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Tre progetti per il reinserimento sociale dei detenuti al CNOS-FAp di Fossano

 

Sono stati presentati nella sede del CNOS-FAP di Fossano, ente capo-fila dell’iniziativa, i tre progetti, “Manuattenzioni”, “Pensolato” e “Museo social club”, ideati a favore di detenuti ed ex ristretti, che hanno lo stesso obiettivo: dare a chi ha sbagliato l’opportunità di tornare a vivere nella società impegnandosi per la collettività.
Coinvolgono diversi enti e associazioni che insieme hanno creato forza rispondendo a diverse debolezze: quelle di chi si trova a vivere un momento delicato, come il fine pena, e quelle dei beni pubblici, come le scuole, sempre più degradati a causa della carenza di risorse per la manutenzione.

Manuattenzioni dà la possibilità a 12 detenuti di frequentare un corso di 120 ore di riqualificazione energetica e bioedilizia e di lavorare nel cantiere aperto nella palestra dei Salesiani a Fossano. “È sostenuto da un bando della Compagnia di San Paolo al quale il nostro centro di formazione professionale ha partecipato – ha spiegato Maurizio Giraudo, direttore provinciale del Cnos-Fape prevede il rivestimento esterno in sughero, la ritinteggiatura interna e la realizzazione di mosaici decorativi nella palestra che ha 25 anni. Dopo la formazione, i partecipanti otterranno un attestato spendibile nel mondo del lavoro”.

Pensolato è il nome della cooperativa agricola sociale, nata il 2 maggio, che con le parole di Nino Mana, direttore Caritas Fossanofa uscire i detenuti dal carcere facendoli lavorare a contatto con la terra che li rigenera dentro”.

Infine Museo social club, sostenuto da Fondazione CRC, porterà “incroci di storie – ha detto don Derio Olivero del Museo Diocesanoi detenuti racconteranno ai visitatori i quadri, attraverso le storie dei personaggi, degli autori e le loro personali“.