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Castelnuovo Don Bosco: Vesperae musicales 2023/2024 nei 200 anni del “SOGNO”

Nei 200 anni del Sogno di don Bosco, la Basilica di San Giovanni Bosco tempio superiore di Castelnuovo Don Bosco presenta Vesperae musicales 2023/2024: cinque appuntamenti musicali ad ingresso libero, sotto la Direzione Artistica di Walter Bianchi.

Programma

Avvento | 17 dicembre 2023

III domenica d’Avvento

  • Organo: Walter Bianchi (Bach, Langlais, Demessieux, Yon)

Natale | 7 gennaio 2024

“Battesimo del Signore”

  • Organo: Guido Donati (Bach, Brahms, Alain)

Pasqua | 7 aprile 2024

II Domenica di Pasqua

  • Organo: Marco Limone (Mozart, Franck, Tournemire)

Pentecoste | 19 maggio 2024

Domenica di “Pentecoste”

  • Complesso vocale InvocEnsemble (“Quando il cielo baciò la terra”).

Tutti gli appuntamenti cominciano alle ore 15.45 precise.

Crocetta: come don Bosco, in ascolto dei sogni di Dio

Dal sito dei salesiani della Crocetta.

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Tornare alle origini per guardare al futuro: mossi da questa intuizione, i giovani confratelli salesiani studenti della Crocetta si sono incamminati per due giorni sui luoghi dell’infanzia di Giovanni Bosco al Colle, per introdursi nel nuovo anno ed iniziare a pensare insieme l’itinerario formativo.

Oggi, ad abitare la nostra comunità sono 65 salesiani di 22 nazionalità diverse.

Questi giorni sono stati l’occasione per fare memoria grata dello scorso anno e delle esperienze estive, per gettare un primo sguardo al futuro, per guardare al cammino formativo che ancora si rinnova.

L’équipe formatrice ha invitato a sostare, in quest’anno bicentenario del Sogno dei nove anni, su tre parole guida che rendano concreto il sogno di Dio su di noi: ascesi, fiducia, generosità.

I giorni si son conclusi con un pellegrinaggio dal Colle a Castelnuovo, per rimettersi sulle orme di don Cafasso – che ha accompagnato don Bosco negli anni delicati della formazione – e per affidare il nostro cammino alla Madonna del Castello, a cui anche Mamma Margherita affidò Giovanni Bosco.

Sulle orme di questa storia che ci genera, iniziamo così un nuovo anno!

Italia – Il Rettor Maggiore rende omaggio a Castelnuovo Don Bosco, la collina della benedizione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Il 16 agosto 2023, a Castelnuovo Don Bosco, a Colle Don Bosco, molti giovani provenienti da diverse parti del mondo (Hong Kong, Ungheria, Nicaragua, Italia, Filippine, etc…) e pellegrini, amici e benefattori, hanno partecipato alle celebrazioni del 208° anniversario della nascita di Don Bosco. Don Ezio Orsini, Rettore della Basilica, ha dato il benvenuto al Rettor Maggiore, ai concelebranti, ai giovani e ai fedeli presenti alla celebrazione.

“Nessuno ha chiamato nessuno, è stato il cuore di ciascuno a portarci tutti qua”, con queste parole il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha dato inizio all’omelia nella basilica di Colle Don Bosco dove ha presieduto la Santa Messa, come tradizionalmente accade ogni anno, per festeggiare insieme a centinaia di pellegrini il 208° anniversario della nascita del nostro Padre Don Giovanni Bosco.

“Il Signore – ha detto il Rettor Maggiore – ha scelto questa povera collina, un luogo allora sconosciuto, per far nascere Giovannino Bosco, come Egli stesso aveva scelto di nascere in un angolo sperduto della Palestina […] per questo noi oggi siamo qui… non per adorare una persona, ma per ringraziare Dio per il regalo di Don Bosco”.

Le cose che vengono da Dio durano nel tempo, e così non è mancato il riferimento ai 200 anni del sogno dei nove anni che ci apprestiamo a celebrare nel 2024 seguendo il tema offerto dal Rettor Maggiore: “Il sogno che fa sognare: un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli””. In questo sogno c’è posto per tutti, ha detto il X Successore di Don Bosco facendo riferimento alle parole che Papa Francesco ha rivolto ai giovani radunati a Lisbona nei giorni scorsi dicendo che “nella Chiesa tutti abbiamo un posto”.

La celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti di don Thathireddy, il Direttore di Colle Don Bosco, al Rettor Maggiore e alle autorità presenti: l’ispettore di ICP, don Leonardo Mancini, l’ispettore d’Ungheria don Fr. János Andrásfalvy, l’ex-ispettore di ILE don Giuliano Giacomazzi e i sindaci di Riva presso Chieri (Sig. Lodovico Gillio), Buttigliera (Sig. Guido Fausone), Capriglio (consigliere Sig. Paolo), il comandante di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Biagio Walter Lanza) e il sindaco di Castelnuovo Don Bosco (Sig. Antonio Rago). Quest’ultimo ha portato i ringraziamenti dei cittadini della zona al Rettor Maggiore insieme agli auguri per la nomina cardinalizia che il Santo Padre gli conferirà il 30 settembre.

In preparazione al bicentenario del sogno dei nove anni, la comunità di Colle Don Bosco ha riprodotto il probabile volto di Don Bosco a 9 anni utilizzando l’intelligenza artificiale. Il poster con l’immagine di Giovannino è stato presentato dal Rettor Maggiore al termine dell’Eucaristia.

“Li amò sino alla fine”: una mostra temporanea al Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco

Dal sito InfoANS.

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Nel Museo Etnologico Missionario (MEM) del Colle Don Bosco, a Castelnuovo Don Bosco, è stata allestita una nuova mostra temporanea, pensata per il tempo di Quaresima e Pasqua, riguardante la Morte e Risurrezione di Gesù.

Si tratta di un’esposizione di oggetti che mette in risalto come la fede cristiana abbia trovato la concretezza anche attraverso l’artigianato dei luoghi dove sono presenti i missionari salesiani.

Sculture e dipinti, realizzate con materiali e tecniche differenti tra loro, raffigurano Gesù nelle ultime ore della sua vita fino al momento glorioso della Risurrezione, secondo le fattezze e i costumi tipici delle popolazioni extraeuropee rappresentate nella vasta collezione del Museo.

La mostra, intitolata “Li amò sino alla fine” (Gv. 13,1), non è composta solamente dagli oggetti. Viene infatti contestualizzata alla luce del tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2023 “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

Seguendo il suggerimento del X Successore di Don Bosco, che nella Strenna elenca le 25 figure di santità salesiana laicale appartenenti alla Famiglia Salesiana (tra Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio), si è scelto di esporre le loro figure a cornice della mostra, perché, come hanno ribadito i curatori dell’esposizione citando il Rettor Maggiore

“si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, che hanno colmato la loro vita con il lievito dell’amore. Amore che si dona fino in fondo, fedele a Gesù Cristo e al suo Vangelo”.

Ciascuno di essi, in diversi modi e situazioni, ha offerto la propria vita per la causa del Vangelo. E l’unione alla Croce di Cristo, nella condivisione delle stesse sofferenze fisiche o spirituali, ha contribuito al concretizzarsi di quell’Amore per i fratelli “fino alla fine”.

Pur essendo dedicata al tempo di Quaresima e Pasqua, la mostra resterà comunque allestita fino ad ottobre 2023 ed è visitabile durante gli orari di apertura del MEM:

  • da martedì a sabato: 10:00 – 12:00 | 14:30 – 18:00;
  • domenica e festivi: 10:30 – 12:30 | 14:00 – 18:00.

Per ulteriori informazioni:

Press tour: i giornalisti sui passi di Don Bosco e i luoghi salesiani

Dal 16 al 18 dicembre 2022, 30 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa Vaticana e la Stampa Estera Italiana hanno vissuto il “press toursui passi di Don Bosco organizzato da don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione salesiana. Di seguito la notizia a cura di ANS.

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Un tempo di conoscenza, di approfondimento, ma anche di meraviglia e di sorpresa: per i 30 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa Vaticana e la Stampa Estera Italiana, il “press toursui passi di Don Bosco organizzato da don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione salesiana, è stata un’esperienza ricca di scoperte e di opportunità per ammirare da vicino la bellezza, la rilevanza e la perenne attualità del carisma salesiano, a partire dalla conoscenza del suo fondatore.

Il gruppo, composto da vaticanisti ed esperti di giornalismo religioso – “qualificati e uniti da una comune simpatia verso la figura di Don Bosco”, come ben sintetizzato da don Costa – si è ritrovato a Torino-Valdocco a metà della giornata di venerdì 16 dicembre. Già il primo momento del pranzo insieme è stato all’insegna della salesianità, con il pasto offerto e preparato dagli allievi del centro CNOS-FAP di Torino.

