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Domenica delle Palme: all’Istituto Card. Cagliero d’Ivrea iniziano i festeggiamenti per i 130 dell’opera

Il 10 aprile, nella Domenica della Palme, sono iniziati i festeggiamenti all‘Istituto Missionario Salesiano Cardinal Cagliero per i 130 di vita dell’opera. Per l’occasione, il Delegato Ispettoriale don Giorgio Degiorgi ha presieduto la S.Messa. A concelebrare, don Pietrobon Dante e il diacono Marco Cazzato. La giornata è proseguita con momenti di festa, il pranzo insieme e momenti di gioco per tutti.

L’Istituto “Cagliero” nasceva infatti nel 1892 e il suo nome riporta ad una grande persona, il Cardinal Cagliero, nato a Castelnuovo d’Asti, un uomo, che seguendo le orme di don Bosco, dedicò la sua vita ai giovani e alle missioni.

 

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Salesiani Ivrea: intervista a Lucia Gravante alla trasmissione radiofonica “I Ribelli”

La trasmissione radiofonica “I RIBELLI” di EPORADIO, che da tre anni vede protagonisti gli allievi della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Salesiano Card. Cagliero di Ivrea, ha intervistato Lucia Gravante, attrice eporediese famosa per aver interpretato la sorvegliante ne Il Collegio di Rai2. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’Opera salesiana di Ivrea e il video dell’intervista.

I RIBELLI – LUCIA GRAVANTE

Altro appuntamento per I RIBELLI che intervistano Lucia Gravante, attrice eporediese, conosciuta in particolare per aver interpretato il ruolo della sorvegliante ne “Il collegio”, reality di successo andato in onda su Raidue.

Una intervista sorprendente, che ci ha permesso di svelare tantissime curiosità sulla trasmissione televisiva più amata dagli adolescenti, ma soprattuto ha dato modo di conoscere la persona di Lucia e il suo grande impegno educativo, nato dalla sua precedente professione di insegnante, nei confronti dei giovani. Impegno che recentemente l’ha portata a pubblicare un libro con Piemme dal titolo “Il sole nasce per tutti“, un racconto autobiografico in cui, con semplicità ed immediatezza, fornisce strumenti utili ai giovani adolescenti per affrontare insicurezze, paure, scoraggiamento tipici di questa difficile età, con la consapevolezza che non bisogna mai perdersi d’animo, perché, appunto, dopo il buio il sole nasce per tutti.

L’intervista integrale è disponibile su Youtube

Ricordatevi di seguire il canale per non perdere le prossime puntate, altre sorprese in arrivo!

Al Cagliero di Ivrea “La carità azzera le distanze”

L’Istituto Cagliero di Ivrea vive l’Avvento e la preparazione all’ormai prossimo Natale nel segno della Carità con l’iniziativa “La carità azzera le distanze”.

L’ equipe educativa e lo staff della Scuola Secondaria di I Grado si sono poi resi protagonisti della realizzazione di un video di Auguri Natalizi rivolto agli allievi ed alle loro famiglie.

Nel cuore dell’Avvento, distanti fisicamente ma uniti da una rinnovata sintonia di cuori, ci siamo regalati la possibilità di fermarci a riflettere sul vero significato del Natale, sull’attesa e sulla terza venuta del Signore, quella quotidiana, che ogni giorno bussa alle porte dei nostri cuori e ci chiede di accoglierlo con gioia.

Venerdì 18 dicembre, durante il Ritiro di Avvento, i ragazzi di terza media del Cagliero di Ivrea hanno dato voce a quell’inquietudine santa che abita dentro il loro cuore e hanno spalancato le porte all’amore, mettendosi al servizio dei più piccoli, dei più poveri, dei più bisognosi, progettando e realizzando una campagna di sensibilizzazione per la Caritas di Ivrea, pubblicata sul nostro sito web e sui canali social della scuola. L’obiettivo? Promuovere la donazione di beni primari per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, quali pastine, omogeneizzati, creme di riso e cereali, biscotti, pannolini e salviette detergenti, cremine e vestitini estremamente puliti e igienizzati. L’iniziativa intrapresa al Cagliero proseguirà concretamente all’Istituto salesiano nei mesi successivi con la raccolta dei prodotti elencati da parte dei ragazzi e delle loro famiglie.

