Vaticano – Educare nello spirito di Don Bosco: a colloquio con gli animatori dell’Estate Ragazzi in Vaticano

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – È senza dubbio affascinante il ruolo di educatore, soprattutto quando il luogo in cui si svolge è l’ambiente vaticano. Ne sanno qualcosa i salesiani che stanno portando avanti l’Estate Ragazzi 2023. Sono giovani che sono diventati educatori per scelta e per missione. Fedeli al carisma di Don Giovanni Bosco e di Maria Domenica Mazzarello, cercano di portare alle nuove generazioni il messaggio evangelico e, al contempo, di formare e stimolare la creatività per far maturare le coscienze.

Iniziano al mattino presto a guidare i ragazzi in quello che è a tratti un gioco, uno svago e un momento di riflessione e approfondimento. È l’iniziativa promossa in Vaticano apposta per le nuove generazioni, che si svolge dal 3 luglio al 4 agosto. Il compito degli educatori è di coinvolgere i piccoli in un viaggio che ha come sfondo l’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco. Lo fanno attraverso il gioco, lo sport, gli spettacoli e i laboratori di gruppo. Il tema scelto quest’anno è, infatti, “Bee heroes – Squadre di eroi”, dove le api aiutano a comprendere certi valori divertendosi.

Suor April Hoffman proviene dagli Stati Uniti d’America, dove insegnava in una scuola primaria e secondaria. Ha 36 anni, attualmente è a Roma per seguire un corso sulla spiritualità salesiana. “Sono molto contenta di fare questa esperienza in Vaticano con tanti bambini” confida. Durante questo periodo di studio a Roma, infatti, le mancava il contatto diretto con i ragazzi, perché parlare loro di Gesù secondo lo spirito di Don Bosco è per lei “fare insieme esperienza di famiglia”. Infatti, il santo torinese, spiega suor Hoffman, voleva portare i giovani a Gesù e viceversa. Per questo, si sente privilegiata di poter svolgere il ruolo di educatrice nell’ambiente in cui vive il Papa e dove si trovano tesori di fede e di arte, come la basilica di San Pietro, i Musei e i Giardini Vaticani.

Il salesiano Avil Correia, invece, ha 30 anni e proviene da Mumbai, India. È studente di Teologia al terzo anno presso la Pontificia Università Salesiana. A Mumbai ha già frequentato l’aspirantato per il discernimento vocazionale e l’anno di noviziato. Adesso, si sta preparando al sacerdozio. Anche per lui l’esperienza vaticana “è unica, diversa da quelle che ho fatto negli ultimi due anni. Qui si collabora molto con i laici, è un nuovo modo di lavoro anche se lo stile è salesiano”. È molto contento di vedere che i bambini si sentono a casa all’Estate Ragazzi e si divertono e imparano con le attività e i laboratori, i giochi e gli eventi speciali.

Il ruolo degli educatori, spiega, è quello “di stare insieme agli animatori responsabili. Fin dal mattino quando ci sono i giochi, durante i pasti, fino ai momenti formativi”. Il compito fondamentale è stare vicino a tutti per offrire lo spirito salesiano, che è “portare l’amore di Cristo ai bambini, ed essere segno e portatori di questo amore”. Correia sottolinea che “stiamo vivendo questo spirito nel condividere il tempo con i ragazzi e con le loro famiglie, nella nostra presenza e vicinanza”. Infatti, quello che è importante è la collaborazione con i laici. Su questo aspetto, prosegue, “stiamo puntando molto e stiamo imparando a vicenda, applicando il metodo di Don Bosco”.

Il più “grande” della squadra è don Joseph Benny, anch’egli originario dell’India, che ha 43 anni. È sacerdote da 12 e vive nella comunità salesiana delle catacombe di San Callisto a Roma. È il coordinatore dell’Estate Ragazzi ed è il secondo anno che svolge questo ruolo. Anche per lui questa esperienza è “molto arricchente e piena di benedizioni sia per i bambini, sia per gli adulti”. Quello che lo sta colpendo di più in questa edizione 2023 è vedere l’impegno dei 20 quindicenni che stanno affiancando gli animatori. Sono quelli che hanno già partecipato all’Estate ragazzi nelle stagioni precedenti e che, essendo cresciuti, tra due anni potranno essere animatori a loro volta.

