e specificamente per i consacrati della Famiglia Salesiana, è un invito ad essere “lievito nella pasta del pane dell’umanità” e “a vivere gli uni accanto agli altri, lasciandoci arricchire dalla laicità evangelica”.

Il lievito, elemento usato metaforicamente da Gesù per presentare il Regno di Dio agli apostoli, è “l’unico ingrediente vivo”, quell’elemento che viene utilizzato in piccole quantità, ma che “ha la capacità di influenzare, condizionare e trasformare l’intera pasta” afferma il Rettor Maggiore.

Per questo il testo propone ad ogni membro della Famiglia Salesiana e ai giovani di essere lievito nel mondo, diffondendo la Parola e il Regno di Dio così come il lievito trasforma la pasta del pane.

La riflessione del Rettor Maggiore richiama anche l’attenzione sull’importanza del lavoro dei laici nelle opere della Congregazione salesiana, ricordando che “la Chiesa è formata ben oltre il 99% da laici… Immaginiamo come aumenti la proporzione se si considera e si abbraccia il mondo intero: i laici sono la pasta, oltre che lievito, del Regno”.

Il testo completo con le prime linee guida per il messaggio della Strenna del Rettor Maggiore per il 2023 è disponibile in italiano, inglese, spagnolo, portoghese e francese a fondo pagina.

“Noi Famiglia Salesiana”: N5 rivista della Consulta Ispettoriale

La Consulta della Famiglia Salesiana dell’Ispettoria presenta il quinto numero di NOI FAMIGLIA SALESIANA.

EDITORIALE

La nostra famiglia
a cura della Consulta FS-ICP

Carissimi Membri della Famiglia Salesiana, eccoci al quinto numero della nostra rivista online “Noi Famiglia Salesiana”.

Abbiamo vissuto intensi momenti di famiglia nello scorso mese di maggio, che ci hanno dato l’occasione di trovarci tutti insieme per condividere tante grazie!

Tra queste:

  • Il 150° anniversario di fondazione delle FMA
  • La festa di Maria Ausiliatrice a Torino
  • La Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana (20-22 maggio)

Famiglia Salesiana: pellegrinaggio ad Annecy

Dal 10 al 12 giugno, 47 membri della Famiglia Salesiana hanno partecipato al pellegrinaggio sui luoghi di San Francesco di Sales ad Annecy (Francia). Una comitiva molto variegata sia anagraficamente che geograficamente, composta di Salesiani Cooperatori, associati ADMA ed Exallievi uniti tutti dalla motivazione nel fare un pellegrinaggio spirituale senza trascurare l’aspetto amicale e comunitario.

Tre giorni con un tempo splendido hanno favorito il contatto con la proposta spirituale del titolare. Sono stati scelti i luoghi e i temi che hanno maggiore impatto con la vita laicale e familiare, alternando momenti di visita storico artistica, richiamo a rimandi biografici e approdondimenti spirituali e pastorali. Il silenzio e la preghiera comunitaria sono stati momenti che i partecipanti hanno desiderato e vissuto con particolare intensità.

Affascinante sempre la profonda attualità del Santo savoiardo, che ha intercettato vissuti e problematiche dei partecipanti che si sono sentiti a proprio agio anche nelle condivisioni amicali e spirituali.

Annunciato il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice

Nell’incontro finale della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, l’Associazione di Maria Ausiliatrice annuncia il prossimo Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice dal 29 agosto al 1° settembre 2024 a Fatima, che coinvolgerà tutta la Famiglia Salesiana, unita dalla figura di  Maria che accompagna e segna ogni giorno il cammino.

Di seguito l’articolo pubblicato su ANS.

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Nell’incontro finale della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana – tenutasi a Valdocco dal 19 al 22 maggio – l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) Primaria di Torino-Valdocco ha annunciato con gioia ai superiori dei 32 gruppi della Famiglia Salesiana presenti la data ed il luogo del prossimo Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice: avrà luogo a Fatima, in Portogallo, dal 29 agosto al 1° settembre 2024.