Se anche tu sogni un mondo più equo che abbia cura di ogni persona, soprattutto di quelle più fragili che spesso abitano la periferia del nostro cuore, acquista uno dei prodotti elencati e fai una donazione alla Caritas: un tuo piccolo gesto può fare la differenza.
La carità azzera le distanze. E avvicina i cuori.

Salesiani Ivrea: Corsa dei Santi – Virtual Run

L’Istituto Salesiano Card. Cagliero di Ivrea organizza la tradizionale “Corsa dei Santi” per il 1° novembre arrivando così alla decima edizione dell’iniziativa. L’intero ricavato sarà devoluto alle missioni dei Salesiani di don Bosco. Di seguito l’articolo pubblicato oggi sul sito dell’opera.

Corsa dei Santi – Virtual Run

Anche quest’anno manteniamo l’appuntamento con la “Corsa dei santi – Ivrea”, una corsa benefica senza scopo di lucro che dal 2010 si tiene presso il nostro Istituto al 1° di novembre.

Siamo giunti alla decima edizione di questa iniziativa che si svolgerà in forma ridotta e amatoriale, con l’obiettivo di educare in particolare, ma non solo, i bambini e i giovani del territorio eporediese e del Canavese alla solidarietà e alla universalità: la partecipazione è però aperta a tutti su tutto il territorio nazionale, poiché si svolgerà come corsa individuale nel pieno rispetto dell’attuale DPCM.

Si tratta di una breve corsa di 5km condivisa con i genitori, gli educatori e insegnanti dell’Istituto e animatori dell’Oratorio e vuole rappresentare in modo semplice e intuitivo quell’ andare che è il senso della vita cristiana. Non sarà possibile correre tutti insieme, a causa della grave pandemia che ci ha colpito, ma individualmente ognuno potrà correre i 5km del percorso che preferisce, vicino a casa propria, e condividere la propria performance scaricando una semplice app.

È richiesta una piccola quota di iscrizione, con cui si avrà diritto ad ottenere il pettorale digitale della competizione, l’attestato finale di partecipazione e, per chi lo desidera, la maglietta celebrativa dell’evento. Come consuetudine l’iniziativa sarà a supporto delle missioni.

In questa edizione, in particolare, l’intero ricavato sarà devoluto alle missioni dei Salesiani di don Bosco, là dove vi è più bisogno.

La scorsa edizione ha visto la partecipazione di più di 50 bambini e circa 100 adulti accompagnatori, permettendoci di donare 1.000,00€ alle missioni: ci auguriamo che anche la Virtual race di quest’anno possa raccogliere il vostro favore.

In allegato il regolamento e le modalità di partecipazione: regolamento corsa dei santi 2020

Per ogni info non esitate a contattare Alberto o la Segreteria.

Il sogno missionario di Don Bosco: dall’11 novembre 1875 ad oggi

Tutto cominciò con un sogno. A 19 anni Don Bosco desiderava andare in missione, ma non poté. Poi, Dio, gli mando il SUO sogno:

«Mi parve di trovarmi in una regione selvaggia e totalmente sconosciuta. Era un’immensa pianura incolta, nella quale non si scorgevano né colline né monti. Nelle estremità lontanissime, però, si stagliavano scabrose montagne…».

(Dal sogno missionario di Don Bosco)

Un video che ripercorre il sogno missionario di Don Bosco: dall’11 novembre 1875 dove nella basilica torinese di Maria Ausiliatrice don Giovanni Bosco benediceva la prima spedizione missionaria salesiana – destinazione Argentina e Patagonia – capitanata da don Giovanni Cagliero, fino ai nostri giorni.

Istituto Card. Cagliero: “Margherite nel campo e pesci nel canale” – don Enrico Bergadano

È arrivata la primavera, con i suoi colori e le sue fioriture. Il Direttore dell’Istituto Salesiano Card. Cagliero di Ivrea, don Enrico Bergadano, riporta in merito una riflessione dedicata alla primavera legandola all’emergenza sanitaria che sta vivendo l’Istituto. L’articolo è disponibile sul settimanale Il Risveglio popolare di giovedì 26 marzo 2020. Di seguito la riflessione.

Sono fiorite le margherite di primavera nel campo sportivo della scuola “Card. Cagliero” di Ivrea.

E non è un buon segnale.

