Tempo di Pasqua alla Basilica Maria Ausiliatrice di Torino – Valdocco

Disponibile di seguito il programma completo delle celebrazioni della Pasqua presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino – Valdocco.

09 APRILE | Domenica di Pasqua: Risurrezione del Signore

*e in ogni altra DOMENICA del tempo pasquale

  • Confessioni: ore 7.30 – 12.30 | 15.00 – 19.00 | 20.30 – 22.00
  • Sante Messe: ore 8.00 – 9.30 – 11.00 – 12.30 | 17.00 – 18.30 – 21.00
  • Ore 16.30: Celebrazione dei Secondi Vespri e Adorazione

10-15 APRILE | Da lunedì (Pasquetta) a sabato

*e in tutti gli altri giorni feriali

  • Sante Messe (orari feriali): ore 7.00 – 8.00 – 9.00 – 10.00 | 17.00 – 18.30 (sabato pom. solo ore 18.00)
  • Santo Rosario: ore 16.30 e sabato ore 17.00

15 APRILE

  • Ore 21.00: Concerto vocale e strumentale, REGINA COELI LAETARE “Non solo Gospel” di Brandizzo

16 APRILE | 2a Domenica di Pasqua e della Divina Misericordia

  • Presentazione e promessa dei VOLONTARI DELLA BASILICA e dell’UFFICIO MESSE

Apertura Cappella delle Relique [cripta] per la preghiera

  • Venerdì e Sabato: ore 11.00 – 12.30 | 14.00 – 15.30
  • Domenica: ore 14.00 – 15.30

CFP San Benigno: un confronto con la Comunità Cenacolo

Gli allievi del terzo anno del CFP di San Benigno hanno vissuto una giornata di testimonianze e riflessioni presso la Comunità Cenacolo di Casaleggio (NO). Di seguito la notizia a cura del CFP.

***

Gli allievi/e del terzo anno dei corsi di meccanica, termoidraulica e cucina del centro CNOS-FAP di San Benigno hanno vissuto una giornata di testimonianze e riflessioni presso la Comunità Cenacolo di Casaleggio (NO).

La Comunità Cenacolo è nata nel luglio 1983 grazie a suor Elvira Petrozzi, come risposta della tenerezza di Dio Padre all’urlo di disperazione di tanti giovani stanchi, delusi, disperati, drogati e non drogati, alla ricerca della gioia e del senso vero della vita.

A coloro che bussano alle porte della Comunità viene proposto uno stile di vita semplice, familiare, alla riscoperta del lavoro vissuto come dono, dell’amicizia vera e della fede nella Parola di Dio,

Gli allievi/e di San Benigno hanno visitato i vari ambienti della Comunità, partecipato ad un confronto con alcuni giovani ospiti, hanno pregato con loro e hanno riflettuto sulle conseguenze delle scelte positive e negative nella propria vita.

La robotica è femmina al Maker Lab pomeridiano di Valdocco

Mercoledì 19 aprile partirà un nuovo Maker Lab pomeridiano a Valdocco, nuovo per due motivi: dopo l’esperienza della tipografia e della stampa, il nuovo Maker si occuperà di robotica e sarà destinato, almeno per ora, ad un gruppo di bambine.

Le statistiche ci mostrano ogni anno che il numero delle ragazze diplomate è superiore a quello dei coetanei maschi, come anche la percentuale di laureate è di molto superiore a quella degli uomini; ma cosa succede se andiamo a vedere la percentuale di laureate nelle materie STEM?

Prendiamo in considerazione anche un fatto concreto; in un Oratorio Salesiano piemontese, anch’esso parte dell’universo Labs To Learn, sono stati proposti due Maker Lab, a libera scelta dei ragazzi: cucina e robotica.

Tutte le bambine hanno scelto cucina, tutti i maschi, con una sola eccezione, hanno scelto robotica. Perché? Nel nostro piccolo mondo di Valdocco, ciò che vediamo è che gli stereotipi di genere e l’educazione culturale che i bambini e le bambine apprendono fin da piccoli pesano come macigni, per cui, se i bambini vengono messi di fronte alla scelta di un’attività, sceglieranno quasi sempre secondo i modelli culturali che hanno appreso.

Quindi, di fronte alla possibilità di realizzare questo tipo di Maker Lab, abbiamo deciso di non dare ai bambini la possibilità di scegliere: abbiamo direttamente proposto il laboratorio solo a bambine, di sei nazionalità diverse, tutte entusiaste di partecipare;

pensiamo infatti che, affinché i ragazzi e le ragazze siano davvero liberi di scegliere, bisogna prima che abbiano l’occasione di uscire dai propri schemi e andare oltre i contesti nei quali si sono sempre immaginati.

Così, Meryem, da grande, potrà essere una mamma e prendersi cura della sua casa, ma potrà anche progettare auto volanti. Sofia potrà essere un’attrice, una cantante o una biologa marina. E Shamza potrà creare abiti alla moda o studiare cure per malattie incurabili.

Come per gli altri Maker, l’attività si realizzerà in stretta collaborazione con le famiglie e la scuola, continuando così a intrecciare relazioni con il territorio, ma anche a sperimentare percorsi di crescita inclusivi e progetti educativi partecipati.

L’educazione è cosa di cuore, ed il cuore non ha genere, colore o paese di provenienza.

Oratorio Valdocco: nuove opportunità per i ragazzi del Maker Lab mattutino

Mercoledì 29 marzo, i ragazzi dell’I.C. Turoldo che frequentano il Maker Lab sulla grafica all’Oratorio Valdocco di Torino hanno ricevuto una visita speciale: una delegazione di ispettori del Ministero dell’Istruzione Francese e di rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Scopo della visita era quello di osservare e conoscere alcune attività inclusive ed innovative realizzate dalla scuola con i propri allievi.

L’evento si è trasformato in una nuova occasione di protagonismo per i ragazzi che, un po’ intimiditi dalla presenza degli osservatori, un po’ incuriositi dall’interesse mostrato nei loro confronti, non si sono tirati indietro e hanno mostrato agli ospiti come progettare il logo che stamperanno poi in laboratorio, a Valdocco, su magliette di cotone e borse di tela.

Oltre all’attività in sé e alle possibilità che il progetto Labs To Learn apre ai ragazzi a rischio di abbandono scolastico precoce, ciò che ha colpito i presidi francesi è stato il percorso di costruzione della comunità educante, quella mattina pienamente rappresentata;

esistono infatti progetti simili nelle scuole francesi, ma faticano ad uscire dai cancelli scolastici, mancano il dialogo ed il legame con il territorio. La visita si è conclusa quindi con la proposta, da parte dei delegati francesi, di un partenariato con la scuola Turoldo per condividere le buone pratiche didattiche ed educative: i nostri ragazzi speravano in un viaggio nella capitale francese; per ora dovranno accontentarsi di conoscere i loro coetanei e mostrare ciò che imparano sulle piattaforme digitali.

Come crescono questi ragazzi! Ieri erano i più rumorosi della classe, quelli che disturbano, che non sanno fare niente e che non hanno passioni, domani insegneranno cos’è la serigrafia in un partenariato internazionale.

Un’altra finestra si è spalancata per questi ragazzi.

 

CFP Fossano: È (di nuovo) Pasqua

Il personale del CNOS FAP di Fossano augura ai suoi alunni e alle loro famiglie una Pasqua costruttrice di pace.

***

In questo tempo della storia si sente parlare continuamente di guerra e di pace. Ma senza andare troppo lontano anche nei nostri ambienti di vita,  a volte si può assistere ad episodi di violenza e di sopruso. In questi anni ci stiamo via via rendendo conto che i nostri laboratori, le nostre aule, i nostri cortili e le nostre case possono sempre più diventare  autentiche scuole di pace. Il nostro augurio in questa Pasqua ormai alle porte, è che  allievi, famiglie e formatori possano sempre più  parlare questa lingua, fatta di ascolto, perdono e collaborazione. Ogni incontro vero riduce i pregiudizi, allontana le insicurezze e la paura del diverso, costruisce un ponte per la pace.

       La pace sia con voi! 

I formatori e tutto il personale augurano a ciascuno di voi serene festività Pasquali

 

CFP Fossano: L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai

Presso il CNOS FAP di Fossano si è svolta una giornata di formazione tecnica tra gli allievi e Finder Opta.

***

Lunedì 3 aprile si è svolta una giornata di alta formazione tecnica rivolta agli allievi della seconda e terza annualità del settore elettrico, al 4° anno settore energia, alla 4° e 5° I.I.S. Guala di Bra e in serata direttamente agli installatori elettrici che ogni anno collaborano con il CNOS-FAP di Fossano, ospitando i nostri allievi nello stage e durante i tirocini estivi.

La formazione è stata svolta direttamente da tecnici Finder per presentare un nuovo prodotto unico sul mercato: Finder Opta. 

Opta è un PROGRAMMABLE LOGIC RELAY, perfetto per creare, facilmente, molteplici applicazioni nell’automazione industriale, OEM e building automation.

Al giorno d’oggi è necessario rimanere sempre aggiornati per proporre all’utenza prodotti innovativi e tecnologici; per questo il CNOS-FAP  ha voluto dedicare all’argomento una giornata tecnico-specifica.

Ringraziamo la Finder che, dimostrando come sempre di credere nella formazione professionale, ha trascorso un’intera giornata con gli allievi, permettendo loro di scoprire l’ultimo prodotto nato in casa Finder; ma anche gli installatori hanno avuto modo di conoscere Opta e di approfondire con domande tecniche e specifiche per soddisfare le esigenze dei clienti e per proporre ogni giorno soluzioni sempre più efficienti e all’avanguardia.

Ringraziamo anche la Biesse di Fossano, per il costante supporto e la collaborazione nello svolgimento dell’evento.

Il tuo lavoro riempirà gran parte della tua vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatto è fare quello che ritieni sia un ottimo lavoro. E l’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. (Steve Jobs)

Istituto Salesiano Bra: Ripartono gli incontri Community Lab

Mercoledì 22 marzo, a Bra, è ripartito il progetto Community Lab, che ha coinvolto educatori, salesiani, volontari, giovani e famiglie.

Di seguito l’articolo di Jessica Vetrò, educatrice Istituto Salesiano Bra, che racconta l’esperienza.

***

A Bra, mercoledì 22 marzo é ripartita l’azione di Community Lab che vede coinvolti educatori, salesiani, volontari, giovani e famiglie chiamati a creare occasioni di incontro e di alleanza educativa anche attraverso un dialogo intergenerazionale.

La serata si è aperta con una breve introduzione di Don Riccardo,  a seguire un breve giro di nomi e introduzione dell’attività. Presenti, sacerdoti, educatori, cooperatori e ex – animatori, ragazzi universitari e giovani lavoratori.  Giovani che fin da piccoli hanno partecipato alla vita oratoriana.

La prima domanda e successiva riflessione è stata: Che cosa è per te questo oratorio?

Le risposte ci hanno rimandato a tanti ricordi, momenti di crescita e cambiamento, persone che hanno fatto la differenza, belle sensazioni, racconti di chi ormai ha più di 40 anni e ha trovato in quel luogo una seconda casa, la propria moglie, un luogo in cui far crescere i figli, ricordi di infanzia, persone che hanno contribuito alla propria crescita personale.

La seconda domanda posta è stata in riferimento al futuro. Cosa immaginiamo per questo oratorio tra tre mesi e cosa immaginiamo tra un anno?

I ragazzi divisi in gruppi hanno lavorato, scrivendo i sogni, le aspettative che ognuno di loro immagina per l’oratorio. Tantissime idee emerse pensando ai giovani e legate ai ricordi di infanzia.

Subito dopo un breve momento di condivisone insieme in cui sono emersi diversi temi tra i più importanti…

  • l’esigenza di più momenti di spiritualità e allo stesso tempo la difficoltà di essere poi presenti e disponibili nel realizzarli.
  • Il carisma salesiano, quanto realmente viviamo e condividiamo lo spirito salesiano, i tratti caratteristici dell’esperienza di  Don Bosco l’indicazione per dare vita a progetti educativi, pastorali con i giovani…

La serata si é poi conclusa con la preghiera e un saluto e un ringraziamento per Sara e Martina.

Alessandria: iniziata la Settimana Santa al don Bosco di Alessandria

Dal sito dei Salesiani di Alessandria.

***

Con la benedizione degli ulivi e la processione che si è snodata dai cortili dell’oratorio alla chiesa parrocchiale, è iniziata la Settimana Santa, centro della nostra fede.

È stata caratterizzata dalla grande adesione e partecipazione dei ragazzi del catechismo insieme ai loro genitori.

Don Mauro, il parroco, ha voluto sottolineare che come i ragazzi hanno accolto Gesù a Gerusalemme così al centro della nostra comunità siano proprio i più piccoli. Inoltre, ha suggerito di accogliere il ramo d’ulivo come segno della presenza di Cristo che è pace e riconciliazione.

Prossimo appuntamento con i ragazzi sarà Giovedì Santo, 6 aprile, alle 15.00 per il laboratorio del pane azzimo e per la liturgia della Parola adatta per loro con la lavanda dei piedi ai ragazzi che si preparano alla prima comunione e alla cresima.

CFP San Benigno e Bra sul podio al concorso nazionale del settore ristorazione

Dal 28 al 31 marzo scorsi si è tenuto ad Este, Padova, il concorso nazionale del settore ristorazione del CNOS-FAP nazionale, che ha visto piazzarsi sul podio i ragazzi dei CFP di San Benigno e Bra. Di seguito la notizia a cura del CFP di San Benigno.
***
Dal 28 al 31 marzo si è tenuto a Este, provincia di Padova, il concorso nazionale del settore ristorazione organizzato dalla Federazione nazionale CNOS-FAP.
Hanno partecipato 18 allievi provenienti dai Centri di Formazione Professionale CNOS-FAP di tutta Italia.
Il concorso nazionale ha le seguenti finalità:
  • stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “capolavoro”, elaborato d’intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze che deve raggiungere al termine del percorso formativo;
  • promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa;
  • approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore;
  • favorire lo scambio di esperienze tra regioni diverse;
  • premiare l’eccellenza tra gli allievi.
Facciamo i complimenti a Denise Cirillo del Centro CNOS-FAP di San Benigno e a Samuele Tassoni del Centro CNOS-FAP di Bra che si sono posizionati terzi nella classifica complessiva del concorso.

CFP Novara: storie dei ragazzi che scelgono la formazione professionale

Dal sito del CFP di Novara.

***

Via Don Bosco 2/A

Qui a Novara prendono le mosse alcune delle storie dei ragazzi che scelgono la formazione professionale.

Un portoncino con davanti una rampa per consentire a tutti l’accesso. Ma proprio a tutti.

Il logo CNOS-FAP Piemonte con il colore azzurro di Novara. Sopra le bandiere dell’Europa, dell’Italia e del Piemonte, che stanno ad indicare che si tratta di un luogo pubblico. È un Centro di Formazione Professionale.

Una scuola: se volete chiamatela pure così. Importante sapere che è un luogo dove si impara un mestiere in laboratorio, e nel mentre si impara a stare insieme con altre persone della stessa età, rispettando le regole.

Ad esempio la regola delle 3 P: Presenza, Puntualità e Partecipazione. C’è infatti un regolamento, si sottoscrive un patto educativo con l’allievo, la famiglia e i formatori. Ma di questo vi parlerò un’altra volta.

I Salesiani a Novara

Un’offerta formativa che va dalle “medie” al “liceo Scientifico” a cui da quest’anno si è aggiunta quella del percorso triennale di qualifica professionale.

È il primo titolo di studio che si può conseguire nell’Istruzione e Formazione Professionale ed è gratuito. E poi si può anche continuare oppure andare a lavorare.

Si spera e per questo si lavora, con il supporto dei loro genitori.

Il progetto di formazione professionale salesiano “dopo la terza media”

Nel loro progetto, le ore di formazione in laboratorio sono tante, quasi la metà delle 990 annuali. Al terzo anno andranno in stage, ma già prima potranno fare delle esperienze di tirocinio formativo in aziende.

Si impara ad usare le mani, ma si impara anche ad usare la testa perché al CFP si studia anche italiano, inglese, matematica, scienze, diritto, storia, economia, organizzazione aziendale, sicurezza.

L’insegnante, quello che a liceo o all’istituto tecnico si chiama “il professore”, qui è “il formatore”. E accompagna gli allievi al successo formativo. Ossia li farà diventare dei cuochi o comunque ci proverà e sicuramente ci andrà molto vicino.

Non mancano gli intervalli per rifiatare in sala giochi o nei campetti di calcetto e basket. Né le uscite sul territorio circostante per visitare qualche azienda o qualche luogo particolare.

I corsi per i maggiorenni

Al CFP, così chiamiamo il Centro di Formazione Professionale, ci sono anche dei giovanotti più cresciuti, maggiorenni che sono disoccupati e attraverso un percorso breve di formazione e stage in azienda si preparano ad entrare nel mondo del lavoro. Anche qui si tratta di un corso gratuito. Anche loro sono sempre presenti e puntuali.

Tutti hanno ricevuto l’abbigliamento da lavoro, la giacca (con lo stemma) e il pantalone, “sale e pepe”, il grembiule, il torcione, gli zoccoli bianchi con il puntale e il tradizionale ed immancabile cappello da cuoco che portano nello zaino di ordinanza con tanto di logo CNOS-FAP.

Mentre un gruppo è in laboratorio, l’altro è in aula di informatica (un pc ciascuno ovviamente!) oppure nell’aula didattica dotata di videoproiettore, a fare lezione.

Come voleva Don Bosco per i suoi ragazzi, che sapessero leggere, scrivere, far di conto ed avere un mestiere nelle mani per andare a testa alta nella vita.

Gli altri corsi

Da Via Don Bosco entrano anche i giovani dell’ITS “Trasporto e Logistica Sostenibili” e gli apprendisti. I primi sono diplomati che invece di proseguire con l’università frequentano un corso biennale per specializzarsi nel settore. Gli altri sono lavoratori neo assunti con contratto di apprendistato professionalizzante che devono svolgere la formazione finanziata.

E tutto questo succede dietro il portoncino di Via Don Bosco 2/A.

PS:
Succede che gli allievi di Via Don Bosco 2/A, vengono inseriti in un progetto che li accompagna da prima che entrino a dopo.

Che non è solo una scuola, che la relazione con il mondo del lavoro è reale e stretta, che é un cammino che offre tante opportunità per tutte le esigenze, chi più brevi chi più lunghe.