Nel pomeriggio le attività sono entrate subito nel vivo con la conferenza stampa concessa dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che ha brevemente illustrato loro la realtà attuale della Congregazione e si è poi messo a disposizione, con franchezza e apertura, a tutte le loro domande: dai temi più emergenti e spinosi della cronaca attuale, fino alle riflessioni sull’azione pastorale salesiana oggi, nessuna delle domande rivolte al X Successore di Don Bosco è rimasta inevasa, né ha ricevuto risposte puramente “diplomatiche”.

Successivamente i giornalisti presenti hanno potuto visitare i vari ambienti del “Museo Casa Don Bosco”, guidati dalla sua Direttrice, Stefania De Vita. È stata l’occasione per loro per ammirare gli spazi abitati da Don Bosco, gli ambienti del primo Oratorio, così come le storie ed alcuni aneddoti inerenti alle 13 figure di santità vissute a Valdocco ai tempi del Fondatore della Congregazione e agli santi della Famiglia Salesiana i cui cimeli arricchiscano il museo.

Al mattino di sabato 17 il gruppo, accompagnato da don Mike Pace, Vicedirettore del “Museo Casa Don Bosco”, ha compiuto una visita ai luoghi delle origini di Don Bosco. Facendo un percorso a ritroso dalla Torino che lo vide padre di tanti giovani poveri abbandonati, i giornalisti si sono fermati dapprima a Chieri, dove hanno conosciuto la storia vocazionale del Santo dei Giovani e il suo percorso formativo e umano negli anni della giovinezza; e sotto la guida di don Thathireddy Vijaya Bhaskar e don Livio Faganello, rispettivamente Direttore e Direttore d’Oratorio della comunità del Colle Don Bosco, hanno fatto tappa presso la chiesa dove vennero battezzati lo stesso Don Bosco, così come don Giuseppe Cafasso e Domenico Savio.

Poi hanno proseguito ancora il loro cammino fino a Castelnuovo Don Bosco: lì hanno potuto ammirare l’umile casa in cui il piccolo Giovannino crebbe e dove ebbe il famoso sogno dei 9 anni che orientò tutta la sua vita e azione pastorale; e poi anche il maestoso tempio sul Colle Don Bosco eretto sopra quella che fu la sua casa natale. L’accompagnamento puntuale e preciso delle guide ha permesso loro di approfondire da un lato tutta l’asprezza della vita contadina dell’epoca di Don Bosco e le difficoltà quotidiane che sperimentava anche la sua famiglia; e dall’altro la ricchezza artistica e di significati della basilica salesiana.

“È la prima volta che vengo qui, e devo ammettere che non mi sarei mai potuto immaginare che una Congregazione ampia e diffusa in tutto il mondo con migliaia di opere e apostolati potesse avere avuto delle origini così umili e povere. Mi ha davvero sorpreso”

ha commentato il giornalista del Tg2 Enzo Romeo.

Nel pomeriggio del sabato il gruppo ha fatto ritorno a Torino, per una visita della città, con la possibilità di godere ancora dell’accompagnamento di don Pace come guida turistica alla scoperta dei posti più significativi in rapporto alla vita di Don Bosco e agli inizi della Congregazione.

“Mi capita spesso di accompagnare gruppi di pellegrini in visita a Torino e sui Luoghi Salesiani, ma non è frequente, invece, che il mio gruppo sia composto da così tante personalità del mondo dell’informazione e della comunicazione, in grado di incidere a livello internazionale – ha raccontato il Vicedirettore del Museo Casa Don Bosco –. Devo ammettere che sono stato davvero stupito dalla loro semplicità, dalla loro voglia di conoscere, ascoltare, capire, dalla disponibilità mostrata, e soprattutto dalla loro umanità”.

Conclusa la giornata centrale del press tour con una visita notturna a Torino e ai suoi giochi di luce natalizi, la mattinata di domenica ha visto consumarsi gli atti finali del ricco programma: dapprima la proposta di un momento spirituale per tutto il gruppo, con la Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta dal Rettore del Tempio, don Michele Viviano, e concelebrata anche da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale; e infine l’agape conclusiva.

