I festeggiamenti per Don Bosco a Valdocco

Domenica 30 e lunedì 31 gennaio, grande festa nel cuore di Torino-Valdocco per la solennità di San Giovanni Bosco: lungo il corso di entrambe le giornate, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, si sono svolte le tradizionali celebrazioni in onore del santo dei giovani. Tra le principali, quella delle ore 11:00 di domenica 30 presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani Ángel Fernández Artime e trasmessa in diretta su RAI 1, per la quale Papa Francesco, durante l’Angelus (vedi il video dal minuto 16), ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutta la famiglia salesiana:

Alla vigilia della festa di San Giovanni Bosco, vorrei salutare i salesiani e le salesiane, che tanto bene fanno nella Chiesa. Ho seguito la Messa celebrata nel santuario di Maria Ausiliatrice [a Torino] dal Rettore maggiore Ángel Fernández Artime, ho pregato con lui per tutti. Pensiamo a questo grande Santo, padre e maestro della gioventù. Non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica. Tanti auguri a tutti i salesiani e le salesiane!

(Papa Francesco)

Lunedì 31 gennaio, invece, il Rettor Maggiore ha presieduto la S.Messa delle ore 9:30, animata dalla corale di Maria Ausiliatrice.

È bello trovarsi una mattina come oggi qui, per celebrare con tanta solennità San Giovanni Bosco: è espressione di come, per grazia di Dio, è entrata nel cuore l’ammirazione per un prete “piccolo” e umile come Don Bosco che è stato invece un “gigante” proprio per grazia di Dio […]. Don Bosco è frutto di una ispirazione dello Spirito Santo: è stato Dio che nel suo spirito ha scelto quel giovanetto delle colline dei Becchi per seminare nel suo cuore questa predilezione per i ragazzi più poveri […].

Carissimi, io penso che non ci sia nella storia della salvezza e nella storia della Chiesa neanche un caso dove sia stato facile per un uomo di Dio portare avanti il progetto e il sogno pensato per lui. Per Don Bosco è stato lo stesso. La vita per Don Bosco è stata innanzitutto una vita con un grande amore per Dio, per Gesù e per la Madonna.

(Don Ángel Fernández Artime – Rettor Maggiore)

Alle ore 11:00 la celebrazione ha visto invece la presenza di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Torino, la quale ha sottolineato, durante l’omelia, quanto sia importante ancora oggi accogliere l’esempio di Don Bosco e la sua azione educativa come “un forte appello a stimare i giovani capaci di grandi cose e a spronarli a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà“:

Per questo dico ai giovani in questa festa di Don Bosco: «Abbiate il coraggio di raccontare con gioia ed entusiasmo ai vostri coetanei l’esperienza cristiana che state facendo, invitandoli a sperimentare l’amicizia in un gruppo alternativo ai tanti che frequentano; un gruppo dove non ci si accontenta di stare insieme per parlare, discutere o organizzare feste, gite e iniziative, ma dove si impara anche a pregare insieme, ad accostare la Bibbia, a celebrare l’Eucaristia, a servire con amore e solidarietà i piccoli, i poveri e sofferenti; un gruppo dove è possibile anche oggi fare esperienza di incontro con Gesù, nella sua comunità».

(Mons. Cesare Nosiglia – Vescovo)

Alle ore 18:30 si è poi tenuta la S.Messa presieduta da don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, con la partecipazione di tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

La festa di don Bosco vissuta alla sua presenza ha senz’altro un fascino unico al mondo. Lo celebriamo perciò festosamente per il dono che è lui ancora oggi per noi e per tutti i giovani […]. Per tutti don Bosco è potenzialmente un dono. La festa di don Bosco ci interroga, suscita in noi il desiderio di imitarlo nella santità e ci interroga in modo particolare attraverso la Parola di Dio […].

È don Bosco, padre maestro dei giovani, la risposta più esauriente nella Chiesa alla domanda di Gesù ai suoi discepoli di “lasciare che i ragazzi possano avvicinarsi a lui”, perché ne hanno il diritto. E noi siamo qui a prendere il suo testimone […]. Nessuno può impedirci di consegnare Gesù ai giovani del mondo, ai giovani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania. E noi lo facciamo e lo faremo con gioia e con impegno rinnovato […].

Don Bosco aiutaci ad imitarti, a difendere il diritto dei giovani ad incontrare Gesù e ad accogliere le sfide che il Signore ci lancia in questa direzione, anche quando sembrano superare le nostre forze.