Le disposizioni per la Congregazione Salesiana dopo la nomina a Cardinale del Rettor Maggiore

Dopo l’inatteso annuncio da parte di Papa Francesco della nomina a Cardinale di Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, lo stesso Rettor Maggiore ha scritto una lettera ai Salesiani e alla Famiglia Salesiana per condividere quello che sarà il futuro del governo della Congregazione.

Don Á.F. Artime esordisce sottolineando che la notizia è stata per lui del tutto “inaspettata”, e che l’ha accolta come un “dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di Don Bosco”.

“Che grande affetto ha il Papa nei nostri confronti!!!”

scrive il Rettor Maggiore.

Lo stesso Papa Francesco, racconta il X Successore di Don Bosco, ha convocato Don Á.F. Artime in Vaticano per la giornata di martedì 11 luglio scorso, in un appuntamento che con paterna attenzione ha voluto “per concordare i tempi necessari del mio servizio come Rettor Maggiore, per il ben innanzitutto, della Congregazione”.

Al termine del dialogo con il Rettor Maggiore, il Santo Padre, che “si è mostrato attento, cordiale, profondo estimatore del carisma di Don Bosco e particolarmente affettuoso”, ha stabilito che Don Á.F. Artime continui a servire come Rettor Maggiore, e al tempo stesso come Cardinale, per un anno.

Convocherà poi un Capitolo Generaleil 29° della Congregazione – che si terrà nel febbraio 2025, nel quale verrà eletto un nuovo Rettor Maggiore, e presenterà le sue dimissioni dal governo della Congregazione il 31 luglio 2024. Da quel momento sarà l’attuale suo Vicario, don Stefano Martoglio, ad assumere il governo della Congregazione ad interim, e sarà sempre questi a presiedere il CG29.

Il Rettor Maggiore afferma nel suo comunicato che, quando le sue dimissioni diventeranno effettive, assumerà il compito che gli verrà affidato dal Santo Padre, di cui però non è ancora a conoscenza. E chiede ai Salesiani e alla Famiglia Salesiana di intensificare le preghiere per il Papa e anche per se stesso “posto di fronte alla prospettiva di un nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di Don Bosco, accetto in filiale obbedienza, senza averlo cercato, né voluto”.

Giornata Missionaria Salesiana 2023: gli sfollati climatici

Dal sito infoANS.

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Continuano le pillole di informazione e riflessione sulla Giornata Missionaria Salesiana 2023, offerte dal Settore Missioni attraverso l’ANS.

Oggi proponiamo il contributo della dott.sa Amaya Valcárcel, ricercatrice presso la Sezione Migranti e Rifugiati della Santa Sede.

Come dichiara Papa Francesco,

“siamo nel mezzo di un’emergenza”.

La crisi climatica continua a minacciare i diritti fondamentali delle persone e gli sfollamenti causati dai cambiamenti climatici sono in aumento.

La crisi climatica ha un volto molto umano. È già una realtà per moltissime persone vulnerabili in tutto il mondo.

La Chiesa Cattolica mostra una cura pastorale attenta per coloro che sono stati sfollati dalle loro case a causa degli effetti di questa crisi climatica.

La crisi climatica sta già provocando e aggravando gli spostamenti di persone a causa dei disastri naturali di breve e lungo termine.

Solo nel 2020, quasi 31 milioni di persone sono state sfollate a causa di disastri naturali, il numero più alto mai registrato.

Si stima che dal 2008 al 2018 oltre 253,7 milioni di persone siano state sfollate a causa di disastri naturali, con un numero di sfollati da tre a dieci volte superiore a quello dei conflitti armati in tutto il mondo, a seconda della regione in questione.

Entro il 2050, si stima che 250 milioni di persone saranno colpite da sfollamenti forzati e i gruppi più vulnerabili della società continueranno a soffrire di più.

La Chiesa Cattolica è preoccupata da queste sfide e dall’impatto della crisi climatica sulla dignità degli esseri umani. Insieme ai governi, alle altre confessioni cristiane, alle altre tradizioni di fede e alle persone di buona volontà, la Chiesa intende rispondere a queste sfide.

Il magistero della Chiesa Cattolica ha già preso in considerazione la condizione degli sfollati interni, insieme ad altre categorie di migranti, e ha prodotto riflessioni e istruzioni riguardanti la loro cura pastorale, riflesse in particolare nell’Enciclica Laudato Si’.

L’articolo integrale è disponibile sul libretto della GMS 2023, in italianoinglesespagnolofrancese e portoghese.

Agorà della parità, apprezzamento per il DL 75/23 sull’abilitazione dei docenti

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà della parità.

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, esprimono grande apprezzamento in merito al testo dell’emendamento al DL 75/23 (cd. PA bis), in corso di conversione alla Camera dei deputati, presentato da alcuni deputati della maggioranza di  governo. Le associazioni scriventi hanno più volte manifestato vivo apprezzamento per il DL 36/2022 (c.d. PNRR 2) che all’articolo 44 prevede la riforma della formazione iniziale dei docenti, introducendo una netta separazione fra titolo abilitante alla professione docente e reclutamento nei ruoli della scuola statale.

L’emendamento presentato introduce tale separazione anche nel periodo transitorio, in attesa della messa a regime della Riforma (che è in procinto di trovare attuazione con il decreto attuativo in fase di elaborazione), introducendo la possibilità per i docenti che hanno svolto, anche nella scuola paritaria, 3 anni di insegnamento negli ultimi 5, di ottenere l’abilitazione all’insegnamento con il conseguimento di 30 crediti formativi anziché i 60 previsti per i neo laureati.

L’emendamento inoltre, nella seconda parte, viene incontro anche alle scuole paritarie che, ai soli fini del riconoscimento o del mantenimento della parità, possono considerare come valido requisito, in luogo del titolo abilitante previsto dalla Legge 62/2000, il servizio svolto presso scuole paritarie, di almeno tre anni, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti. Tale previsione avrà durata per il triennio 2023-2026 in riferimento ai docenti che, pur avendo presentato richiesta di iscrizione ai percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e abilitazione all’insegnamento, non siano riusciti ad accedervi per mancanza dell’offerta formativa. Il testo è frutto del proficuo dialogo tra le associazioni scriventi, il network “Ditelo sui Tetti”, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ed i parlamentari che lo hanno presentato.

Auspichiamo che tale emendamento trovi adeguato consenso nelle Commissioni in sede referente della Camera e che possa quindi diventare legge, offrendo più certezze ai circa 15.000 docenti delle scuole paritarie da più di otto anni in attesa di un percorso abilitante e, al Paese, un concreto passo verso la pluralità educativa già sancita con la Legge 62/2000.

AGeSC, Catia Zambon – Presidente nazionale
CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale
FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali
Cdo Opere Educative-FOE, Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale
FIDAE, Virginia Kaladich – Presidente nazionale
FISM, Giampiero Redaelli – Presidente nazionale
Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora – Delegato
Salesiani per la Scuola-CNOS Scuola Italia, Stefano Mascazzini – Presidente nazionale

Vatican News – La gioia del mondo Salesiano per la porpora al Rettor Maggiore

Dal sito di Vatican News.

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di Elisa Molinari

È stata una vera scossa di adrenalina per chi delle realtà salesiane del mondo, domenica 9 luglio, stava seguendo l’Angelus di Papa Francesco, sentire il nome di don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, nella lista dei futuri cardinali che saranno creati nel Concistoro del 30 settembre.

Gli Ex allievi di Don Bosco: segno di affetto da parte del Papa

Diverse sono state le espressioni di affetto e di sostegno verso il decimo successore di Don Bosco, “Padre e Centro di Unità” dei 32 gruppi che compongono le realtà salesiane. Valerio Martorana, consigliere per l’Europa e della Confederazione Mondiale degli Ex allievi di Don Bosco, si è fatto portavoce della “grande gioia per tutti gli Ex allievi e le Ex allieve dislocati nel mondo. È stato motivo di gioia, gratitudine ma anche di temporaneo ‘smarrimento’ perché è la prima volta che un Successore di Don Bosco viene creato cardinale. Noi siamo certi, come Ex allievi, che la Chiesa ha bisogno del profumo di Don Bosco per la sua opera evangelizzatrice in tutto il mondo”.

Martorana ha poi espresso con Vatican News la convinzione che “Don Ángel, nostro Padre, Maestro ed Amico, continuerà a lavorare, nella Chiesa universale, con e per i giovani, ed in particolar modo operando per gli ultimi”. E ha sottolineato il significato profondo della porpora quale segno di “affetto ed attenzione da parte del Santo Padre. Per noi significa sempre ricordarci, come facciamo giornalmente nella preghiera a Don Bosco, di continuare ‘ad amare Gesù sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa’, e continueremo a servire la Chiesa, con spirito e gioia salesiana”.

Salesiani Cooperatori: un impegno nella Chiesa di questo tempo

“La notizia che il Papa ha annoverato tra i prossimi cardinali anche il nostro amatissimo Rettor Maggiore si è diffusa subito tra i Salesiani Cooperatori di tutto il mondo”, racconta il coordinatore mondiale Antonio Boccia. “Allo stupore dei primi momenti si è poi aggiunta una gioia immensa personale e di tutta l’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Il primo pensiero è andato alle volte in cui i Papi hanno chiesto aiuto a Don Bosco per questioni riguardanti la Chiesa. Oggi Papa Francesco chiede a don Ángel un impegno nella Chiesa di questo tempo. Come Salesiani Cooperatori non faremo mancare il sostegno con la nostra preghiera”.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice: sostegno e preghiera 

“Ci uniamo alla gioia di tutta la Famiglia Salesiana e come Figlie di Maria Ausiliatrice assicuriamo la nostra fraterna e intensa preghiera, perché don Ángel possa esprimere nel cuore della Chiesa il cuore di Don Bosco, e portare la Luce ai credenti, soprattutto ai giovani”, è stata invece la reazione immediata della superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, madre Chiara Cazzuola, pubblicata sul sito Cgfmanet.org.

L’atmosfera di festa riecheggia anche sui social, soprattutto da parte dei più giovani, che fin da subito hanno espresso l’esultanza mutando le immagini di stati e profili e pubblicando post e stories con il suo volto e le foto dei momenti più belli vissuti con il Rettor Maggiore.

Social Media Essentials: aperte, all’Università Pontificia Salesiana, le iscrizioni al corso in Social Media Management

Dal sito infoANS.

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La Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) organizza, dal 15 settembre prossimo, quattro giornate di formazione teorico-pratica sul Social Media Management con uno sguardo al mondo del terzo settore, organizzazioni non-profit, istituzioni religiose.

Lezioni pratiche, esercitazioni di gruppo e sessioni di confronto con esperti permetteranno ai partecipanti di imparare a sviluppare una strategia di comunicazione efficace, identificare il target di riferimento, creare contenuti di valore e a ottimizzare le campagne pubblicitarie sui social media.

Inoltre, saranno utilizzati strumenti e tecniche fondamentali per monitorare l’andamento delle attività, analizzare i dati e misurare l’impatto delle azioni comunicative.

I destinatari del corso sono studenti di comunicazione, operatori della comunicazione digitale e dell’informazione, tirocinanti e addetti allacomunicazioneinaziende, associazioni, istituzioni, congregazioni.

Al termine delle quattro giornate ogni partecipante avrà acquisito conoscenze e sviluppato competenze per affrontare in autonomia, a un primo livello, la progettazione e la gestione della comunicazione social di un’azienda, istituzione, ente.

Le lezioni frontali saranno condotte da docenti ed esperti del mondo accademico e della comunicazione digitale su tematiche specifiche nell’ambito della gestione dei Social Media.

Sono previsti, inoltre, momenti di incontro e dialogo (Parola di SMM!) con diversi professionisti che condivideranno la propria esperienza maturata in settori specifici di lavoro (istituzionale, commerciale, non-profit, editoriale).

Maggiori informazioni sul corso, il programma, i costi e le modalità di iscrizione è possibile consultare il sito web dell’UPS o scrivere a: formazione.fsc@unisal.it.

Ricerche Storiche Salesiane n°80

Dal sito InfoANS.

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È stato pubblicato il numero 80, relativo al semestre gennaio-giugno 2023, di “Ricerche Storiche Salesiane” (RSS), la rivista semestrale di Storia religiosa e civile, pubblicata dall’Istituto Storico Salesiano (ISS).

La rivista accoglie, nel settore STUDI di questo numero, tre saggi:

Il primo contributo è dello studioso spagnolo Alberto Payá Rico che esamina un argomento sotto alcuni aspetti di una certa attualità per oggi: Don Bosco nell’opera di Cesare Lombroso (1896-1900): criminologia e sistema educativo salesiano. L’opzione decisiva del sacerdote Giovanni Bosco per i giovani poveri a rischio, che si aggirano per Torino senza fissa dimora, senza famiglia e senza occupazione, è inquadrata in questo studio di Criminologia. E si seguirà tale approccio, proprio perché la Criminologia nasce come scienza nell’Italia settentrionale, nella seconda metà del XIX secolo, di pari passo con la Scuola Positivista, focalizzando l’interesse del delitto sull’autore del reato. L’avanzamento, il consolidamento e lo sviluppo dell’opera di don Bosco sono stati testimoni dei grandi passi avanti che, parallelamente, hanno fatto la Criminologia, la “scienza penitenziaria”, il Diritto Penale, ecc. La fase creativa e la maturità dottrinale di Cesare Lombroso, “padre della criminologia”, coincise nel tempo con il decennio in cui don Bosco, “padre della gioventù”, completò la creazione dell’opera salesiana e iniziò la sua grande espansione. Lo studio si propone di “unire” nel tempo l’opera educativo-preventiva di don Bosco con l’allora “nuova scienza” della Criminologia. Il famoso criminologo Lombroso e il santo dei giovani hanno lavorato con passione nei rispettivi ambiti nella città di Torino. Benché diverse le loro visioni circa i criminali, Lombroso riconobbe nella sua grande opera “L’uomo delinquente”, il valore indiscutibile della figura di don Bosco e dell’opera salesiana quando si tratta di prevenire e curare la criminalità.

Segue il saggio della ricercatrice Silvia OmenettoPer una “Geografia delle missioni” salesiane: una prima sistematizzazione scientifica dei contributi geografici compiuti in Argentina. La sua indagine prende le mosse dallo scritto Missioni salesiane: contributi geografici edito all’interno del volume Missioni Salesiane 1875-1975. Studi in occasione del centenario. L’intento principale è di riflettere sulla descrizione compiuta dall’autore, nonché curatore del volume, Eugenio Pietro Scotti, e sulla sua affermazione riguardo la dubbia scientificità̀ attribuita alle attività̀ non strettamente religiose ed educative svolte dai Salesiani nel primo centenario della loro opera oltreoceano. Tale considerazione appare controversa e ancora irrisolta. In altre parole, necessita di essere affrontata con uno sguardo attento alla Geografia nazionale e ai suoi studi sull’attività missionaria. Pertanto, unitamente alla rassegna delle relazioni sul tema presentate nell’ufficialità dei XXXII Congressi Geografici italiani avvicendati dal 1892 al 2017, si approfondiranno alcuni degli esempi riportati da Eugenio Pietro Scotti grazie ad un lavoro di ricerca storico-geografica svolto dal 2014 al 2017 tra Italia e Argentina. In conclusione si dimostrerà come l’apporto geografico dei Salesiani fatto di esplorazioni, di annotazioni sulla morfologia dei territori attraversati e di disegni cartografici – ma non solo – possieda un contenuto scientifico e costituisca un campo di ricerca geografico consolidato, ancora aperto a nuove indagini.

Questo settore chiude l’articolo di Angelo Giuseppe Dibisceglia dedicato a Don Antonio Palladino a Cerignola: nel centenario della nomina (1922-2022) a “direttore diocesano dei Cooperatori salesiani”. Lpo studioso rilegge, dal punto di vista storico, l’impegno del venerabile Antonio Palladino (1881-1926), sacerdote delle allora diocesi unite di Ascoli Satriano e Cerignola e parroco nella chiesa di San Domenico, fra il 1896, anno dell’ammissione fra i Cooperatori salesiani, e il 1922, anno della nomina a direttore diocesano dell’associazione. Sfogliando le pagine del “Bollettino Salesiano” emerge una profonda sintonia fra l’impegno profuso dal presbitero per la promozione umana dei suoi parrocchiani e le iniziative suggerite dal periodico, che costituì l’organo di coordinamento “per i cooperatori delle opere e missioni di don Bosco”.

Nel settore FONTI è presentato un testo originale:

Lo studioso salesiano don Aldo Giraudo ha elaborato criticamente il Discorso di don Bosco all’Accademia dell’Arcadia (Roma, 14 aprile 1876). La sera del Venerdì Santo 1876, nella sede dell’accademia romana dell’Arcadia, don Bosco tenne un discorso sulle sette ultime parole di Cristo sulla croce. Erano presenti “non meno di quattrocento persone”, appartenenti all’élite della Capitale. I manoscritti superstiti documentano l’estrema cura dedicata alla preparazione del testo e il suo faticoso processo creativo, che la presente edizione critica restituisce. Il santo si ispirò ad una fonte – le Annotazioni sopra le feste di nostro Signore del card. Lambertini – ma impresse al discorso un suo stile inconfondibile. Nel corpo della conferenza, dopo un’introduzione sul significato del termine Golgota e la rievocazione scenica della crocifissione, vengono commentate le singole parole del Cristo morente e i prodigi avvenuti alla morte del Salvatore. L’ampia perorazione finale, che è specchio dei sentimenti dell’oratore e della compagine cattolica in quella precisa temperie storica, si conclude con un appassionato appello a schierarsi compatti “intorno al degno successore di Pietro… l’incomparabile Pio IX”.

Nel settore PROFILI sono presentati due tratteggi:

Il primo è di Stanisław Zimniak, realizzato In memoriam di don José Manuel Prellezo García (1932-2023). Questi fu docente all’Università Pontificia Salesiana e stretto collaboratore dell’Istituto Storico Salesiano, nonché il suo direttore. Invece il secondo è di Giorgio Rossi che presenta un personaggio di rilevante valenza per la vita della Congregazione Salesiana: Francesco Tomasetti (1868-1953): da “caro Franceschino” di don Bosco a Procuratore Generale.

Nel settore NOTA:

Vi è solo un contributo di David Franco Córdova: La edición conmemorativa por el centenario de la Basílica de María Auxiliadora de Lima (1921-2021).

Nel settore RECENSIONI:

Sono state recensite pubblicazioni sugli argomenti relativi alle personalità ed all’attività salesiane: Kamila Novosedlِíková, Le suore salesiane Slovacche. S.l., Jafin s.r.o. 2018; Zlatko Kubanovič, Historický náhľad do dejín slovenských saleziánov. Od dona Bosca do roku 1924 [Uno sguardo alla storia dei Salesiani slovacchi. Da Don Bosco all’anno 1924]. Bratislava, Vydavateľstvo Don Bosco, 2019; Ana María Fernández – Iván Ariel Fresia (coords.), Cultura, Sociedad e Iglesia. Figuras históricas significativas e innovadoras en la Argentina, siglo XX. Buenos Aires – Rosario, Ediciones Don Bosco & Prohistoria Ediciones 2020; Jarosław Wąsowicz, Ksiądz Piotr Głogowski SDB (1904-1996), organizator parafii w Kobylance i jej wieloletni duszpasterz, kapłan wierny Prymasowi Tysiąclecia [Don Piotr Głogowski SDB (1904-1996), organizzatore della parrocchia di Kobylanka e suo parroco di lungo corso, sacerdote fedele al Primate del Millennio]. (= Seria biograficzna pod patronatem Archiwum Salezjańskiego Inspektorii Pilskiej, t. 6). Piła 2021; Juan Antonio Lázara, Ernesto Vespignani y la arquitectura sagrada. Buenos Aires, Ediciones Don Bosco 2021; Bruno Bertelli – Sandro Samaritani, Mons. José Borgatti. Vescovo della Patagonia, figlio della terra renazzese. Prefazione di don Ángel Fernández Artime, Rettor maggiore dei Salesiani. Cento, Baraldi Editore 2022; María Andrea Nicoletti – Marisa Malvestitti, Salesianos lingüistas en la Patagonia y Tierra del Fuego. Buenos Aires, Ediciones Don Bosco 2022.

Nel settore SEGNALAZIONI si presentano i seguenti volumi:

Pedro Poza Morillo (coord.), Salesianos Linares. 50 años contigo (1964-2014). Vol. I-II. Linares 2020, 1368 p. + Separata y fe de erratas, 4 p. (autoedición); Pierluigi Cameroni, Esteban Sándor. Mártir del Evangelio de la alégria. Madrid, Editorial CCS 2020.

A cura di don Stanisław Zimniak, caporedattore delle RSS

 

Italia – Gli Exallievi annunciano ufficialmente l’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Torino) – Dopo l’approvazione del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, la Presidenza della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco ha annunciato ufficialmente un’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria che si terrà dal 3 al 6 ottobre 2024 a Valdocco, Torino. Il tema di questa Assemblea Mondiale Straordinaria sarà: “Camminare insieme – Cambiare per continuare”. Il tema mette in evidenza i valori e i principi fondamentali che hanno guidato Don Bosco nello stabilire il carisma salesiano e la missione con i giovani.

A causa di circostanze impreviste della pandemia di Covid-19, la Confederazione Mondiale degli Exallievi non ha potuto celebrare l’importante 150° Anniversario, nel 2020, e svolgere la regolare Assemblea Generale Mondiale nel 2021.  Nel suo piano strategico, la Presidenza ha quindi sentito la necessità di convocare un’Assemblea Generale Mondiale straordinaria in cui gli Exallievi e Amici di Don Bosco di tutto il mondo possano “riunirsi per riflettere sul passato, discernere il presente e plasmare il futuro”.

La Presidenza della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco ha deciso all’unanimità di convocare un’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria durante l’incontro regionale in Vietnam.

L’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria è una risposta diretta al piano strategico per il 2021-2027, che delinea la visione per il futuro degli Exallievi di Don Bosco. Gli Exallievi e Amici di Don Bosco avranno l’opportunità unica di contribuire con le loro idee e le loro intuizioni, aiutando a plasmare il percorso futuro e ad assicurare la continuità dell’organizzazione.

“Le sfortunate circostanze legate alla pandemia Covid-19 ci hanno impedito di riunirci per commemorare i nostri 150 anni di successi – spiegano gli Exallievi – Questa Assemblea Mondiale rappresenta un’occasione speciale per onorare il nostro ricco patrimonio, rendere omaggio al passato e gettare le basi per un futuro ancora più luminoso. Oltre a segnare l’opportunità mancata del nostro 150° anniversario, quest’anno la Famiglia Salesiana commemorerà i 200 anni dal sogno di Don Bosco che diede inizio al suo progetto di vita”.

Portogallo – I simboli dalla GMG sono arrivati a Lisbona

Dall’agenzia ANS.

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I simboli della Giornata Mondiale della Gioventù, la croce pellegrina e l’icona della Madonna Salus Populi Romani, sono arrivati lo scorso 1° luglio nel Patriarcato di Lisbona, in Portogallo, luogo che ospiterà l’evento internazionale in agosto.

I simboli saranno ora in pellegrinaggio, fino al prossimo 23 luglio, attraverso 18 vicariati del Patriarcato, che comprendono un totale di 22 comuni.

Nei mesi che precedono la GMG, i simboli svolgono un pellegrinaggio attraverso tutte le Diocesi del Paese ospitante, per annunciare il Vangelo e accompagnare i giovani, in modo speciale, nelle realtà in cui vivono.

La croce pellegrina e l’icona della Madonna Salus Populi Romani erano state consegnate ai giovani portoghesi il 22 novembre 2020, nel giorno della Solennità di Cristo Re, nella Basilica di San Pietro, in Vaticano.

Con 3 metri e 80 centimetri di altezza, la croce pellegrina, costruita per l’anno santo nel 1983, fu affidata da Giovanni Paolo II ai giovani la Domenica delle Palme dell’anno successivo, in modo che potesse essere portata in giro per il mondo.

Nel 2000, Papa Giovanni Paolo II ha introdotto anche l’icona Salus Populi Romani come simbolo della presenza di Maria tra i giovani. L’immagine, alta 1,20 metri e larga 80 centimetri, accompagna ora la croce nei pellegrinaggi. Si tratta di una replica dell’icona della Basilica di Santa Maria Maggiore che, secondo la tradizione, è stata dipinta da San Luca.

Giunti ora nel Patriarcato di Lisbona, i simboli della GMG sono stati accolti con una messa celebrata dal Cardinale Manuel Clemente, patriarca di Lisbona, nel monastero di Alcobaça.

Il patriarca ha ricordato che Lisbona sarà l’ultima tappa per la croce e l’icona mariana prima della GMG, che si svolgerà dal 1° al 6 agosto.

“Ovunque, dal nord al sud del Paese, terraferma e isole, dove sono giunti i simboli, sono successe e continuano a succedere tante cose – ha sottolineato – perché i segni della presenza di Dio sono stati accolti”.

Dopo la Messa, il Cardinale Manuel Clemente si è unito ad alcuni giovani per portare la croce per le strade di Alcobaça, passando davanti al mercato e al Municipio. Poi, saliti su un’auto con tetto panoramico, si sono diretti verso la loro prossima destinazione.

Per conoscere tutte le tappe dell’itinerario dei simboli della GMG in Portogallo, è possibile accedere al sito web lisboa2023.org.

Cospes, a settembre due webinar sulla formazione specifica per i docenti e gli operatori dell’orientamento

Pubblichiamo un comunicato stampa del Cospes.

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In continuità con il percorso proposto dal Cospes Nazionale nel 2021, con l’offerta di un webinar sul vissuto dei giovani durante la pandemia e con il Convegno di settembre 2022 sul tema delle nuove strategie dell’orientamento, anche quest’anno si intende proporre un’offerta formativa specifica per i docenti e gli operatori dell’orientamento.

Le nuove Linee Guida per l’Orientamento approvate il 31 dicembre 2022 affermano che l’orientamento “ha la finalità di rafforzare il raccordo tra il primo ciclo di istruzione e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata, che valorizzi le potenzialità e i talenti degli studenti, nonché di contribuire alla riduzione della dispersione scolastica e di favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria”. E ancora: “La persona necessita di continuo orientamento e ri-orientamento rispetto alle scelte formative, alle attività lavorative, alla vita sociale. L’orientamento costituisce perciò una responsabilità per tutti gli ordini e gradi di scuola, per i docenti, per le famiglie e i diversi attori istituzionali e sociali con i quali lo studente interagisce. L’orientamento inizia, sin dalla scuola dell’infanzia e primaria, quale sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini, favorendo anche il superamento delle difficoltà presenti nel processo di apprendimento”.

Il Cospes riconosce in tali affermazioni una coerenza con la sua visione dell’orientamento come attenzione educativa permanente ed integrale; al tempo stesso, rileva l’urgenza di accompagnare i docenti e gli operatori dell’orientamento, affinché queste convinzioni possano esprimersi in percorsi concreti di accompagnamento dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, in particolare di quanti portano con sé un vissuto di sofferenza a livello emotivo, relazionale o degli apprendimenti.

Per questo, si propone una duplice offerta destinata a quanti operano come insegnanti e come orientatori nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria.

Il 6 settembre 2023, si intende realizzare un webinar dal titolo: “Orientare: fin dalla partenza?”, finalizzato ad approfondire il valore e le possibilità operative dei percorsi di orientamento nella Scuola Primaria.

Orientare nella Scuola Primaria significa aiutare i bambini a conoscersi gradualmente (aspettative, desideri, bisogni, emozioni), a scoprire le proprie risorse, a crescere nell’autostima e nella percezione di competenza, a vivere relazioni positive con i pari e con gli adulti. In questo percorso, la dimensione emotiva occupa un posto fondamentale. Orientare significa anche accompagnare i bambini ed i ragazzi a riconoscere le proprie emozioni, a crescere nell’accoglienza del proprio vissuto, a sperimentare nel contesto scolastico emozioni positive, che permettano di apprendere meglio e con più disponibilità.

Dopo una presentazione della visione Cospes sul significato dell’orientamento nei primi anni di scolarizzazione a cura della dott.ssa LAURETTA VALENTE, si intende approfondire il tema del delicato rapporto tra emozioni ed apprendimento. Per questo, si intende valorizzare la competenza e la professionalità della dott.ssa DANIELA LUCANGELI, che proporrà la sua riflessione sul tema. Si concluderà il webinar con la presentazione di un’esperienza di orientamento nella Scuola Primaria (dott.ssa CRISTIANA PATANÈ, Cospes Triveneto).

L’8 settembre, si proporrà un ulteriore intervento formativo on line per i docenti della Scuola Secondaria: “Orientamento e DSA: capire, imparare, scegliere”.

La scelta costituisce per ogni ragazzo un momento delicato, che richiede di essere accompagnati nel fare un bilancio non solo delle aree di forza e di debolezza, ma anche della motivazione, delle scelte personali e delle opportunità disponibili, mettendo in campo le proprie potenzialità emergenti.

Spesso ci si trova in difficoltà nell’accompagnare alla scelta i ragazzi e gli adolescenti con DSA: quale percorso può meglio permettere di valorizzare le loro risorse? Come supportarli? Quali percorsi realizzare per aiutarli ad aumentare la consapevolezza di sé? Ci aiuteranno ad affrontare queste tematiche i professionisti collaboratori del Centro Cospes di Milano. Il dott. GIANCARLO SCOTTI proporrà un primo intervento teorico sulla tematica; successivamente la dott.ssa CINZIA MORGANTI e la dott.ssa FRANCESCA BRAMBILLA affronteranno le tematiche dell’autonomia nella scelta e delle prospettive di orientamento scolastico e professionale.

La partecipazione a ciascuna delle due proposte sarà possibile tramite previa iscrizione ed in seguito al pagamento di una quota di 15 euro a testa che permetterà di sostenere le spese previste per la realizzazione delle due giornate. È prevista la possibilità di una quota agevolata per le scuole che decideranno di proporre la partecipazione a gruppi con più di 4 persone (60 euro complessive per tutti i gruppi da 5 persone in su). I costi e le modalità concrete di iscrizione saranno comunicati successivamente.