Cerco di spiegarmi.

Che germoglino gemme e fioriscano fiori in questo inizio di stagione che lascia dietro di sé un inverno insolitamente mite, tutto questo è giusto, è normale, ed è anche bello.

Come potrebbe anche essere di per sé una buona notizia che i pesci siano tornati a sguazzare nelle acque del Canal Grande di Venezia. Acque tornate insolitamente limpide in una Venezia svuotata di turisti e con una vita commerciale e sociale in apnea.

Così, se a marzo cresce l’erba nei cortili delle scuole e fioriscono primule e margherite nei campi sportivi in erba, vuol dire che i ragazzi non scorrazzano più nei soliti ambienti, che alunni e studenti non calpestano più i cortili durante gli intervalli scolastici e le loro ricreazioni.

Vuol dire che la scuola, come da sempre la si è intesa, proposta e usufruita, ha cambiato pelle.

Sospensione della didattica tradizionale, con insegnanti che passeggiavano tra i banchi e allievi che lavoravano insieme, gomito a gomito, uno sguardo alla lavagna elettronica, al quaderno, alla maestra o al professore, alla compagna di banco, alla finestra…

Come una palla di neve giù dal pendio, un’influenza invernale si è trasformata in epidemia fino ad allargare la sua diffusione in pandemia, coinvolgendo in poco più di un mese quasi mezzo miliardo di persone sul nostro pianeta.

Si dice che non c’è mai stata un’emergenza sanitaria, sociale ed economica così globalizzata come questa invasione di Coronavirus. Si diceva, da noi, che era cosa lontana, dall’altra parte del mondo, che non ci riguardava direttamente. E invece ci siamo drammaticamente accorti che “la Cina è vicina”.

Erano i giorni del Carnevale in maschera. L’allarme ha prolungato di qualche giorno la vacanza scolastica cercando di mettere in sicurezza bambini e ragazzi, quelli che giustamente pensiamo essere la parte più debole e indifesa della nostra società.

E così è cominciata la scuola a distanza, cosa che fino a poco tempo fa, si era vista fare solo nelle immense steppe australiane.

L’emergenza ci ha confinati nella scuola “via web” per tutti e subito.

Questo “per tutti e subito” è diventato a sua volta emergenza.

Perché, ad essere sinceri, non tutti, ragazzi e adulti delle nostre contrade, sono abituati all’uso di PC, tablet o smartphone che vada oltre alla “chat” confidenziale o alla ricerca dell’ultimo video musicale. Il lavoro “da remoto”, per dirla in italiano, non era stata un’opzione largamente utilizzata dalle aziende. Da profano e in tempi non sospetti, mi aveva sempre stupito vedere nella mia città di adozione centinaia di auto parcheggiate accanto al grande palazzo degli “Uffici”, dove uomini e donne, anche essi centinaia, svolgevano un lavoro che probabilmente poteva in parte essere eseguito da casa propria.

Ora a casa ci siamo tutti. Dai bambini agli anziani, dai docenti agli allievi, da chi ha un lavoro a chi il lavoro lo ha interrotto, dai sani agli ammalati. E affidiamo ai nostri PC, tablet e smartphone il compito di uscire dall’isolamento, di vederci in qualche modo, di conquistare il tempo dell’apprendimento scolastico.

Un “E-learning” che anche al “Cagliero” è stato messo in atto, con incontri in streaming con i docenti sia della scuola primaria che secondaria di primo grado per concordare modalità e tempi delle lezioni da offrire agli allievi. Ma anche, su indicazione del Miur, per rimodulare gli obiettivi formativi in ragione delle nuove esigenze, riprogettando le attività didattiche, evidenziando i nuovi materiali di studio (schede fornite da ogni insegnante, libri disponibili on line). Per quanto riguarda la gestione dell’interazione tra docenti e allievi, si è scelta l’opzione dell’invio di materiale didattico da elaborare in differita e da restituire all’insegnante. Per evitare un’eccessiva permanenza davanti allo schermo, vista anche la giovane età degli alunni, non è stata privilegiata l’opzione della “classe virtuale”, anche se si sta pensando ad un momento di incontro informale e quindi non necessariamente collettivo, denominato “cortile digitale”, per dare la possibilità di poter interagire tra compagni di classe, amici e insegnanti. a tutti coloro che vogliono e riescono a collegarsi in diretta. Un modo imprescindibile per ravvivare la continuità scolastica più profonda e la vicinanza di rassicuranti figure educative.