(Don Leonardo Mancini – Ispettore)

CNOS-FAP Regione Piemonte: iscrizioni online prorogate fino al 4 febbraio

Il termine per le iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023 è stato prorogato alle ore 20.00 del 4 febbraio 2022. Il Ministero dell’Istruzione ha diffuso infatti venerdì scorso una nota alle scuole con la nuova scadenza, sottolineando che tale decisione è stata presa in considerazione del “protrarsi dell’emergenza epidemiologica” e delle connesse difficoltà che possono aver avuto le famiglie nell’effettuare le iscrizioni.

CNOS-FAP Regione Piemonte segnala tale proroga per le iscrizioni ai CFP, per le quali vale la medesima scadenza. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito.

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Iscrizioni online prorogate al 4 febbraio e quindi c’è ancora tempo per iscrivervi al CNOS-FAP in uno dei tredici Centri di Formazione Professionali (CFP) del Piemonte scegliendo il percorso più adatto alle proprie aspirazioni.

Nei CFP il personale vi supporterà, eventualmente ne aveste bisogno, nelle operazioni da effettuare sul portale del Ministero dell’Istruzione per procedere con l’iscrizione online.

La formazione professionale dopo la terza media, l’abbiamo raccontata come “una scuola da in piedi” per le tante ore di attività pratiche che si svolgono in laboratori attrezzati di tutto punto e tecnologicamente al passo con i tempi, senza trascurare le discipline come la lingua italiana e straniere, la matematica e le scienze, la tecnologia e l’asse storico sociale.

I settori professionali presenti nei CFP dei Salesiani, che possono essere scelti per intraprendere un percorso triennale di istruzione e formazione professionale che porta al conseguimento della qualifica e apre le porte al mondo del lavoro oppure al proseguimento degli studi con i corsi di Tecnico per conseguire il diploma professionale, sono Acconciatura, Estetica, Meccanica industriale, Meccanica dell’autoveicolo, Meccanica delle macchine agricole, Riparazioni di Carrozzeria, Termoidraulica, Impianti Elettrici Civili ed Industriali, Elettromeccanica, Ristorazione, Servizi di Sala e Bar, Panificazione e Pasticceria, Lavorazioni Agroalimentari, Servizi alle vendite e alle Imprese, Servizi di Promozione e Accoglienza, Grafica multimediale, Saldocarpenteria.

C’è ancora la possibilità di visitare le strutture e i laboratori e conoscere i programmi e le modalità di svolgimento delle attività formative ed è sempre possibile effettuare un colloquio di orientamento gratuito con personale esperto e dedicato a questo servizio, che è sempre attivo per tutto l’anno.

Non resta che recarsi in uno dei CFP e provvedere alle iscrizioni online entro il 4 febbraio.

AM: Terzo e quarto incontro del Percorso Missionario

Domenica 19 dicembre si è svolto, presso la casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice di piazza Maria Ausiliatrice a Torino, il terzo incontro del “Percorso nel Cuore del Mondo” 2021/2022.

Il tema dell’incontro è stato la Dottrina Sociale della Chiesa, e questa riscoperta della concretezza sociale della Chiesa è stata guidata dalle parole di don Riccardo Frigerio, direttore della Casa salesiana di San Benigno. Il viaggio attraverso i concetti di Primato della persona, Bene comune, Solidarietà e Sussidiarietà, quattro pilastri della Dottrina sociale della Chiesa, è proseguito con la condivisione delle idee tra i ragazzi. La possibilità di un confronto diretto con don Riccardo ha permesso di approfondire (o, per alcuni, scoprire) un ramo dell’azione sociale Chiesa non molto conosciuto.
Dopo la cena condivisa, il gruppo ha avuto la possibilità di visitare la mostra “Matteo 25, Restiamo Umani”, al museo Casa Don Bosco, a Valdocco. Le immagini di migranti, dipinte su grandi tavole di legno, hanno fatto breccia nell’indifferenza generale, riportando alla luce i volti e gli sguardi di uomini e donne che, non essendo nati nella parte “fortunata” del mondo, sognano un futuro diverso e possibile per se stessi e per le loro famiglie.