Soddisfattissimo, al termine di questa tre giorni, il suo organizzatore, don Costa, che così ha commentato:

“Non posso che essere felice per come si è sviluppato l’intero programma, ma ancora di più per la partecipazione, per nulla formale, ma viva e vivace di questi miei illustri colleghi. Sono contento, in particolar modo, perché ho potuto registrare da parte di tutti una grande disponibilità a conoscere e ad ascoltare, a comprendere, insieme a suscitare un atteggiamento di vera empatia e simpatia verso Don Bosco e l’opera salesiana”.

 

“Questo tour sui passi di Don Bosco mi ha aperto un nuovo mondo, che non conoscevo in profondità e nei dettagli. Ora invece mi sono potuta immergere nella fonte e nelle origini del carisma di Don Bosco e della Famiglia Salesiana”

ha commentato a conclusione di quest’esperienza Giovanna Chirri, già giornalista dell’ANSA.

La realizzazione di questo press tour è stata resa possibile grazie alla generosa disponibilità del Rettor Maggiore.

Castelnuovo Don Bosco: Settima marcia e veglia dei Santi

Un modo diverso di festeggiare la notte di Halloween il 31 ottobre 2022, in amicizia e in allegria, riprenderà la oramai tradizionale “Marcia e Veglia dei Santi per la pace e le famiglie”, organizzata dai Salesiani Cooperatori del Centro Locale di Castelnuovo – Colle don Bosco, in collaborazione con il comune, la Basilica e le Parrocchie.

Per info, conoscere il programma della giornata e iscrizioni scaricare la locandina.

Settimana della memoria: gli studenti dell’IIS Andriano al Colle Don Bosco per il monologo di Marco Gobetti su Don Molas

Si riporta la notizia proveniente da atnews.itquotidiano online di Asti e di Langhe, Roero e Monferrato – riguardo alle attività che sono state svolte dagli studenti dell’IIS Andriano di Castelnuovo Don Bosco in occasione della settimana della memoria in cui cade l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche.

E’ noto quanto sia importante il legame che radica l’IIS Andriano di Castelnuovo Don Bosco al territorio dell’Alto astigiano. A dimostrazione di ciò, nella settimana della memoria in cui cade l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche, i docenti dell’istituto hanno deciso di coinvolgere gli studenti in due importanti lezioni di storia che hanno come protagonisti uomini, famiglie e intere comunità insediate nelle colline nord astigiane.

La prima lezione, tenuta dalla prof.ssa Claudia Villero, riguarda il comune di Piea, insignito del riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” per il contributo che svariati suoi cittadini (don Ambrogio Isidoro, Giuseppe e Laurina De Giorgis, Felicino e Irma Pescarmona, Toni Corio, Giuseppina Ferrante, Luigia e Attilio Castelli) diedero tra il 1943 e il 1945 al salvataggio della famiglia De Leon di Torino e di altri ebrei perseguitati, resistendo eroicamente alle numerose minacce di fucilazione e di arresto da parte dei nazifascisti.

La seconda occasione di riflessione si è svolta nei locali salesiani del Colle Don Bosco, dove i ragazzi e le ragazze delle classi V hanno assistito al monologo di Marco Gobetti su José Domingo Molas. L’invito è partito dall’assessore alla cultura del comune di Castelnuovo Don Bosco, Valentina Pezzutti.

Il monologo è liberamente ispirato al saggio José Molas, salesiano di Dario Rei e al diario di José Domingo Molas relativo alla guerra del Chaco, un territorio conteso tra la Bolivia e il Paraguay a causa della presunta presenza, poi rivelatasi fittizia, di pozzi petroliferi. La guerra, svoltasi negli anni ’30, aveva causato quasi 100.000 morti tra i due Paesi. Così come nel Chaco, da cui si era dovuto allontanare per la ferrea volontà di salvare vittime di entrambe le fazioni, anche nel Monferrato Don Molas non si era risparmiato: le sue mediazioni tra i comandi partigiani insediati sulle colline e i comandi tedeschi hanno evitato la morte a decine di soldati e civili. Ad assistere allo spettacolo c’era anche il maestro Sante Simioni, quasi novantacinquenne, organista, maestro di musica e testimone oculare di alcuni degli eventi raccontati e dell’operato di Don Molas.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del progetto “RIPRENDO LA STORIA – José Domingo Molas, le guerre e la Resistenza nell’Astigiano”, realizzato e promosso da Compagnia Marco Gobetti, ISRAT (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti), Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione, Fondazione Enrico Eandi; e con la collaborazione di Unione Culturale Franco Antonicelli, Comune di Castelnuovo Don Bosco, Istituto Salesiano Bernardi Semeria – Colle Don Bosco, Associazione la Cabalesta, Associazione InCollina.

