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Quaranta storie per imparare la saggezza: i podcast di don Bruno Ferrero

Don Bruno Ferrero presenta quaranta storie per imparare la Saggezza, una raccolta di racconti ripresi dalle sue pubblicazioni per ELLEDICI rivolte ai più piccoli, per concludere la giornata con una dolce storia ed un buon pensiero.

Tutte le storie sono disponibili come podcast, pubblicati sulle principali piattaforme, e come video. Trovate tutte le informazioni su come ascoltarle nella landing page dedicata:

 

Scopri inoltre le storie di don Bruno nei suoi libri, pubblicati per ELLEDICI:

 

“Le Storie D’Estate” e della buona notte: i podcast di Don Bruno Ferrero

Per vivere al meglio l’estate sono disponibili i podcast delle buone notti “Le Storie D’Estate” e “La Buona Notte di Don Bruno” di Don Bruno Ferrero, ripresi dai suoi racconti pubblicati per ELLEDICI: un valido strumento per aiutare a far addormentare i più piccoli durante i mesi estivi con una dolce storia ed un buon pensiero.

Tutte le puntate dei podcast sono disponibili sulle principali piattaforme streaming:

 

 

 

Novena a Maria Ausiliatrice 2021: tanti contributi per prepararsi alla festa

Ormai vicini alla festa del 24 maggio, la Pastorale Giovanile propone una Novena di Maria Ausiliatrice pensata per grandi e piccini per vivere al meglio i giorni in preparazione alla celebrazione: nove storie della buonanotte su Maria raccontate da don Bruno Ferrero e tanti altri materiali utili per la riflessione e la preghiera, grazie al contributo del noviziato di Colle Don Bosco, Genzano e S. Tarcisio, della Comunità Proposta di Mogliano Veneto e i video realizzati dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

Di seguito i contenuti per il primo giorno della Novena:

Don Gildasio Mendes: “Internet è una vasta rete di rituali umani e culturali”

Si riporta di seguito l’intervista a don GILDÀSIO MENDES, Consigliere per la Comunicazione Sociale, rilasciata al Direttore del Bollettino Salesiano in Italia, D. Bruno Ferrero.

Carissimi amici e amiche!

Con semplicità, condivido con voi,  una parte dell’intervista che ho dato al Direttore del Bollettino Salesiano in Italia, D. Bruno Ferrero. In essa, sottolineo alcuni punti sulla comunicazione oggi, nella prospettiva salesiana.

Ringrazio per  la vostra a attenzione e fraternità.

BS: Dirigere, animare e far lievitare la comunicazione interna ed esterna della Congregazione Salesiana è un compito pesante?

Sono molto contento di potere lavorare in Congregazione attraverso la comunicazione. Assumere questo servizio di Consigliere per la Comunicazione Sociale è una grande sfida e una missione affascinante! Non direi pesante, ma impegnativa.

Il P. Àngel Fernàndez Artime, nella Proposta Programmatica del Rettor Maggiore alla  Congregazione Salesiana dopo il Capitolo Generale 28 ci propone di avanzare insieme, come educatori, per inculturare il Vangelo nell’habitat digitale.

Siamo una Congregazione con grande forza e creatività comunicativa. Siamo presente in radio, tv, nei social media, case editrici, Facoltá di comunicazione, internet, sempre con la presenza e la collaborazione dei giovani e dei laici che condividono lo spirito e la missione di don Bosco.

Nel contesto del mondo digitale e dei social media, la comunicazione affascina ma insieme sfida.

Per noi salesiani educatori, la comunicazione è fondamentale per la nostra missione. Infatti siamo un vasto movimento di comunicazione nel mondo!

Credo che sia molto importante oggi per noi comunicare a partire dalla nostra identità di consacrati, di salesiani, di educatori. Comunicare partendo dal Vangelo e dal carisma di don Bosco.

Oggi non è sufficiente essere qualificati comunicatori nei social media. È necessario agire insieme sia sotto l’aspetto istituzionale che carismatico. Questo significa, avere una progetto educativo, valori condivisi, gruppo di riferimento e di appartenenza, agire come membra di un unico corpo.

Oggi parliamo spesso di reti, di ecosistema comunicativo, di convergenza di tecnologie di informazione. Dobbiamo accompagnare queste nuove visioni di comunicazione ma sempre come comunità e in prospettiva pastorale-educativa.

BS: Che cosa pensa del mondo comunicativo, oggi?

Veramente la comunicazione digitale e online è una vera rivoluzione culturale.

In poche decadi il mondo ha vissuto un cambiamento di paradigma culturale e sociale profondo a causa delle tecnologie dell’informazione, di internet, dei social media, dello smartphone.

Sappiamo che la Chiesa e la Congregazione Salesiana, in forma attualizzata e sicura, offrono riflessione, criteri e metodologie per vivere e lavorare in questo habitat digitale.

Evidentemente con la crescita del mondo digitale, emergano eppure sfide come la sicurezza, la privacy; inoltre, tra altre sfide, occorre anche ricordare che il divario digitale.