Il cammino è continuato domenica 23 gennaio con il quarto incontro, dal titolo “La spiritualità missionaria salesiana”

Nella prima parte dell’incontro il gruppo ha riflettuto sul concetto stesso di spiritualità: un dono soffiato dall’unico Spirito ma diverso per ciascuno, incanalato dalla Chiesa in forme diverse. Dal generale si è poi passati al particolare: il carisma salesiano, raccontato da Dio ad un don Bosco ancora bambino in un sogno; un sogno che si è allargato sempre di più, fino alla spedizione dei primi salesiani missionari nel 1875 e, due anni dopo, delle prime FMA verso l’America latina e che arriva fino ad oggi.
Dopo il pranzo e un momento di gioco, il museo Casa Don Bosco ha aperto le porte ad un itinerario guidato da don Enrico Lupano che, attraverso i luoghi e gli oggetti della quotidianità di don Bosco e dei Salesiani ha mostrato nel concreto cosa voglia dire essere animati da una spiritualità giovanile missionaria salesiana. Partire in missione, ma anche vivere con un certo stile la missione quotidiana, vuol dire sapersi affidare, senza pretendere di capire tutto subito, ma vuol dire anche avere il coraggio di mettersi in gioco con le proprie capacità.
Durante questo incontro si sono svolti anche degli importanti momenti di confronto, che aprono la strada alle partenze della prossima estate.

Nonostante la dispensa fosse vuota o ci fosse poco cibo, Don Bosco, che per i suoi ragazzi ha dato la vita, faceva in modo di colmare quel vuoto per non fargli mai mancare nulla. Dobbiamo cercare anche noi di colmare quei vuoti rendendoli ricchi, andando ad agire in quello spiraglio che i cuori, anche più chiusi, lasciano per poter entrare. – Luca

CNOS-FAP Regione Piemonte: buona festa di San Giovanni Bosco

Di seguito l’augurio di una buona festa di San Giovanni Bosco da parte del CNOS-FAP Regione Piemonte, a cura di don Alberto Martelli.

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Carissimi tutti, buona festa di San Giovanni Bosco.

Quest’anno la festa è poi segnata, quasi colorata, dal 400° anniversario della morte di san Francesco di Sales a cui don Bosco si ispirò nel creare il suo oratorio, per la capacità del santo vescovo di annunciare la santità a tutti e la eccezionale mitezza e amorevolezza con cui lo sapeva fare in tutte le occasioni.

E allora stimolati da nostro Padre don Bosco e accompagnati da San Francesco, mi permetto di rivolgervi due particolari auguri in questa festa per noi così cara e preziosa.

In primo luogo: non lasciatevi rubare l’allegria.

Noi salesiani siamo in questo mondo testimoni della allegria che viene da quella giovinezza che solo la santità ci sa dare.

Se vogliamo vivere con serietà e impegno nel nostro quotidiano, se vogliamo essere educatori significativi per i giovani che incontriamo, se vogliamo che la nostra stessa vita valga la pena di essere vissuta, noi ci prendiamo l’impegno, quasi il compito profetico, di essere allegri.

Sappiamo quanto non sia facile, sappiamo in quanti stanno provando a toglierci il sorriso, ma noi non ci faremo rubare il primo ingrediente della nostra santità.
Non è superficialità adolescenziale, né passeggero sorriso per consolarci un po’. E’ uno stile di vita, è soffio dello Spirito che traspare dagli occhi e dal cuore. E’ la fiducia incrollabile in quella provvidenza e in quell’amore divino che ci circonda e ci protegge e che testimoniano con passione a chi incontriamo.

In secondo luogo, l’appello, quasi la vocazione che quest’anno San Francesco di Sales vuole lasciarci: fate tutto per amore e nulla per forza.

Un compito per niente facile, a volte doloroso perché la forza dell’amore supera ogni altra forza di questo mondo e costringe, impegna, richiede fatica e dedizione, molto più che ogni altro contratto o promessa.

Eppure è solo per amore che possiamo donare la nostra vita. Nulla di meno di questo vale la pena. Ed è solo per amore che sappiamo di poter fare la cosa giusta, quell’amore che i santi ci insegnano e che Gesù ci ha testimoniato.

Noi non siamo un gruppo di volontari, non siamo un gruppo di semplici appassionati dei giovani, non siamo neanche una semplice azienda con un contratto: noi stiamo insieme perché tutti, in un modo o nell’altro, chiamati dall’amore, diamo la nostra vita per il bene dei ragazzi e delle famiglie, specie le più povere.

State sempre allegri, l’amore ci spinge, don Bosco ci accompagna, i giovani attendono la nostra testimonianza.

Buona festa a tutti, Don Alberto

Proroga dei termini di presentazione delle domande di Servizio civile universale

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale segnala che il bando per il Servizio civile universale è stato prorogato: le domande potranno essere presentate entro le ore 14 del 10 febbraio 2022. Di seguito la comunicazione pubblicata sul sito.

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Pubblicazione del decreto di individuazione di ulteriori programmi di Servizio civile universale finanziati per l’anno 2021

Con Decreto del Capo del Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale n. 46  del 25 gennaio 2022, ad integrazione di quanto previsto dal decreto dipartimentale n. 738 del 3 dicembre 2021, sono finanziati a valere per l’anno 2021 ulteriori 102 programmi, di cui 92 in Italia e 10 all’estero, per un totale di ulteriori 8.481 posizioni, di cui 8.307 in Italia e 174 all’estero.

Viene dunque pubblicata l’integrazione al bando di selezione per operatori volontari dello scorso 14 dicembre, per lo scorrimento delle graduatorie e la proroga dei termini di presentazione delle domande di Servizio civile universale al 10 febbraio 2022, ore 14:00.

Queste le parole della Ministra Fabiana Dadone:

“Esprimo la mia soddisfazione per il risultato che si raggiungerà con il prossimo ciclo di reclutamento: numeri notevoli, con oltre 64.000 opportunità, superiamo una soglia mai vista negli anni passati. Oggi, con il nuovo bando supplementare, abbiamo concesso anche una proroga dei termini, andando incontro alla richiesta degli enti.”

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Servizio Civile – InfoDay last call online: 3 febbraio 2022 (clicca qui)

Tutto pronto per il quarto incontro del Percorso Missionario

Domenica 23 gennaio si terrà a presso la casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice (piazza Maria Ausiliatrice 35) a Torino il quarto incontro del “Percorso nel cuore del mondo” 2021/2022.

Il tema dell’incontro è La spiritualità missionaria salesiana: un viaggio nel carisma salesiano, dal sogno dei nove anni alle prime spedizioni missionarie di Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice e ancora oltre, fino a scoprire (o riscoprire) che è lo stesso carisma ad animare anche i sogni missionari di oggi. Ci aiuterà nel cammino don Enrico Lupano, attraverso la visita al Museo Casa Don Bosco. 

 

Quello che proviamo a fare deve essere proprio sullo stile e carisma di Don Bosco che con gioia e creatività va a cercare le anime per educarle, per portarle a Gesù e questa è la salvezza.

(Dall’incontro sullo stesso tema dello scorso anno) 

3° Webinar L2L aperto al pubblico – Mario Comoglio “L’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo classe”

Nella giornata di mercoledì 12 gennaio 2022, alle ore 17.00, si terrà il terzo webinar aperto al pubblico dell’azione Metodo di Studio (del progetto Labs to Learn) riguardante il ciclo di incontri “COMUNITÀ’ DI APPRENDIMENTO“. L’appuntamento è rivolto a tutti coloro che sono interessati alle tematiche della scuola, dell’apprendimento e dell’educazione.

Questo incontro sarà guidato da Mario Comoglio, Docente presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontifica Salesiana, sul tema “L’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo classe”.

L’evento sarà seguibile grazie alla diretta streaming sui canali Youtube e Facebook di Labs To Learn

Modera Sara Dal Cin | Consulente Aziendale, Formatrice e Facilitatrice dell’Apprendimento

Uno dei problemi che si pongono agli insegnanti è di organizzare la classe trasformandola in un contesto laboratoriale dove gli studenti si coinvolgono nel loro apprendimento. Contemporaneamente si pone il problema di come gestire la complessità delle relazioni che sono generate dalla vita della classe in una prospettiva orientata alla formazione dei profili competenti.

CNOS-FAP Regione Piemonte: iscrizioni online 2022-23 scuola e formazione professionale “dopo la terza media”

Sono aperte le iscrizioni online 2022-23 per la scelta del percorso “dopo la terza media” nelle scuole superiori e nella formazione professionale. Il CNOS-FAP Regione Piemonte dedica un articolo con tutte le informazioni utili per effettuare le iscrizioni (con il rimando al sito del Ministero dell’Istruzione) e l’offerta formativa CNOS-FAP.

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Sul sito del Ministero dell’Istruzione sono pubblicate le modalità per la scelta del percorso “dopo la terza media” nelle scuole superiori e nella formazione professionale con tutte le prassi da seguire.

L’offerta formativa presentata dal CNOS-FAP Piemonte è articolata in percorsi triennali di qualifica professionale a cui segue la possibilità di conseguire il diploma professionale con un ulteriore anno di formazione, anche in alternanza formazione e lavoro in impresa con la possibilità di attivare un contratto di apprendistato di primo livello.

percorsi di formazione professionale, che sono più di 40, riguardano diversi settori e mestieri per i quali è possibile acquisire competenze spendibili immediatamente nel mondo del lavoro senza peraltro escludere la possibilità di proseguire gli studi fino al conseguimento del diploma statale quinquennale, grazie agli accordi che ciascun CFP ha con le istituzioni scolastiche del territorio in cui opera. In questa fase di scelta diventa di fondamentale importanza affidarsi ai nostri Orientatori, che gratuitamente accompagneranno alla scelta ragazze e ragazzi con le loro famiglie per poi sostenerli durante il triennio a raggiungere il successo formativo.

Le continue richieste di Operatori qualificati, e preparati alla vita oltre che al lavoro, che riceviamo da parte delle aziende, che ci affiancano nell’attività formativa mettendo a disposizione le loro competenze e attrezzature, ma sopratutto stage e tirocini, sono per noi un attestato di qualità ed utilità del servizio che svolgiamo perché danno la possibilità di costruirsi un futuro professionale. Lo Sportello Servizi a Lavoro, attivo in ogni CFP, è diventato nel territorio di pertinenza il punto di riferimento per imprese e cittadini a cui riferirsi rispettivamente per la ricerca di personale e per l’invio del proprio curriculum per la ricerca di un posto di lavoro, con la garanzia di essere accompagnati da personale competente e preparato per svolgere questo servizio.

L’offerta formativa che i Salesiani hanno presentato alla Regione Piemonte tramite il CNOS-FAP, Centro Nazionale Opere Salesiane –  Formazione Aggiornamento Professionale, è accompagnata dal progetto educativo, che ogni CFP mette in campo come da tradizione ma attento alle innovazioni e alle esigenze dei giovani del terzo millennio, con l’obiettivo di accompagnare anche la crescita umana degli allievi per farne “buoni cristiani ed onesti cittadini”a testimonianza della presenza sempre viva di Don Bosco. Questo perché si possa sempre dire che “andare dai Salesiani” vuol dire andare a preparare il proprio futuro.

Buon Anno!

Iscrizioni online 2022-23: siamo su SCUOLA IN CHIARO!

Qui è possibile trovare in particolare il Codice SIDI necessario per la scelta del Centro di Formazione Professionale e poter fare l’Iscrizione Online 2022-23.

Consulta l’offerta formativa 2022-23: tutti i corsi del CNOS-FAP Piemonte nei tredici CFP!

Animazione Missionaria – Un capodanno alternativo presso il rifugio Massi di Oulx

Per concludere il vecchio anno ed iniziare al meglio il 2022, un gruppo di giovani facenti parte del percorso dell’Animazione MissionariaNel cuore del mondo” ha vissuto la festa di fine/inizio anno in maniera alternativa, facendo tesoro delle attività portate avanti dal Rifugio Massi di Oulx in merito all’accoglienza dei migranti. Di seguito l’esperienza vissuta dal gruppo di giovani che ha aderito, a cura di Sara Scrivo.

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Capodanno ad Oulx

Quest’anno, con il percorso di animazione missionaria “Nel cuore del mondo” abbiamo trascorso un Capodanno alternativo presso il rifugio Massi di Oulx che si occupa dell’accoglienza dei migranti appartenenti alla rotta balcanica e a quella africana. Si tratta di singoli e famiglie che tentano di attraversare il confine con la Francia e che spesso vengono respinti dalla gendarmerie francese. Ad Oulx, d’inverno, la temperatura scende anche di diversi gradi sotto lo zero e questo rende gli attraversamenti notturni sulle piste da sci o in alta montagna estremamente pericolosi. Di conseguenza, per i migranti, il rifugio Massi è, di fatto, l’unica possibilità per ottenere un pasto caldo ed evitare di dormire all’addiaccio.