In questo nuovo scenario dell’attività didattica e nel contesto della concreta realtà della scuola è certo che la presenza dei genitori è un fattore di grande importanza. Consapevoli del non facile momento che tutti stiamo vivendo, si nota una ragionevole preoccupazione del futuro dell’iter scolastico dei propri figli, soprattutto per i più piccoli e per coloro che hanno più bisogno di accompagnamento e stimolo per un corretto cammino di evoluzione e maturazione scolastica.

In momenti in cui la normalità della vita è lontana, anche la normalità della scuola deve trovare nuove vie, nuovi metodi, ma anche nuove, provvisorie aspettative.

Siamo tutti confrontati ad un lavoro e ad uno stile di vita inaspettato.

“Insegnare è tirar fuori dai ragazzi le loro potenzialità, trattandoli – dice Plutarco – come fuochi da accendere e non come vasi da riempire. I computer da soli non possono farlo. Da decenni si è cercato di limitare ai docenti le lezioni frontali; ora si vorrebbe tutti, bambini e ragazzi fissi su uno schermo (…) a seguire istruzioni e lezioni che erano già problematiche quando c’era tra tutti una presenza fisica e interpersonale”.

(Alvaro Belardinelli, Tecnica della Scuola, 21/03/ 2020)

Condivisibile o no, trovo per lo meno interessante questa riflessione.

La integro con un altro commento alla situazione eccezionale del momento e delle giuste critiche all’utilizzo smodato del telefonino in tempi cosiddetti “normali” quando tutti ammassati eravamo soli con il proprio smartphon.

“Oggi l’esperienza è un’altra; si legge diversamente la realtà di ieri. Anche se soli, a casa, si è insieme. Questa esperienza strana e tecnologica della socialità consente, in qualche modo, la riscoperta dei volti e delle voci, proprio nella separazione forzata. La separazione ci restituisce la voglia dell’incontro. Occorrerà ricordarsi di questa lezione quando tutto sarà finito e saremo rientrati nella vita normale, ma certamente non più quella di prima”.

(Pier Cesare Rivoltella, Essere a Scuola, Morcelliana, marzo 2020)

Mentre termino queste riflessioni, nella strada che costeggia la scuola passa un’auto dei Vigili del Fuoco. Invitano a non uscire da casa. E’ come essere in guerra, con i suoi morti, le sue lacrime, i suoi sacrifici. Ma anche con il suo coraggio, responsabilità e fiducia.

Cari fiori del prato, care margherite, spostatevi, se potete, a bordo campo. Perché torneranno presto i ragazzi e la ragazze del “Cagliero” e torneranno in aula e invaderanno i cortili.

Don Enrico Bergadano

Intenzione Missionaria Salesiana del mese di Agosto

PER I SALESIANI IN OCEANIA
Questa è l‘intenzione missionaria del mese di Agosto proposta da Animazione Missionaria:

“perché i Salesiani di Oceania sappiano esprimere e condividere la loro fede attraverso l’arte, la musica, il teatro e il racconto nello spirito oratoriano dell’Oceania”.

 

 

 

 

Disponibile il nuovo Bollettino di “Cagliero 11”

E’ disponibile il Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana “Cagliero 11”, la pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane.

Questa edizione, alla luce della preghiera del Santo Padre, vede l’intenzione salesiana missionaria rivolta prevalentemente ai salesiani che lavorano in Zone di Conflitto, affinchè siano costruttori di pace mediante l’arma della “educazione”e l’annuncio del “Principe della Pace”.

La presenza salesiana, infatti, è impegnata in tante zone del mondo dove si svolgono conflitti bellici, sociali, politici, etnici, religiosi, tante volte manipolati da interessi commerciali e mercantili; interessi che non hanno compassione degli innocenti, né dei più deboli. La missione della Famiglia Salesiana in questi contesti è profetica, gratuita e costruttrice di pace, svolgendo una tenacia educazione alla convivenza, alla dignità umana, in nome di Colui che “è nostra pace”.

Bollettino Animazione Missionaria – Dicembre 2016

E’ disponibile il Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana “Cagliero 11”, la pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane.