Articoli

Estate Ragazzi Crocetta 2022: Il racconto di un’animatrice

È iniziata ormai la terza settimana dell’estate ragazzi all’Oratorio salesiano della Crocetta, con circa 200 bambini e ragazzi presenti ogni giorno e con una bella squadra di 40 animatori che si spendono generosamente per il bene degli altri.
Di seguito il racconto di un’animatrice e della sua esperienza in oratorio, certamente ricca di fatiche, ma sopratutto di emozioni ed incontri importanti:
 
Dal punto di vista di un’animatrice, vivere l’oratorio significa molte cose, tra cui anche tornare a casa stanchi morti e addormentarsi alle 21. Ogni fatica, però, viene facilmente ricompensata appena conosci i bambini e i ragazzi con cui passi le giornate. 
Conoscerli significa anche aiutarli e capirli e per questo che noi animatori veniamo preparati con un corso durante l’anno, in modo tale da essere preparati al meglio a ogni situazione, anche alle più spiacevoli.
Le giornate durante l’estate ragazzi passano velocemente, sotto il sole, tra le attività più disparate, a partire da giochi come stratego ad arrivare a lunghe code con i bambini agli scivoli delle Cupole; dai pranzi in cui provi il brivido di portare quattro piatti di pasta come un vero cameriere professionista, al tempo libero, in cui i ragazzi ti raccontano tutti i gossip del momento. 
La Crocetta non è soltanto un Oratorio, ma è anche una piccola famiglia che include il numero maggiore possibile di persone che ne vogliono fare parte.
Federica Manzon
Come lei, tanti altri giovani animatori stanno vivendo queste settimane a contatto con bambini e ragazzi, portando avanti e realizzando il sogno di Don Bosco.

Info ANS: “Cari Confratelli…” il Rettor Maggiore si rivolge a tutti i salesiani.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS che annuncia un nuovo messaggio del Rettor Maggiore a tutti i confratelli del mondo.

Da oggi è disponibile in rete il nuovo video della rubrica “Cari Confratelli”, che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha registrato a Valdocco. Il Successore di Don Bosco parla alla Famiglia Salesiana dal Museo Casa Don Bosco, un luogo che ha riaperto le sue porte il 4 ottobre scorso,

“per offrirci una profonda e vera esperienza di salesianità, che ci permetterà di toccare con le mani la vera storia di Don Bosco: i suoi sogni, la sua realtà, la sua fede, i suoi problemi”.

Da Valdocco, il Rettor Maggiore ripercorre la storia salesiana, ricca e profonda, che ha per protagonisti anche tanti giovani che hanno scelto di vivere “una vita santa” e di servire gli altri, sull’esempio di Don Bosco.

E poi i missionari, che dal giorno della prima spedizione non hanno mai più smesso di portare nel mondo il carisma salesiano arrivando, oggi, da Valparaíso a Pechino.

“È qui, carissimi confratelli tutti, che Don Bosco ci aspetta per fare un cammino – ricorda il Rettor Maggiore – un cammino spirituale e di interiorità, per toccare da vicino la stessa esperienza che lui ha vissuto”.

Il video completo del “Cari Confratelli” è disponibile nei diversi canali linguistici di ANSChannel e sul sito sdb.org.

L’animazione in oratorio: intervista a Egidio Carlomagno

Attraverso l’animazione, vivi un’esperienza personale che ti fa crescere

Ecco di seguito l’intervista sul tema dell’animazione in oratorio realizzata a Egidio Carlomagno, Responsabile settore animando della Cooperativa E.T.

Tra gli argomenti trattati: l’estate in oratorio: l’attenzione alle normative in vigore; la nuova esperienza per gli animatori con i piccoli gruppi; la figura e la missione dell’animatore; l’educazione  e la formazione degli animatori volontari; l’animazione in questo periodo particolare; l’importanza della relazione in presenza; l’entusiasmo di ripartire; l’iniziativa di “Oratori senza frontiere” prevista per mercoledì 22 luglio 2020.

ORATORI SENZA FRONTIERE

mercoledì 22 luglio 2020 alle ore 10.30 in diretta streaming sui canali social della cooperativa sociale E.T @cooperativasocialeet, della Pastorale Giovanile @mgspiemontevalledaostaelituania e in diretta TV su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre)

Il nuovo Consigliere per la Regione Mediterranea: “Il mio sogno parte dalla nostra storia ed è promessa di futuro”

Pubblichiamo l’intervista che don Juan Carlos Pérez Godoy, nuovo Consigliere per la Regione Mediterranea, ha rilasciato all’agenzia salesiana ANS.

***

Cosa l’ha spinto a farsi salesiano?

Non conoscevo affatto i salesiani. Grazie a una borsa di studio richiesta dalla mia insegnante, la signorina Carmen Gabaldón, e per la quale superai l’esame, conobbi i salesiani ad Utrera, la prima casa salesiana in Spagna, quando avevo 10 anni, e vi rimasi sette anni come internista. La cosa che attirò la mia attenzione erano proprio i salesiani stessi: erano religiosi speciali, felici, vicini, si prendevano cura di noi, giocavano con noi e allo stesso tempo erano esigenti. In seguito, conobbi la vita di Don Bosco, attraverso alcuni filmini e letture. Ricordo che un anno, per un concorso scolastico, imparai a memoria l’opuscoletto di Don Bosco sul Sistema Preventivo (però non chiedetemelo oggi, eh!). Man a mano, capii perché i salesiani erano così: perché erano figli di Don Bosco, che amava profondamente i giovani, e stava vicino a loro e ai loro problemi. Da più piccolo mi colpivano molto gli aneddoti di Don Bosco, gli avvenimenti particolari, i miracoli… Col passare del tempo compresi un po’ più della spiritualità salesiana, delle opere salesiane (a scuola c’erano dei cartelli con foto di tutto il mondo salesiano, delle missioni). Ma soprattutto compresi il significato del clima di festa e di gioia: ci dicevano che la santità consisteva nello stare sempre allegri. Quando giunse il momento di decidermi per il futuro, all’epoca del Corso di Orientamento Universitario, mi ritrovai ad un ritiro con questa frase: “Dal tuo sì o dal tuo no dipende la felicità di molti”. E decisi di dire SÌ al Signore.

Cosa porta con sé dell’esperienza del CG28?

È stato il quarto Capitolo Generale cui ho partecipato, ma se nessuno mi è rimasto indifferente, questo ancor meno. La prima cosa che mi ha colpito è averlo celebrato a Torino, in quei luoghi salesiani, luoghi santi per noi. Tutto parlava della presenza di Don Bosco e dell’Ausiliatrice, con un forte richiamo alla fedeltà e alla santità.

La seconda cosa è stata la presenza dei giovani. Porto ancora nel cuore quei giorni con loro, rappresentanti di tutti i giovani del mondo salesiano. Hanno riempito di freschezza e di spontaneità l’ambiente capitolare, richiamandoci, come salesiani, all’essenziale. La loro presenza, i loro messaggi, le testimonianze e le richieste – di stare tra di loro, di amarli, di essere segni di paternità, di accompagnarli all’incontro con Dio… – sono stati una nuova “Lettera da Roma”.

E infine, non mi è indifferente, l’essere stato eletto Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea. Senza dubbio, si apre una nuova tappa della mia vita salesiana.

Covid-19 ha condizionato il modo in cui ci incontriamo, ci rapportiamo… Come pensa che la tecnologia e i media abbiano accompagnato e stiano accompagnando questo processo nella sua regione?

Certamente Covid-19 ha condizionato l’inizio del mio servizio, sia nella possibilità di visitare le Ispettorie della Regione, sia nello sviluppo di alcuni incontri che erano stati pianificati. Ma, d’altra parte, ci ha fatto scoprire la possibilità di questa comunicazione “virtuale” che ci ha permesso di realizzare buona parte del programma secondo le previsioni. Ho potuto salutare tutte le comunità di alcune Ispettorie, abbiamo avuto tutti i curatoria delle case di formazione, le feste della comunità ispettoriali che si sono svolte online… Nello stesso Consiglio Generale, vista l’impossibilità di essere tutti noi in sede, abbiamo appreso questa modalità di svolgimento delle nostre riunioni, anche se devo dire che non è la soluzione perfetta, nel senso che risolve un ostacolo, ma si perdono altri elementi che la presenza fisica rende possibile.

Cosa ha potuto conoscere finora del nuovo incarico? Cosa si aspetta per il futuro?

Ho imparato che il primo compito è quello di collaborare con il Rettor Maggiore nell’animazione e nel governo della Congregazione. E all’interno del Consiglio promuovere un’unione più diretta tra le Ispettorie della Regione Mediterranea con il Rettor Maggiore e il suo Consiglio; dovrò curare gli interessi, la vita e la missione, delle Ispettorie che mi sono state affidate e dovrò facilitare in Consiglio la conoscenza delle situazioni locali in cui si sviluppa la nostra missione. Tutto ciò comporterà frequenti contatti con gli Ispettori e i consigli ispettoriali, visite straordinarie, presenza ai vari curatoria delle case di formazione e negli organismi regionali, momenti di incontro e di coordinamento…

Guardando al futuro, questa è una Regione preziosa che ha le sue ricchezze – prima fra tutte, le persone – e ovviamente anche delle sfide. Ciò che ci farà consolidare e crescere come Regione sarà affrontare queste sfide con coraggio e decisione, mettendo il meglio di ciascuno al servizio del carisma e della missione salesiana, nel nostro contesto territoriale e storico, con grande fiducia nel Signore: “Avanti, sempre avanti, con lo sguardo fisso sul Signore”, come ci ha insegnato Don Bosco.

Tra sei anni, cosa sogna per la sua Regione?

Don Bosco fu un grande sognatore, ma con i piedi per terra. Il mio sogno parte dalla nostra storia, che non è passato, è promessa di futuro, e da cui abbiamo tanto da imparare. Una storia fatta da tanti confratelli, con nome e cognome, che hanno donato la loro vita e che parla di generosità, vitalità e fedeltà, delle nostre Ispettorie, dei mei confratelli, della Famiglia Salesiana e di tanti giovani e laici impegnati.

Certamente, abbiamo anche alcune sfide: la fecondità vocazionale; la rivitalizzazione della nostra vita consacrata salesiana; l’attenzione ai giovani poveri e a rischio esclusione – con particolare attenzione all’immigrazione; il nostro orizzonte missionario – la sensibilità missionaria della nostra regione è impressionante, con molte Ispettorie da cui dipendono delle case nei territori missionari, e con l’orizzonte missionario all’interno della nostra stessa Regione, con il Medio Oriente che esige da noi una grande solidarietà.

Non possiamo smettere di sognare. E io sogno una grande comunione di persone, salesiani di ogni età e condizione, laici innamorati di Don Bosco, Famiglia Salesiana tutta, che, uniti e in comunione di intenti e sinergia di forze, lavorano per l’educazione e l’evangelizzazione dei giovani. Stare con loro, in mezzo a loro, poter contare su di loro è il segreto della nostra fedeltà. Senza di loro non saremo fedeli al prezioso tesoro della vocazione salesiana che ci è stata donata. Loro sono la garanzia del nostro futuro.

In questo senso vorrei che noi, come Don Bosco, vivessimo come se vedessimo l’invisibile.

Info ANS: due importanti processi in cui coinvolgere tutti i salesiani

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato ieri dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito ai due processi in cui coinvolgere tutti i salesiani: “Animazione e governo della comunità” e “Giovani salesiani e accompagnamento”.

Due importanti processi erano stati affidati dal Capitolo Generale 27° (CG27) al Rettor Maggiore al suo Consiglio. I risultati del lavoro svolto negli ultimi quattro anni del precedente sessennio sono stati presentati all’assemblea del CG28 nella forma di due importanti documenti approvati dal Rettor Maggiore e dal suo Consiglio: “Animazione e governo della comunità. Il servizio del direttore salesiano”; “Giovani salesiani e accompagnamento. Orientamenti e direttive”.

Sono il frutto di un lungo cammino che ha coinvolto tutte le Ispettorie, tanti gruppi di Direttori e migliaia di giovani salesiani. Dopo alcune integrazioni proposte dal CG28 sono ora disponibili per tutti nelle 5 lingue più usate nella Congregazione. Anche la versione in polacco è in fase di pubblicazione.

La lettura consigliata non è quella che si adotterebbe per un articolo di una rivista, anche se questo può essere un primo approccio personale senz’altro interessante e utile. Il suggerimento che don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione – che ha seguito più da vicino i due processi – ha offerto attraverso una lettera inviata la settimana scorsa, è quello di dedicare questo primo anno del sessennio a “Giovani salesiani e accompagnamento…” da parte delle comunità di formazione iniziale. Le altre comunità possono invece focalizzare l’attenzione su “Animazione e governo della comunità…”. Nel secondo anno del sessennio si potrà scambiare il rispettivo centro di interesse, e procedere con il documento non ancora esaminato.

Ognuno dei testi è suddiviso in tre parti:

“Animazione e governo della comunità. Il servizio del direttore salesiano”

  • L’IDENTITÀ CONSACRATA SALESIANA
  • IL DIRETTORE NELLA COMUNITÀ RELIGIOSA SALESIANA
  • IL DIRETTORE E LA MISSIONE SALESIANA CONDIVISA

“Giovani salesiani e accompagnamento. Orientamenti e direttive”

  • RICONOSCERE
  • INTERPRETARE
  • SCEGLIERE

Dal Dicastero per la Formazione verranno offerti dei sussidi per facilitare un approccio graduale da parte delle comunità durante i prossimi 12 mesi, così da favorire la riflessione, il confronto e la contestualizzazione di ciascuna parte per ogni gruppo di salesiani e Ispettoria.

Il primo obiettivo, in questi giorni, è fare in modo che le versioni digitali dei documenti abbiano la massima diffusione. La versione cartacea sarà predisposta e accessibile quando le condizioni esterne lo permetteranno.

Favorire il più possibile la disseminazione di questi importanti documenti è anche un segno di riconoscenza per i tantissimi confratelli che in vario modo sono stati parte di questo processo fino a questo punto, che non è affatto la tappa conclusiva. Si tratta piuttosto di una nuova partenza, anzi della fase principale e più importante, dove la direzione di marcia che è emersa va percorsa, così da produrre la crescita e i cambiamenti desiderati.

È un modo concreto e autorevole di rispondere insieme all’appello-domanda del CG28 “Quali salesiani per i giovani di oggi?”.

Oratorio Salesiano Michele Rua: Gita estiva a Pracharbon 2020

L’Oratorio Salesiano Michele Rua organizza per l’estate prossima la gita di sette giorni nel mese di luglio in montagna nella Casa Alpina di Pracharbon, durante la quale i ragazzi dalla 4° elementare alla 3° media potranno vivere momenti di gioco e attività formative insieme ai propri formatori e animatori.

Si riporta l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

UNA PROPOSTA PER TE!
ALLEGRIA, AMICIZIA, GIOCO… CON LO STILE DI DON BOSCO

Ecco che cosa è per noi il soggiorno a Pracharbon… anzi… il Campo di Pracharbon,  come ci piace chiamarlo!

Vivere l’esperienza della montagna, con i propri amici e amiche, con la guida e la presenza di animatori che hanno a loro volta vissuto la stessa esperienza anni prima, accompagnati da quella familiarità ed equilibrio che sono propri dello stile di don Bosco, ha ancora oggi un valore unico e difficilmente sostituibile.

Nella favolosa cornice della Casa Alpina di Pracharbon, nel corso di sette giorni, ricchi  di gioco, di attività, guidati da un tema che orienta tutti i momenti formativi, si scopre la bellezza dello stare insieme, e si creano e si consolidano relazioni e valori che hanno poi il loro riflesso nella quotidianità, quando ciascuno torna alle proprie case.

Ma soprattutto danno cuore pronto e mente attenta per vivere “al top” l’oratorio di don Bosco.

Allora che dire di più? TI ASPETTO!
Il Direttore, don Mauro

Il Programma – Da lunedì 13 a domenica 19 luglio 2020

  • Partenza ore 9.30 con bus
  • Festa con i genitori domenica 12 luglio
  • ore 11 S. Messa
  • ore 12.30 pastasciutta offerta dall’Oratorio – (Per il resto, ogni famiglia è invitata a portare qualcosa da condividere)
  • Rientro a casa in auto

Salesiani Bra: I panettieri all’Aghav di Bra

A fine Novembre gli allievi del terzo anno di Panetteria del CFP di Bra, accompagnati dal formatore Claudio Vaira, hanno visitato il centro diurno dell’associazioneAghav“, con la quale hanno collaborato e animato con gli ospiti.
Si riporta l’articolo pubblicato dal Centro di Formazione Professionale di Bra, in data 5 dicembre, a cura di Fabrizio Venere.

BRA Gli allievi e le allieve del terzo anno del corso <Panetteria, pasticceria e pizzeria>, accompagnati dal formatore Claudio Vaira e dal direttore del Cfp Valter Manzone, hanno visitato il centro diurno dell’Aghav (associazione genitori handicappati volontari), con il quale hanno avviato una collaborazione quindicinale, per animare con gli ospiti, un mini-laboratorio di pasticceria e pizzeria. Accolti dai 22 frequentatori e dal personale cela struttura,  gli allievi sono stati accompagnati dalla coordinatrice Sonia a visitare tutti gli ambienti della struttura di via Molineri (soggiorno, aula didattica, aula per motricità, palestra) prima dell’incontro con tutti i frequentatori del centro. Significativo lo scambio di informazioni e di saluti; intanto i 3 allievi che si trattenevano per il laboratorio e il docente, avevano indossato la divisa, pronti per preparare il tronchetto alla Nutella. Dopo la classica foto di gruppo, il saluto al resto della classe che tornava al Cfp e l’avvio dei lavori.

Valter Manzone Direttore CFP Bra

Parte il corso animatori a Cumiana

Partito venerdì 22 febbraio il corso animatori alla scuola don Bosco di Cumiana. Ecco l’articolo pubblicato sul sito www.donboscocumiana.it:

La primavera è alle porte e noi della scuola “don bosco” guardiamo già all’estate. Con una serie di incontri ci proponiamo di mettere solide basi alle motivazioni educative degli animatori.

Venerdì 22 febbraio una ventina di exallievi della nostra scuola ha partecipato al primo incontro gestito dai Novizi di Monte Oliveto che, a turno, accompagneranno i ragazzi in un cammino di crescita secondo l’insegnamento di Don Bosco.

I giovani animatori, entusiasti dopo questa prima tappa ricca di stimoli, si sono dati appuntamento per il secondo incontro che si terrà nel mese di marzo.

 

Arriva la terza edizione del progetto “Arte di animare, Anima l’arte” – Anima MGS

Riparte, per il terzo anno consecutivo, il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli: un percorso creativo in cui i giovani trovano uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante.

Attraverso i 15 laboratori ci sarà la possibilità di continuare o di incominciare per la prima volta un percorso di sperimentazione delle varie declinazioni dell’arte dell’animazione. 11 saranno i professionisti che cercheranno di trasmettere questi “mestieri oratoriani”: dalla scenografia, al teatro, al montaggio video, dalla giocoleria all’equilibrismo, all’animazione da palco con balli e giochi di gruppi e tanto altro ancora.

Una valida occasione che potrà essere di grande aiuto a tutti i giovani per tirar fuori loro tutte le doti che posseggono e allora stesso tempo renderli una risorsa per i vari centri dell’ispettoria.

 

Per chi?

Giovani dai 16 ai 25 anni
*Per considerare eventuali eccezioni, contatta il responsabile del proprio centro oppure inviare una mail a info@artedianimare.it

Sul sito Artedianimare.it potrete reperire tutte le informazioni e materiali utili.
Le iscrizioni saranno possibili mediante la compilazione dell’apposito form online. Si segnala che i laboratori saranno a numero chiuso (15-20 max).

Non fai parte del mondo Salesiano ma ti interessa partecipare? Puoi farlo anche tu!

 

Quando?

Tre incontri da segnare in agenda!
Per info sugli orari clicca qui

Rivivi le due edizioni passate 2018 e 2017

 

 

In libreria: Un’indagine pasquale di Giorgio Agagliati

Si segnala la pubblicazione di Elledici del nuovo libro di Giorgio Agagliati, diacono permanente nonché giornalista  e professionista della comunicazione d’impresa, dal titolo “Il mistero della tomba vuota. Un’indagine pasquale”, un originale sussidio in preparazione alla Pasqua che utilizza la tecnica dell’investigazione. Una proposta d’animazione per un incontro di preghiera e catechesi sulle tracce di un’esperienza affascinante: una tomba vuota, tante domande, pochi indizi. Un lavoro per investigatori volonterosi alle prime armi.

La scheda di presentazione, qui di seguito:

Da un diacono, giornalista e professionista della comunicazione d’impresa, un originale sussidio in preparazione alla Pasqua che utilizza la tecnica dell’investigazione

IL MISTERO DELLA TOMBA VUOTA – Un’indagine pasquale
di Giorgio Agagliati

L’autore di questo libro, Giorgio Agagliati, è diacono permanente, oltre che giornalista e professionista della comunicazione d’impresa.

In questo suo nuovo sussidio, intitolato Il mistero della tomba vuota. Un’indagine pasquale, c’è una traccia per la preparazione di un’attività di gruppo, con schede staccabili per animatori e partecipanti.

La traccia è un racconto, dove si narra di Walter Inverness e Roger Stigman, che si conoscono fin dai tempi del college e insieme hanno aperto la Inv&Stig, l’agenzia di indagini private più rinomata di Londra.

È da poco passata la Pasqua, e mentre tutta la città non fa che parlare di un caso che mette in difficoltà persino Scotland Yard, i due detective decidono di indagare su uno dei misteri più antichi della storia: una tomba vuota, pochi indizi e tante, troppe domande.

Per risolvere il mistero, stavolta, non basterà una buona deduzione logica. Saranno necessari anche un pizzico di fede e dei validi aiutanti.

 

 

 

 

Argomenti: Pasqua, Ritiri spirituali
Scaffali: Quaresima e Pasqua, Animazione, Novità, Novità Home Page
Collana: Sussidi per il Natale e la Pas qua
Destinatari: Ragazzi, Giovani, Famiglie e genitori, Catechisti
Pagine: 48
Dimensioni: 150x210x0 mm
Data di Pubblicazione: 12/02/2018
Codice Prodotto: 06414
Codice EAN: 9788801064148
Lingua: Italian
Peso: 104 g