Per noi Salesiani, la grande sfida è come educare e evangelizzare in questo nuovo habitat. Abbiamo ormai molti studi fatti nella nostre Università a livello mondiale sul fenomeno della comunicazione. Abbiamo Centri di comunicazione, gruppi di studio, riflessione e pratica pastorale nell’habitat digitale.

Penso che dobbiamo continuare a approfondire su come evangelizzare l’habitat digitale. Certamente possiamo limitarci a fare semplicemente informazione in internet e nei social media; o stare online giorno e note. Tutto questo va bene. Però la sfida è maggiore!

BS: Come comunicare a partire del carisma salesiano, con creatività, significatività e qualità?

Questo richiede alcuni criteri e metodologie chiari e condivisi.

In verità, l‘Internet è una vasta rete di rituali umani e culturali.

In internet troviamo arte, culinaria, politica, moda, sport, musica, film, shopping, i rapporti tra le persone, informazione sulla vita quotidiana, contenuti religiosi, riti di vita e di morte. La persona umana comunica perché cerca sempre un significato, un modo di esprimere la sua libertá e i suoi sogni.

Per questo, dobbiamo guardare l‘internet come parte della nostra vita, come espressione e estensione dei rituali umani. Penso che a partire da questi rituali, da questi elementi antropologici e culturali possiamo approfondire l’evangelizzazione nell’habitat digitale. 

Inoltre siamo sollecitati ad accompagnare l’evoluzione della tecnologia. La chiamata 5G porterà un altro grande cambiamento nel modo di comunicare, soprattutto permettendo l’accesso più veloce e con più capacità di gestire dati e informazione. L’internet mobile cresce dappertutto nel mondo.

Il mondo della comunicazione è in sé, semplice. Però, considerando la velocità della trasformazione digitale, è sempre importante accompagnare e dare una risposta educativa al nuovo che c’é e che si avrà in questo campo.

Ad esempio, conoscere meglio come funziona il linguaggio degli algoritmi nel mondo digitale; come le grandi Aziende utilizzano questi linguaggi e qual è l’impatto nella vita delle persone e delle comunità. L’ educazione a distanza è una nuova realtà che cambierà molto il modo di insegnare e di apprendere.

La comunicazione a servizio del creato, della sostenibilità, dell’inclusione digitale, dell’istruzione e della sicurezza sanitaria sono molto importanti per noi, per le famiglie. L’intelligenza artificiale è una realtà che cresce e crescerà molto. Il controllo dell’informazione a livello di azienda e di governi, aspetti etici e di sicurezza certamente meritano la nostra attenzione, lo studio e l’accompagnamento.

BS: Quali sono le linee programmatiche che si propone?

Abbiamo tre grandi priorità per il Settore di Comunicazione: la formazione dei nostri delegati di comunicazione: l’accompagnamento dei salesiani e laici coinvolti nella comunicazione e la comunicazione istituzionale (comunicazione interna e esterna, lavoro collaborativo e in rete, qualità delle infrastrutture digitali all’interno della istituzione, gestione di crisi, sistema di reti, creazione e distribuzione di informazione…).

Nella comunicazione istituzionale vogliamo eppure curare il Bollettino Salesiano, le Case Editrici, i siti e le reti sociali. Tutto questo richiede dialogo, senso di collaborazione e molto lavoro.

Lavorare nella gestione condivisa con i laici è una scelta fondamentale per la comunicazione in questo tempo.

La digitalizzazione delle nostre communita e opere e la preparazione professionale e pastorale dei salesiani e dei laici sono passi importanti che vogliamo condividere nelle Ispettorie e con la Famiglia Salesiana.

Inoltre, vogliamo approfondire la dimensione missionaria della comunicazione e sviluppare la gestione in modo collaborativo soprattutto con i Settori della pastorale giovanile, della formazione, delle missioni e della Famiglia Salesiana.

Gildasio Mendes
Consigliero per la Comunicazione Sociale
Roma, 20 Marzo, 2021

Buonanotte Quaresima 2021 con Don Bruno Ferrero

Le storie della Buonanotte raccontate da Don Bruno Ferrero per vivere la Quaresima

Salesiani Novara: costruire un’alleanza educativa – incontro con Bruno Ferrero

Per martedì 4 febbraio, l’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara organizza un incontro dedicato  ad approfondire il tema dell’alleanza educativa tra genitori, figli e scuola. L’iniziativa è rivolta a tutti e sarà guidata dall’esperto in educazione don Bruno Ferrero sdb presso il Teatro Don Bosco (Viale Francesco Ferrucci, 33, 28100 Novara).

Di seguito riportiamo l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Per una nuova alleanza tra figli, genitori e scuola

Martedì 4 febbraio 2020 alle ore 18,30 presso il Teatro dei Salesiani (ingresso da Viale Ferrucci 33) sarà don Bruno Ferrero a tenere un incontro aperto a tutti per aiutarci a capire in che modo costruire l’alleanza educativa tra figli, genitori e scuola.

Papa Francesco ha recentemente affermato che è necessario

«ricostruire il patto educativo globale: ravvivare cioè l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione. Mai come ora, c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna».