L’annuncio arriva dopo la conferma da parte dell’equipe della Famiglia Salesiana del Portogallo, che ha il compito di coordinare la preparazione dell’evento, dopo aver raccolto il testimone al termine del precedente Congresso tenutosi a Buenos Aires nel 2019.

Quello a Fatima – luogo mariano e profetico per eccellenza, in cui il 13 maggio del 1917, per la prima volta, tre pastorelli (Lucia, Francisco e Jacinta), vedono la Vergine Maria con un Rosario in mano – sarà il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice.

Il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice è un momento forte, che coinvolge ed unisce tutta la Famiglia Salesiana, che a Maria vuole affidare il proprio impegno educativo, missionario e caritativo, per puntare all’unico obiettivo di Don Bosco: “Miei carissimi figliuoli in Gesù Cristo, vicino o lontano io penso sempre a voi. Uno solo è il mio desiderio, quello di vedervi felici nel tempo e nell’eternità”.

Dal 1988 ad oggi, si sono celebrati otto Congressi Internazionali:

–     1988 – Torino-Valdocco (Italia), nel centenario della morte di Don Bosco;

–     1995 – Cochabamba (Bolivia);

–     1999 – Siviglia (Spagna);

–     2003 – Torino-Valdocco (Italia) – centenario dell’incoronazione di Maria Ausiliatrice;

–     2007 – Città del Messico (Messico);

–     2011 – Czestochowa (Polonia);

–     2015 – Torino-Valdocco/Colle Don Bosco (Italia) – bicentenario della nascita di Don Bosco;

–     2019 – Buenos Aires (Argentina)

Maria ha accompagnato e segnato il cammino della Famiglia Salesiana anche grazie a questi appuntamenti, che hanno avuto come filo conduttore quello di scoprire la profondità della dimensione mariana del carisma salesiano e di rinnovare l’affidamento a Maria Ausiliatrice nell’impegno che le diverse generazioni hanno di ricevere e trasmettere il dono della fede.

Il congresso a Fatima segnerà un altro passo in avanti a partire proprio dal messaggio conclusivo del congresso di Buenos Aires, che Don Ángel Fernández Artime aveva così riassunto nel suo intervento finale: “Prima di tutto conta l’autenticità della nostra vita e della nostra testimonianza di vita… La nostra Famiglia Salesiana, con lo sguardo di Maria donna credente, può dare qualcosa agli altri se noi offriamo un modo di essere, una vita sana, credibile, sensibile… Come essere mariani, ognuno personalmente e nella Famiglia Salesiana, possiamo riassumerlo in questi punti:

–     Dobbiamo essere sempre più e più mariani, più e più di Maria.

–     Senza Maria non siamo i figli e le figlie che Don Bosco sognò (saremo altro, ma non il sogno di Don Bosco).

–     Abbiamo il dovere di annunciare e proporre senza timore e vergogna Gesù e sua Madre Maria (Don Bosco aveva sempre il nome di Maria sulle labbra. I primi salesiani erano pazzi di amore per Maria Ausiliatrice. Noi lo siamo oggi?).

–     Nel nostro cammino Maria non può essere un elemento decorativo ma è essenziale.

–     Senza di Lei la nostra educazione e la nostra pastorale saranno vuote, povere e senza consistenza.

–     Facciamo più annuncio esplicito di Gesù e teniamo più Maria sulle nostre labbra”.

Sotto la benedizione di Maria Ausiliatrice, inizia ora dunque, il lavoro dell’equipe e di tutti coloro che saranno chiamati a collaborare per la preparazione e la riuscita di questo grande evento di famiglia.

Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana 2022

Dal 20 al 22 maggio si è svolta a Torino-Valdocco la Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana con la presenza di 25 Responsabili Mondiali dei vari gruppi. Di seguito l’articolo ANS.

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L’edizione 2022 della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana (Torino-Valdocco, 20-22 maggio) è stata la più partecipata di sempre: 25 i Responsabili Mondiali dei vari gruppi fisicamente presenti, senza contare che quanti sono stati impossibilitati a presenziare hanno avuto un programma parallelo per vivere l’esperienza anche a distanza. Il raduno ha rappresentato pertanto un momento di confronto di alto livello tra quanti identificano Don Bosco alle radici del proprio carisma; e, in quest’anno che segna il 400° anniversario della morte di San Francesco di Sales, ha permesso di risalire ancora più in alto nelle sorgenti della spiritualità salesiana, al santo vescovo di Ginevra e alle sue intuizioni sulla bontà e la visitazione.

Due temi fondamentali hanno strutturato i lavori della Consulta:

– gli elementi della spiritualità di San Francesco di Sales che caratterizzano le Costituzioni/Statuti del proprio Gruppo d’appartenenza;

– la pratica della ‘bontà’ e della ‘visitazione’ nell’azione educativo-pastorale in risposta alle nuove povertà ed emergenze.

Dalla prima riflessione, sviluppata nella giornata di venerdì 20, è emersa una riflessione interna a ciascun gruppo che ha portato ad esaminare il legame tra i vari fondatori, Don Bosco e San Francesco di Sales. La fecondità carismatica di tali legami, lungi dall’essere pienamente elaborata nell’arco di un fine-settimana, ha motivato tutti i presenti a non arrestare la ricerca, ma al contrario a continuare ad approfondirla nei mesi e negli anni a venire, sicuri di poter ritrovare ancora molti tesori da valorizzare.

“La bontà, l’allegria, l’umiltà e la mitezza che caratterizzano la spiritualità di San Francesco di Sales li ho potuti sperimentare realmente, nei diversi momenti vissuti, negli atteggiamenti di ogni partecipante e nella comunione tra di noi” ha commentato nell’occasione suor Maria Letizia, delle Suore della Carità di Gesù.

Il secondo spunto, oltre a richiamare il tratto tipicamente salesiano e donboschiano dell’amorevolezza, ha suscitato nei partecipanti un rinnovato zelo verso quella che è stata definita la “spiritualità della visitazione”. A fronte delle attuali emergenze e in risposta alle nuove povertà, i gruppi della Famiglia Salesiana hanno scelto di guardare a Maria, e come lei, impegnarsi ancor più di prima nella visita alle famiglie, alle comunità, ai poveri, ai bisognosi… A vivere una spiritualità fatta di presenza e condivisione, di accompagnamento e di prossimità, in grado di portare il tocco leggero e vivificante di Dio a chi ne ha maggiore necessità.

“È stato un incontro di primissimo livello, ho avuto modo di apprezzare ogni intervento – ha aggiunto don Joe D’Souza, SDB, Coordinatore Generale delle Discepole –. Ci ha permesso di approfondire la salesianità guardando a San Francesco di Sales, attraverso specialmente la sua amorevolezza e il suo metodo della Visitazione per portare le anime a Dio. Questo è lo spirito salesiano, che Don Bosco ha tratto da San Francesco di Sales e che ha passato a noi attraverso il Sistema Preventivo”.

“È stata un’esperienza davvero bella, per conoscere e vivere la ricchezza della Famiglia Salesiana e dello spirito salesiano. È stato bello non solo incontrare persone da tante parti del mondo, ma soprattutto per fare esperienza dell’unico carisma salesiano nelle sue diverse forme. Intendo parteciparvi anche in futuro” ha concluso, infine, Bryan Magro, Presidente Mondiale della Confederazione degli Exallievi.

Nell’omelia della Messa conclusiva dell’incontro, celebrata nella culla salesiana della Basilica di Maria Ausiliatrice, il Rettor Maggiore, ha centrato la sua riflessione sulla figura dello Spirito Santo, autentico protagonista della vita della Chiesa e di ogni sua manifestazione. È solo attraverso il suo intervento che si può spiegare il percorso nato sotto un’umile tettoia a Valdocco e poi moltiplicatosi e diversificatosi in tutto il mondo: “Grazie all’azione dello Spirito Santo oggi questa Famiglia religiosa è diffusa in tanti posti, cercando di fare il bene, nel nome del Signore Gesù” ha manifestato il Rettor Maggiore.

Il quale ha poi terminato ricordando a tutti i presenti l’importanza di lasciare spazio allo Spirito Santo anche in ogni occasione di discernimento, perché sarà sempre lo Spirito a far durare nel tempo quelle realtà che non sono semplicemente umane, ma che vengono da Dio.

La Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana è un appuntamento annuale che raduna i vertici dei 32 gruppi che fanno parte di questa famiglia religiosa, i quali rappresentano oltre 400mila persone – sacerdoti, consacrati e laici – attivamente impegnati al servizio della Chiesa.

Novena a Maria Ausiliatrice 2022: sotto il manto di Maria

In occasione della Festa di Maria Ausiliatrice 2022 saranno resi disponibili i video e i libretti di accompagnamento della Novena a Maria Ausiliatrice (15-23 maggio) promossa dalla Sede Centrale Salesiana per tutti i membri della Famiglia Salesiana che intendono prepararsi adeguatamente a questa ricorrenza. La proposta spirituale per la novena di quest’anno, affidata al gruppo della Famiglia Salesiana dei Salesiani Cooperatori e realizzata da “IME Comunicazione srl”, si concentrerà sulla maternità di Maria. Di seguito la notizia riportata dal sito di ANS.

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(ANS – Roma) – In occasione della Festa di Maria Ausiliatrice 2022 saranno resi disponibili i video e i libretti di accompagnamento della Novena mondiale a Maria Ausiliatrice (15-23 maggio) promossa dalla Sede Centrale Salesiana per tutti i membri della Famiglia Salesiana che intendono prepararsi adeguatamente a questa ricorrenza.

La proposta spirituale per la novena di quest’anno, affidata dal Rettor Maggiore al gruppo della Famiglia Salesiana dei Salesiani Cooperatori e realizzata da “IME Comunicazione srl”, si concentrerà sulla maternità di Maria, che accoglie e protegge tutti sotto il suo manto. Maria Ausiliatrice ascolta il mondo, le sue richieste di aiuto, le sue lotte e poi lo avvolge nel suo manto e lo protegge, confortandolo nel suo abbraccio.

La novena, ispirata al tema della Strenna 2022, “Fate tutto per amore, nulla per forza”, riprenderà nove invocazioni delle Litanie Lauretane, ad ognuna delle quali corrisponderà una realtà della vita quotidiana.

Ogni video vedrà alternarsi diversi momenti: una storia contemporanea, scritta da Bruno Ferrero, il commento del Rettor Maggiore, un riferimento salesiano con la testimonianza di un Salesiano Cooperatore nel mondo e, a conclusione, la preghiera finale di invocazione a Maria.

I video, come da tradizione, saranno accessibili in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese nei diversi canali linguistici di ANSChannel su YouTube; ma non solo: perché, come novità di quest’anno, per andare incontro al gran numero di utenti che navigano la rete attraverso gli smartphone, saranno resi disponibili nelle medesime lingue anche attraverso il nuovo canale Telegram collegato al sito SDB.org.

Ogni video sarà reso visibile con un giorno d’anticipo – quindi i primi video saranno resi pubblici il 14 maggio; ad ogni modo, già oggi sono accessibili i trailer della novena.

I libretti, elaborati in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese saranno scaricabili liberamente sul sito istituzionale della Congregazione: www.sdb.org e pubblicati con le medesime modalità utilizzate per i video.

“Noi Famiglia Salesiana”: N°4 della rivista della Consulta ICP

La Consulta della Famiglia Salesiana dell’Ispettoria presenta il quarto numero di NOI FAMIGLIA SALESIANA.

Lo strumento di collegamento e comunicazione intende essere un agile strumento per raccontare e condividere esperienze, progetti, sogni… e così costruire una rete di comunione che parta dal senso di appartenenza ad un comune carisma salesiano che va continuamente ravvivato con gioia partendo dal riconoscere la bellezza della comune famiglia di don Bosco.

Il prossimo numero sarà online tra 3 mesi.

EDITORIALE

La nostra famiglia
a cura della Consulta FS-ICP

Carissimi Membri della Famiglia Salesiana,
eccoci al secondo numero della nostra rivista online “Noi Famiglia Salesiana”.
Ci auguriamo che il primo numero sia stato un gradito strumento di conoscenza per tutti voi.

In questo nuovo numero:

  • incontriamo altri due gruppi della Famiglia Salesiana: la Congregazione di San Michele Arcangelo (Micaeliti) e le Volontarie di Don Bosco che, come di consueto, si racconteranno attraverso alcune testimonianze concrete di vita sulla loro identità e carisma particolare all’interno della FS;
  • continuiamo l’approfondimento sulla “Nostra Identità” con l’art. 32 della Carta di Identità della FS.

http://salesianfamily.net/carta-didentita-della-famiglia-salesiana/#
Diamo anche uno sguardo “quantitativo” alla Famiglia Salesiana della nostra Ispettoria!
http://salesianfamily.net/famiglia-salesiana/gruppi/

ADMA – News dall’Associazione di Maria Ausiliatrice

Dai consueti ritiri ADMA di famiglia del 6-13 febbraio nelle case salesiane ai nuovi appuntamenti del 10 aprile al Colle don Bosco; dalla Preghiera internazionale per la pace alla “Adma On Line” di febbraio: ecco le ultime news dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA). Di seguito un resoconto di tali attività, passate e future, segnalate alla Redazione da parte dell’ADMA.

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Ritiri ADMA di famiglia

Il 6 e 13 febbraio 2022 si sono svolti i consueti ritiri ADMA di famiglia nelle case salesiane di Valdocco, Colle don Bosco, Cumiana e Rivoli per continuare a leggere, meditare, pregare e vivere il 6° capitolo di Amoris Laetitia dal titolo “Alcune prospettive pastorali” con annessa anche una lettura quaresimale.
Celebrare un ritiro di famiglia nel tempo della Quaresima è un bel dono, una scelta per noi che lo facciamo e una opportunità per Dio per parlarci. Don Alejandro e Don Roberto Carelli hanno in particolar modo parlato della “Quaresima nel matrimonio”, perché la Quaresima ha un inizio e una fine, è un tempo di preparazione in vista della Pasqua e non un momento fine a se stesso e, non ultimo, la Quaresima abita la coniugalità, con momenti di difficoltà in cui ci si gioca il modo di essere sposi. Papa Francesco infatti nel capitolo 6 parla dei fidanzati, dipinge i primi anni di matrimonio e si concentra sul come rischiarare le crisi, le angosce e le difficolta. Le famiglie cristiane infatti secondo il Pontefice sono i principali soggetti della pastorale familiare, offrendo la testimonianza gioiosa della loro vita assieme, liberandosi – in Cristo – dal vuoto e dalla tristezza.

Punto di partenza della vita matrimoniale è il fatto che essa sia un dono e merita di essere vissuta con allegria e speranza. Da qui il parallelo con la spiritualità salesiana, per cui è necessario e auspicabile camminare con i piedi per terra ma con lo sguardo/ il cuore rivolto al cielo anche nella vita matrimoniale. Ecco quindi alcuni punti fondamentali dipinti dal Papa:

– il primo passo che deve fare un matrimonio è scoprire che non può intendersi come qualcosa di concluso, il matrimonio si sviluppa piano e inizia proprio il giorno delle nozze. In questo contesto si inserisce la pedagogia del limite accolto come occasione di crescita, di cammino assieme genitori figli fratelli/ sorelle, e questo centra molto con la vita salesiana. Ogni matrimonio diventa storia di salvezza;

– il secondo passo è cosa si semina nel matrimonio e quanto tempo dedichiamo alla coppia. Tale tempo deve essere prolungato, è necessario programmare momenti per stare assieme come sposi, per celebrare momenti familiari, per creare spazi di spiritualità condivisi;

– i momenti di crisi appartengono alla famiglia, diventa importante sapere come affrontare questi passaggi nella vita di coppia.Il ritiro infine è stato vissuto in presenza trasmettendo in streaming sia la catechesi, sia il momento di condivisione per permettere a tutti gli associati di vivere il momento formativo mensile. A questi link è possibile trovare la registrazione.

I prossimi ritiri saranno il 10 aprile al Colle don Bosco. Per iscrizioni o ulteriori informazioni consultate la bacheca del nostro sito https://www.admadonbosco.org/bacheca

Preghiera internazionale per la pace – 24 marzo 2022

La basilica di Maria Ausiliatrice e l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) propongono un’ora di preghiera internazionale per la pace il 24 marzo 2022 ore 20,45 (CET) per chiedere – per intercessione di Maria – il dono della pace in tutti paesi e specialmente in Ucraina. Si potrà partecipare da tutto il mondo cliccando qui Nell’occasione si propone a tutti la novena per la pace – con inizio il 15 marzo – il cui testo è scaricabile cliccando qui

ADMA online – Newsletter di febbraio

ADMA ON LINE di Febbraio 2022. Sul sito dell’Adma è stata pubblicata la nuova “Adma On Line” di febbraio al link
L’Adma on Line è una newsletter mensile contenente la lettera di presentazione del presidente dell’Adma e dell’animatore spirituale Don Alejandro Guevara, la tappa del cammino formativo, alcuni approfondimenti sul regolamento e alcuni notizie dei gruppi dell’Adma presenti nel mondo ed è tradotta in 7 lingue.

Di seguito alcuni punti dell’Adma On Line del mese di febbraio dal titolo “Sincero cuore di figli”. Il mensile si sofferma sulla contemplazione di Maria, con la sua vita e il suo sì a Dio, che ci invita ad aprirci anche noi all’amore di Dio, nella consapevolezza che il cuore di Gesù, sull’albero della croce, ci contempla e ci ama. In Maria incontriamo la “preghiera della vita”, così importante anche per san Francesco di Sales. Essa consiste nel compiere tutte le nostre attività nell’amore e per amore di Dio. destino del nostro cuore, unito al cuore di Dio. Chiediamo a Maria un cuore filiale, un cuore che ama Dio negli altri con umiltà, che serve in modo generoso e fiducioso, prolungando la preghiera della vita lungo tutta la nostra giornata.

Ucraina, i Salesiani Cooperatori: Condanna senza riserve di ogni forma di intervento militare

Pubblichiamo il comunicato del Consiglio Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori sulla situazione in Ucraina.

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NON CON LE ARMI, MA CON L’AMORE

I Salesiani Cooperatori tutti esprimono grande preoccupazione per i recenti fatti accaduti in Europa, che si vanno ad aggiungere alle situazioni di conflitto già in corso in altre parti nel mondo, e condannano senza riserve ogni forma di intervento militare.

La guerra non può essere considerata la soluzione a nessun problema politico. Un conflitto lascia solo morti e rappresenta sempre una sconfitta per i governi coinvolti e tutto il genere umano.

I Salesiani Cooperatori chiedono a tutti gli uomini di buona volontà, che occupano ruoli di governo, di far cessare le ostilità e ristabilire la pace tra i popoli coinvolti nei conflitti, nel rispetto della sacralità della vita e dei diritti umani inviolabili.

L’Associazione dei Salesiani Cooperatori, gruppo della Famiglia Salesiana, insieme con la Società di San Francesco di Sales, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e altri gruppi è portatrice della comune vocazione salesiana, corresponsabile della vitalità del progetto di Don Bosco nella Chiesa e nel mondo. È presente in 102 Nazioni con oltre 30.000 Salesiani Laici e testimoniano con la propria vita, nelle situazioni in cui vivono, il Battesimo in Gesù Cristo.

Questo documento è sottoscritto da tutto il Consiglio Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, ed esprime l’unanime atteggiamento dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori per i fatti citati.

Antonio Boccia

Coordinatore Mondiale – Associazione dei Salesiani Cooperatori

Duc Nam Nguyen – Delegato Mondiale SDB

Suor Carmen Lucrecia Uribe – Delegata Mondiale FMA

Cinzia Arena – Amministratrice Mondiale

Filippo Servilli – Segretario Mondiale

Carlo Pellegrino – Consigliere Regione Italia, Medio Oriente e Malta

Raúl Fernández – Consigliere Regione Iberica

Stanislav Veselsky – Consigliere Regione Europa Centrale Est

Barbara Klose – Consigliere Regione Europa Centrale Ovest

Patrick Hinvi – Consigliere Regione Africa e Madagascar

Phillip Yu – Consigliere Regione Asia Est e Oceania 

Antuvan David- Consigliere Regione Asia Sud

Horacio Bidarra – Consigliere Regione America Cono Sud

Alzira Maraes Ferreira – Consigliere Regione Brasile

Francisco Burciaga – Consigliere Regione Interamerica

Asmirian Montilla – Consigliere Regione Pacifico Caribe Sud

Giuseppe Cesaroni – Responsabile Archivio

 

Il messaggio del Rettor Maggiore: Il grande dono di San Francesco di Sales

Dall’agenzia ANS.

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“Che la carità e la dolcezza di Francesco di Sales mi guidino in ogni cosa”. Questa fu la risoluzione che Don Bosco prese all’inizio della sua vita di sacerdote educatore. Ed è in questo riferimento a san Francesco di Sales che la pedagogia salesiana prende il suo nome.

Una insegnante ha scritto: «Ogni giorno faccio il giro delle classi. Prima del Covid quando entravo tutti si alzavano in piedi e si stringevano intorno alle mie gambe. Ora non accade più. I bambini di quarta e quinta elementare hanno l’impulso di correre da me e lo frenano. Quelli di prima elementare invece restano fermi, senza reazioni, freddi. Questo mi preoccupa molto per la loro futura capacità di esprimere l’affettività». Un’altra aggiunge: «Dobbiamo af­frontare un evidente aumento dell’aggressività tra i ra­gazzi delle medie». «Stai lontano dagli altri!» si sentono raccomandare dai genitori i bambini.

Quale carico di solitudine, depressione e insicurezze si porteranno dietro per molto tempo i bambini di oggi? Qual è il miglior intervento pedagogico?

«Chi si sente amato, amerà» diceva Don Bosco. Ma la gentilezza e la bontà non sono mai state virtù spontanee.

Anche per Don Bosco la dolcezza non era una dote naturale. Egli affermava di essersi svegliato dal «sogno» dei suoi nove anni con i pugni doloranti per i colpi menati a dei giovani bestemmiatori.

Da adolescente difese con irruenza l’amico Luigi Comollo. Racconta lui stesso: «Chi dice ancora una parolaccia, dovrà fare i conti con me. I più alti e sfacciati fecero muro davanti a me, mentre due ceffoni volavano sulla faccia di Luigi. Persi il lume degli occhi, mi lasciai trasportare dalla rabbia. Non potendo avere tra mano un bastone o una sedia, con le mani strinsi uno di quei gio­vanotti per le spalle, e servendomene come di una clava comin­ciai a menare botte agli altri. Quattro caddero a terra, gli altri se la diedero a gambe ur­lando».

Più tardi, il buon Luigi lo rimproverò per quella veemente esibizione di forza: «Basta. La tua forza mi spaventa. Dio non te l’ha data per massacrare i tuoi compagni. Perdona e restituisci bene per male, per favore». Quasi un’eco al personaggio del sogno che aveva detto: «Non è con i colpi, ma con la dolcezza e l’amore che devi mantenere la loro amicizia».

Giovanni imparò così non solo come si perdona, ma quanto sia importante dominare se stessi. Non lo dimenticherà mai. Porterà sempre dovunque il soffio del mite e nessuno saprà quanto gli costerà sempre, ma per questo, secondo le parole di Gesù “possederà la terra”.

I panegirici di san France­sco di Sales, che si tenevano di regola nel seminario, lo fecero riflettere. Secondo il suo Testamento spirituale, s’impose come quarto proposito dell’ordinazione sacerdotale la formula: «La carità e la dolcezza di S. Francesco di Sales mi guidino in ogni co­sa».

E quando dovette scegliere un nome per il nascente Oratorio non ebbe dubbi: «Si chiamerà Oratorio di San Francesco di Sales» e più tardi ai primi giovani che condivideranno la sua vita dirà: «Ci chiameremo salesiani». La ragione? «Perché la parte di quel nostro ministero esigendo grande calma e mansuetudine, ci era­vamo messi sotto alla protezione di questo Santo, affinché ci ottenesse da Dio la grazia di poterlo imitare nella sua straordinaria mansuetudine e nel guadagno delle anime».

La dolcezza, questa virtù «più rara della perfetta castità», è «il fiore della carità», è la carità messa in pratica, aveva insegnato san Francesco di Sales. «Vi raccomando soprattutto lo spirito di dolcezza, che è quello che riscalda il cuore e conquista le anime», scriveva a una giovane bades­sa.

Alla fine di una guerra che, durante quattro lunghi anni, l’aveva per­lomeno ignorata e disprezzata nelle relazioni tra i popoli, il Rettor Maggiore Don Paolo Albera dedicò alla dolcezza un’intera lettera cir­colare. «La virtù della dolcezza impone di dominare la vivacità del proprio ca­rattere, di reprimere ogni movimento di impazienza e di proibire alla pro­pria lingua di pronunciare una sola parola offensiva per la persona con cui si tratta. Essa esige il rifiuto di ogni forma di violenza nel comporta­menti, nelle proposte e nelle azioni». A Don Albera pareva impossibile di­menticare, nel quadro della dolcezza lasciatoci, «un cenno di quello sguardo sereno e pieno di bontà, che è il vero e limpido specchio di un animo sinceramente dolce e unicamente desideroso di rendere felice chiunque l’avvicina».

Dolce non è sinonimo di mellifluo e dolciastro, che sono le sue subdo­li caricatureDolcezza non è affatto debolezza. La violenza incontrollata è debolezza. La gentilezza è forza pacifica, paziente e umile. Don Bosco univa, nel suo governola dolcezza e la fermezza.

Questo spirito di bontà, dolcezza e mitezza si è profondamente inciso nei primi salesiani e appartiene alla nostra più antica tradizione. Tutto ciò sta ad indicare che non possiamo trascurarlo, né tantomeno perderlo, con il rischio di danneggiare significativamente la nostra identità carismatica.

Per molti dei nostri giovani, l’esperienza maggiormente ricordata dell’incontro con la Famiglia Salesiana nel mondo è spesso la familiarità, l’accoglienza e l’affetto con cui si sono sentiti trattati. Insomma, lo spirito di famiglia. Nei primi tempi si parlava di un “quarto voto salesiano”, che comprendeva la bontà (prima di tutto), il lavoro e il sistema preventivo.

Non possiamo immaginare una presenza salesiana nel mondo, una presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dei Salesiani di Don Bosco e degli attuali trentadue gruppi che compongono la Famiglia Salesiana di Don Bosco, che non abbia la caratteristica della bontà come elemento distintivo; o almeno dovremmo averla, come ha voluto ricordare Papa Francesco con la sua illuminante espressione di “opzione Valdocco”.

Si tratta della nostra opzione per lo stile salesiano fatto di gentilezza, affetto, familiarità e presenza.

Abbiamo un tesoro, un dono ricevuto da Don Bosco, che ora tocca a noi ravvivare.