 

Don José Domingo Molas di Marco Gobetti – 28 gennaio 2022 a Castelnuovo Don Bosco

Dopo il debutto in prima nazionale allo Spazio KOR di Asti di venerdì 10 dicembre scorso, lo spettacolo teatrale José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte di e con Marco Gobetti, tornerà per una seconda giornata dedicata alla figura di Don Molas il 28 gennaio 2022 a Castelnuovo Don Bosco.

A Castelnuovo, la matinée per le scuole superiori avverrà nel Salone Don Rua al Colle Don Bosco, il dibattito storiografico pomeridiano nella Sala Consiliare del Comune, con interventi di Mauro Forno, Dario Rei, Don Egidio Deiana (presto saranno resi noti titoli e temi degli interventi stessi), mentre la replica serale dello spettacolo, per la cittadinanza, avrà luogo al Centro Polifunzionale Ala.

Altre tappe sono previste, nell’aprile 2022, a Canelli, Nizza Monferrato e San Damiano d’Asti.

Calendario in corso di aggiornamento: www.riprendolastoria.it/2021/?page_id=31 

Sulle tracce di Don Bosco assaporando fede e natura – La Stampa (Asti)

Il quotidiano La Stampa, nelle sezione di Asti, riporta un articolo dedicato all’itinerario sulle tracce di don Bosco da Valdocco a Castelnuovo con le sue tre varianti. Di seguito l’articolo pubblicato il 30/11/2021 su La Stampa a cura di Francesco Romano Pivetta.

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Quando la passione escursionistica si unisce alle bellezze paesaggistiche, alla storia e alla cultura il risultato sorprende. Lo testimonia il «Cammino di Don Bosco», un lungo itinerario di oltre 160 km che permette di scoprire, tappa dopo tappa, un territorio che si fa memoria, raccontando i luoghi che hanno scandito la vita del santo sociale San Giovanni Bosco. L’infanzia, l’adolescenza, la formazione del sacerdote di strada sono narrati a partire dai posti in cui ha vissuto, in cui ha formato generazioni di giovani, spendendosi per gli emarginati e gli ultimi. Lungo il tragitto, tutto parla del santo, del suo carisma, della sua fede , di quel modo di fare scuola fuori dalle aule, in modo diverso, innovativo, travolgente:

«Le cascine, i campi, le scuole, le città e i luoghi di culto che si incontrano percorrendo le tre vie (nelle quali è stato suddiviso il cammino) custodiscono il ricordo dell’uomo che qui maturò la sua autentica religiosità e i suoi metodi di persuasione», si legge sul sito-web Piemonte Outdoor.

Il Cammino è un percorso del progetto «Strade di colori e sapori». È stato realizzato dall’«Asd Nordic Walking Andrate. Inizia dal santuario di Maria Ausiliatrice (Casa Madre di Torino Valdocco, rione simbolo dei salesiani, dove è sepolto Don Bosco). Sono tre le vie che permettono, a seconda delle preferenze dei turisti di arrivare al santuario di Castelnuovo. Il Cammino alto: «Superga-Crea»; quello medio del lago di Arignano», il «Cammino basso o di San Domenico Savio». Esistono, inoltre, due varianti: la «quella della Canonica di Vezzolano e della Strada del Papa» e la «Variante di Buttigliera». Impiegando più giorni, si giunge a Colle Don Bosco. Qui sorge la Basilica di Don Bosco e la cascina in cui il santo nacque il 16 agosto 1815. Gli escursionisti provengono dal Piemonte, dalla Liguria, dalla Lombardia, ma anche dalla Svizzera. C’è anche una guida escursionistica «Cammino di Don Bosco».

Castelnuovo Don Bosco: una notte in cammino

Domenica 31 ottobre 2021, l’oratorio Giovannino Bosco di Castelnuovo organizza una camminata nella notte; anche se in forma più ridotta rimane un modo per ritrovarsi e condividere i valori salesiani.

Programma:

Il ritrovo e la partenza: ore 19 – S. Andrea.

Buonanotte nella Basilica Colle don Bosco.

Per ragioni organizzativi si chiede, cortesemente, l’iscrizione all’evento mandando un messaggio al numero 347 1081655.

Di seguito la locandina con tutte le informazioni riguardo l’evento.