Don Bruno Ferrero è un sacerdote salesiano. Laureato in teologia ed esperto di educazione è stato direttore editoriale della casa editrice salesiana Elledici. Ha scritto numerosi libri ed attualmente è il direttore del Bollettino Salesiano, rivista fondata da don Bosco e diffusa in tutto il mondo.

Valdocco con gli occhi di… La statua di Don Bosco di fronte alla Basilica di Maria Ausiliatrice

A 129 giorni dall’inizio del Capitolo Generale 28, continuano le interviste ANS ai membri della Comunità Salesiana di Valdocco alla scoperta dei luoghi più significativi. Questa settimana è don Bruno Ferrero, SDB, Direttore del Bollettino Salesiano italiano, il protagonista di “Valdocco con gli occhi di…”. Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito.

(ANS – Roma) – A 129 giorni dall’inizio del Capitolo Generale 28, continuano le interviste ai membri della Comunità di Valdocco, che ci portano alla scoperta dei luoghi più significativi. Questa settimana è don Bruno Ferrero, SDB, Direttore del Bollettino Salesiano italiano, il protagonista di “Interviste con gli occhi di…”.

Don Bruno Ferrero ci parla della statua di Don Bosco, di fronte alla Basilica di Maria Ausiliatrice.

“Appena terminata la Basilica di Maria Ausiliatrice, qui c’era questo spiazzo che era di terra battuta, molto brutto – spiega don Ferrero nel video – Già Don Bosco, guardando la facciata, aveva detto un giorno: ‘Qui ci starebbe bene un monumento con Mosè che batte sulla roccia e sgorga dell’acqua’. In effetti, l’idea del monumento è andata avanti”, aggiunge.

L’idea di costruire un monumento dedicato a Don Bosco fu avanzata da un gruppo di Exallievi nel 1911, in occasione del Primo Congresso Internazionale degli Exallievi. Fu creata una commissione di architetti per il progetto, con l’idea di inaugurare la statua nel giro di un paio d’anni. Ma, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, si riuscì a inaugurare l’opera soltanto nel maggio 1920.

La statua, dello scultore Gaetano Cellini, raffigura Don Bosco insieme ai ragazzi. Il Santo scherza con loro, li guarda con un’espressione amorevole e tira su uno di loro. Quest’ultimo gesto è la raffigurazione dell’educazione, che risolleva i ragazzi. Ai piedi di Don Bosco c’è un altro gruppo scultoreo, che si deve sempre a Gaetano Cellini. Questo gruppo rappresenta invece la Fede che conforta l’uomo. Ai lati della statua, poi, sono raffigurate altre scene, che rimandano all’amore di Don Bosco per Maria Ausiliatrice, alle missioni e a molto altro.

“Quello che Don Bosco voleva – prosegue don Ferrero – era quello di formare dei buoni cristiani e degli onesti cittadini e, in fondo, questo monumento lo esprime molto bene”.

Anche il video di don Ferrero, così come quello di don Lupano pubblicato la scorsa settimana su ANS, vuole raccontare i luoghi di Valdocco, riscoprendo così le nostre radici e la nostra identità salesiana. A Valdocco è iniziato il sogno di Don Bosco e, anche attraverso questi video, si vuole continuare a far conoscere questo sogno in tutto il mondo.

Ricordiamo che tutti i video di “Interviste con gli occhi di…” sono stati realizzati da ANS in collaborazione con l’equipe di IMEComunicazione e saranno caricati, uno a settimana, su ANSChannel.

Don Ángel presenta La città di Don Bosco

Mercoledì 23 maggio si è tenuta a Valdocco la presentazione del libro “La città di don Bosco, curato da Don Bruno Ferrero. Sono intervenuti numerosi ospiti ed autorità civili e religiose, tra i quali il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, l’Arcivescovo di Torino, S.E. R. Mons. Cesare Nosiglia, l’Ispettore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi, l’Assessore al Bilancio del Comune di Torino, Sergio Rolando, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino, Guido Bolatto, ed il magistrato Giancarlo Caselli.

L’autrice e attrice torinese Laura Curino ha introdotto l’evento con un monologo dedicato alla città; si sono poi susseguiti gli interventi del curatore del libro, Don Bruno Ferrero e del Rettor Maggiore, che ha desiderato realizzare la pubblicazione del volume in occasione della celebrazione del 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, e in vista della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Panama nel gennaio 2019.

Durante il suo intervento, il Rettore Maggiore ha affermato che “il libro è un omaggio a Torino, per offrire un ricordo di Don Bosco: è un cammino insieme a lui per le vie della città. Andando per il mondo, è tantissima la gente che ha sentito parlare di Torino e di Valdocco grazie a Don Bosco.” 

Il volume non commerciale sarà regalato ai giovani che dalle case salesiane di tutto il mondo parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù perchè la città, piena di vita e di sogni, dove vive Don Bosco oggi, è il cuore di ogni giovane.

 

Presentazione del Libro "La Città di Don Bosco"

Presentazione del Libro "La Città di Don Bosco"

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur mercredi 23 mai 2018