Don Chiampo, parroco di Bussoleno e responsabile del rifugio, ci ha accolti presentandoci la struttura e le modalità di accoglienza dei migranti e ci ha ricordato l’importanza di restituire loro la dignità e di riconoscerli come persone evitando qualsiasi forma di pietismo. Inoltre, egli ha evidenziato come il concetto di “migrante” sia un concetto in continua evoluzione. Anche a livello etimologico è possibile individuare tale trasformazione: un tempo, infatti, si utilizzavano i termini “immigrato” ed “emigrato”, mentre attualmente si utilizza in maniera più generica il termine “migrante”. Anche questo cambiamento semantico è significativo perché va a sottolineare quanto l’azione del “migrare” sia diventata ormai una condizione costante, tanto da mettere da parte gli aspetti del “da dove” o del “verso dove” espressi dai due prefissi. In passato, inoltre, i migranti erano, quasi esclusivamente, migranti economici in cerca di nuove opportunità; al giorno d’oggi, invece, la maggior parte sono rifugiati politici o migranti forzati che fuggono da zone di guerra o da situazioni in cui i diritti umani non vengono rispettati. In futuro e, purtroppo, in un futuro non troppo lontano, conosceremo meglio anche la figura del migrante ambientale.

I migranti che passano per Oulx sono stati costretti a lasciar ogni cosa e a vendere tutto quello che possedevano nella speranza di trovare un posto migliore, un luogo sicuro dove poter crescere i propri figli. Tutti noi siamo rimasti molto colpiti dal coraggio e dalla determinazione di queste persone nel non avere un piano B e nel dover puntare tutto sul piano A. Noi, al contrario, siamo spesso così tanto insicuri nel formulare i nostri progetti da evitare di fare anche solo un passo senza prima avere garanzie di successo. Per loro invece il mettersi in viaggio non è un’opzione, una scelta tra le tante alternative; il più delle volte è una necessità dalla quale risulta impossibile tirarsi indietro.

Dopo aver ascoltato Don Chiampo, abbiamo dato una mano a pulire e riordinare i container e le stanze. Spostando i materassi abbiamo trovato alcuni oggetti che ci hanno fatto riflettere sul numero di persone passate in questo piccolo punto nevralgico e sulle loro storie: spazzolini, calzini, guanti, mascherine, omogeneizzati e appunti con percorsi, nomi di città, orari di treni e pullman diventano simboli concreti della sofferenza, delle paure e delle speranze di tutti i migranti che hanno trascorso anche solo una notte in questo luogo.

La sera abbiamo condiviso la cena chiacchierando con alcuni di loro e cercando di entrare un po’ nelle loro storie con quanta più delicatezza possibile. Qualcuno era contento di poter passare la serata con noi e di vivere qualche attimo di spensieratezza, altri ci chiedevano, più semplicemente, di condividere il loro silenzio. Come ha detto Don Chiampo, il “povero” è spesso una figura scomoda, una figura che ci infastidisce e ci richiede uno sforzo per uscire dal nostro egoismo, ma quando entriamo in contatto con la sua povertà contemporaneamente scopriamo anche quelle che sono le nostre povertà, ciò che nascondiamo alle altre persone e, spesso, anche a noi stessi. Solo mettendoci a servizio degli ultimi riusciamo davvero a riconoscerci come fortunati, a riordinare le priorità della nostra vita e ad incontrare in modo autentico Dio. Lo stesso Dio che continua a prendersi cura e ad accogliere le grida di questa umanità bella e fragile.

[Cristo Gesù, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò sé stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini. (Filippesi 2,6-7)]

Lo sguardo del “povero” allora, è uno sguardo profondo che ci smuove, ci interroga, che pretende un nostro intervento e che, un po’ come gli occhi dei protagonisti delle opere di Ungarelli (esposte a Valdocco), va a rimuovere quel velo di ipocrisia che ci accomuna un po’ tutti e che ci intrappola nell’inazione e nell’indifferenza e non ci permette di agire per la carità. Abbiamo dunque trascorso l’ultimo dell’anno mettendoci a servizio degli ultimi e cercando anche di riflettere sul modo in cui siamo abituati ad amare. Infatti, come ci ha ricordato Don Chiampo, ci sono motivazioni molto diverse che ci spingono ad amare:

“Ti amo perché mi ami,
ti amo perché ho bisogno di te
e ti amo perché voglio il tuo bene.
E tu che tipo di amore scegli?” (Don Chiampo).

È stato inoltre molto bello vedere che, nonostante fosse il 31 dicembre, i volontari erano tanti. La sera abbiamo festeggiato l’arrivo del nuovo anno insieme a due ragazzi volontari con i quali ci siamo sentiti immediatamente in sintonia. Condividere insieme quest’esperienza di servizio e riconoscerci come figli di Dio ci ha fatto sentire immediatamente fratelli, pronti a collaborare per il bene del prossimo.

Sara Scrivo